Gita scolastica a Bielmonte
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Oggi si va in montagna con le classi seconde, come consuetudine da alcuni anni nel nostro Istituto.
Meta scelta: Bielmonte, località superpanoramica al vertice della strada Zegna che collega le province di Vercelli e Biella.
Il grosso del gruppo opta per lo sci di pista, io con nove disperati e la bravissima guida Patty scelgo l'opzione ciaspole.
In questi casi i percorsi sono elementari per evidenti questioni di sicurezza, inoltre la poca neve obbliga a percorrere pendii assolati certamente sicuri e di poco dislivello ma con pendenze da fiatone.
Puntiamo il vicino monte Moncerchio dove peraltro transita lo skylift e lo raggiungiamo, abbondantemente sgranati in una mezz'ora di sgamello.
Panorama impressionante dalla cima: sotto di noi si estende la pianura Padana ricoperta da un tappo di smog dal quale emergono le alpi quali ultimo baluardo di aria pulita. Il Monviso svetta in tutta la sua eleganza, il Rosa è a portata di mano, le alpi Biellesi ci salutano da vicino.
La cresta è larga e facile, così la percorriamo a destra e sinistra divertendoci a salire tutte le gobbe che questa presenta.
A zig zag affrontiamo la discesa per ricongiungerci al resto della scolaresca al ristorante dove ci concediamo una pausa pranzo.
Sfrutto la seconda parte della pausa per concedermi una passeggiata in solitaria, libero dalle ciaspole che ritengo inutili. Individuato il sentiero che conduce al vicino monte Marca che sovrasta la località di Bielmonte.
Il primo tratto nel bosco presenta alcuni tratti ghiacciati, poi esce al sole e raggiunge una bocchetta. Da qui, a destra affronto il pendio finale ben innevato che mi porta alla vetta dove risiede un rifugio.
Poiché devo rientrare, comincio subito a scendere sfruttando, sul lato opposto a quello di salita, una pista da bob chiusa. Qui trovo molta neve, cedevolissima e devo ravanare un po' per ritornare alla base dove, ritrovati gli allievi, farò da spettatore alle loro evoluzioni al palaghiaccio.
Giornata caldissima, ambiente notevole, solita grande gioia nel constatare il potere aggregante della montagna, anche tra i giovanissimi troppo spesso accusati di superficialità.
Tempi relativi alla sola marcia, ad andatura molto turistica, soprattutto al mattino.
Sviluppo: 5 km circa; SE: 8.5 km circa.
Meta scelta: Bielmonte, località superpanoramica al vertice della strada Zegna che collega le province di Vercelli e Biella.
Il grosso del gruppo opta per lo sci di pista, io con nove disperati e la bravissima guida Patty scelgo l'opzione ciaspole.
In questi casi i percorsi sono elementari per evidenti questioni di sicurezza, inoltre la poca neve obbliga a percorrere pendii assolati certamente sicuri e di poco dislivello ma con pendenze da fiatone.
Puntiamo il vicino monte Moncerchio dove peraltro transita lo skylift e lo raggiungiamo, abbondantemente sgranati in una mezz'ora di sgamello.
Panorama impressionante dalla cima: sotto di noi si estende la pianura Padana ricoperta da un tappo di smog dal quale emergono le alpi quali ultimo baluardo di aria pulita. Il Monviso svetta in tutta la sua eleganza, il Rosa è a portata di mano, le alpi Biellesi ci salutano da vicino.
La cresta è larga e facile, così la percorriamo a destra e sinistra divertendoci a salire tutte le gobbe che questa presenta.
A zig zag affrontiamo la discesa per ricongiungerci al resto della scolaresca al ristorante dove ci concediamo una pausa pranzo.
Sfrutto la seconda parte della pausa per concedermi una passeggiata in solitaria, libero dalle ciaspole che ritengo inutili. Individuato il sentiero che conduce al vicino monte Marca che sovrasta la località di Bielmonte.
Il primo tratto nel bosco presenta alcuni tratti ghiacciati, poi esce al sole e raggiunge una bocchetta. Da qui, a destra affronto il pendio finale ben innevato che mi porta alla vetta dove risiede un rifugio.
Poiché devo rientrare, comincio subito a scendere sfruttando, sul lato opposto a quello di salita, una pista da bob chiusa. Qui trovo molta neve, cedevolissima e devo ravanare un po' per ritornare alla base dove, ritrovati gli allievi, farò da spettatore alle loro evoluzioni al palaghiaccio.
Giornata caldissima, ambiente notevole, solita grande gioia nel constatare il potere aggregante della montagna, anche tra i giovanissimi troppo spesso accusati di superficialità.
Tempi relativi alla sola marcia, ad andatura molto turistica, soprattutto al mattino.
Sviluppo: 5 km circa; SE: 8.5 km circa.
Tourengänger:
rochi
Communities: Alpinismo Cabaret!, Hikr in italiano
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Kommentare (4)