Traversata dei Monti della Bregaglia


Publiziert von imerio , 23. Februar 2019 um 21:10.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:20 Februar 2019
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Zeitbedarf: 5:45
Aufstieg: 600 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Percorrere la SS36 seguendo poi le indicazioni per Chiavenna. A Prata Camportaccio seguire il cartello per Uschione.

Durante le numerose frequentazioni della Val Bregaglia fatte negli anni, effettuate prevalentemente sulle vallate del lato destro idrografico, avevo spesso maturato il desiderio di visitare il lato opposto della valle, dove vedevo numerosi alpeggi ricavati nei magnifici boschi dei versanti nord.
Attualmente questi "monti", come qui vengono definiti gli alpeggi, sono stati tutti trasformati in micro-villaggi di case di vacanza, quasi tutte restaurate nel rispetto di un'estetica alpestre; una fitta rete di piste forestali, di mulattiere e di sentieri collegano fra di loro questi "monti" e alcuni di essi con il fondovalle di Chiavenna, Prosto e Villa di Chiavenna.
Raggiunta Prata Camportaccio (situata poco prima di Chiavenna) dopo aver percorso la S.S.36, abbiamo seguito l’indicazione per Uschione*, uno dei più graziosi borghi di media quota della Valchiavenna, un tempo stabilmente abitato.
*attenzione: se si vuole salire con l’auto ad Uschione, non occorre pagare il permesso di 10 €, che serve invece a percorrere il tratto di stradina dopo la sbarra, che collega Uschionea Pradella (meglio avere però un 4x4).
 Raggiunta la sbarra, abbiamo parcheggiato l’auto e abbiamo seguito una stradina che ci ha condotti prima ad Uschione e poi verso altri gruppi di baite incontrati lungo il percorso; non avevamo una meta precisa, ma abbiamo proseguito verso est, paralleli al corso della ValBregaglia, che conduce in Svizzera attraversando il Passo del Maloja.
Raggiunto e superato il borgo di Pradella, la stradina termina e poi si continua su sentiero, che si inoltra nel bosco per poi uscire alle baite di Motta.
Qui abbiamo deciso di fermarci, vista la bella posizione del sito e vista anche la stanchezza, maturata con la progressione con la neve che è stata abbastanza faticosa.
Proseguendo in piano avremmo raggiunto in una ventina di minuti l’Alpe Tabiadascio (dove ero transitato nel 2014 percorrendo la Valle Aurosina e raggiungendo la Bocchetta di Scilano), ma ci saremmo spostati verso l’interno della valle perdendo i panorami sulla ValBregaglia.
Comunque, volendo, il percorso potrebbe continuare anche in territorio svizzero con i terrazzi di Ceresc e Cugian, andando ad esaurirsi nel profondo solco della ValBondasca.
Bello e rilassante il pranzo al sacco che abbiamo consumato presso una baita con vista spettacolare sui monti e sulle valli trasversali della ValBregaglia.
Per il ritorno abbiamo seguito a ritroso il percorso fatto all’andata.
Alla fine abbiamo camminato per quasi sei ore, superando un dislivello di circa 600 m.
Bello il meteo anche se, fino alle 13.00, siamo sempre stati all’ombra, invidiando un po’ gli opposti versanti soleggiati. 

Tourengänger: imerio


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