Monti della Gana - Sassariente
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Malgrado le previsioni un po' sfavorevoli, decidiamo di affrontare questo breve percorso, che da un po' compare nelle nostre liste. Sul Sassariente (1767msm) siamo saliti già un paio di volte, sempre seguendo il percoso che si snoda da Monti Motti. Questa volta l'idea è di partire dai Monti della Gana, scegliendo la salita su quello splendido cocuzzolo quella che passa alla sua destra, e sbucando al bivio tra lui e la sua vicina Cima di Sassello (1890msm).
Fino ai piedi del cocuzzolo, tecnicamente e fisicamente il percorso è abbordabile, e non presenta difficoltà di sorta (ed è anche molto più corto di quello che parte dai Monti Motti). Ci si trova praticamente sempre in un piacevole sottobosco, e solo sul finale incontriamo una piccola serie di tornantini, comunque ben ripartiti. Il sentiero si trova infine a congiungersi con quello riportato sopra, e l'ascesa al culmine (marcata "bianco-blu-bianco") avviene con l'ausilo di corde e appigli infissi nella roccia. Interessante sorpresa: incontriamo due operai che stanno lavorando a una passerella in legno che servirà a tutti coloro che vorranno raggiungere la cima, ma che non se la sentono di farlo passando dalla ormai "vecchia via", di cui riporto qualche foto. Il lavoro che stanno svolgendo è assolutamente notevole, e la passerella ispira sicurezza. Stimo che tra un paio di mesi sarà conclusa.
Non è propriamente una bella giornata, e francamemente siamo un po' scocciati (paradossalmente) nel constatare che l'acqua e i temporali previsti non arrivano. A saperlo, e a fidarsi (ma si può davvero?), avremmo anche optato per portarci poi sul Sassello...
Abbiamo cominciato a camminare alle 07.15, e a mezzodì eravamo a tavola. Decisamente una piacevole gita da tenere in conto per "mezze giornate"!
La scelta di T3+ è dovuta esclusivamente a quanto s'incontra nell'ultima ascesa alla cima, altrimenti è T3.
Fino ai piedi del cocuzzolo, tecnicamente e fisicamente il percorso è abbordabile, e non presenta difficoltà di sorta (ed è anche molto più corto di quello che parte dai Monti Motti). Ci si trova praticamente sempre in un piacevole sottobosco, e solo sul finale incontriamo una piccola serie di tornantini, comunque ben ripartiti. Il sentiero si trova infine a congiungersi con quello riportato sopra, e l'ascesa al culmine (marcata "bianco-blu-bianco") avviene con l'ausilo di corde e appigli infissi nella roccia. Interessante sorpresa: incontriamo due operai che stanno lavorando a una passerella in legno che servirà a tutti coloro che vorranno raggiungere la cima, ma che non se la sentono di farlo passando dalla ormai "vecchia via", di cui riporto qualche foto. Il lavoro che stanno svolgendo è assolutamente notevole, e la passerella ispira sicurezza. Stimo che tra un paio di mesi sarà conclusa.
Non è propriamente una bella giornata, e francamemente siamo un po' scocciati (paradossalmente) nel constatare che l'acqua e i temporali previsti non arrivano. A saperlo, e a fidarsi (ma si può davvero?), avremmo anche optato per portarci poi sul Sassello...
Abbiamo cominciato a camminare alle 07.15, e a mezzodì eravamo a tavola. Decisamente una piacevole gita da tenere in conto per "mezze giornate"!
La scelta di T3+ è dovuta esclusivamente a quanto s'incontra nell'ultima ascesa alla cima, altrimenti è T3.
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