Limbara – Punta Giugantìnu


Publiziert von imerio , 26. September 2018 um 11:59.

Region: Welt » Italien » Sardinien
Tour Datum: 3 September 2018
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Zeitbedarf: 3:00
Aufstieg: 200 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:La località "Madonna della Neve" si raggiunge percorrendo la stradina che si stacca dalla SS392 (da Tempio Pausania o da Oschiri) e che sale a Vallicciola.

Per descrivere questa montagna, che non manco mai di visitare quando vengo in Sardegna, uso le parole di Giacomo Calvia(autore della “Guida al Monte Limbara” edita da Carlo Delfino Editore - 2016, un’ottima e completa pubblicazione che l’amico Paolo mi aveva gentilmente inviato lo scorso anno) che ben rappresentano l’essenza di questa montagna.
Imponente da dove si guardi, geometrico e caotico, mutevole come il granito stesso, antropizzato eppur selvaggio, contaminato ma ricco di endemismi preziosi, il Limbaraè l’unica “vera” montagna del Nord Sardegna. A dispetto dell’altimetria contenuta, pur ragguardevole per l’antica terra sarda, il complesso montuoso offre una costellazione di elementi ambientali di assoluto rilievo, tali da concedere al visitatore emozioni proprie di altitudini ben più rilevanti. Tale impressione è già percepibile non appena si lascia la SS392 per giungere alla zona sommitale, attraverso una decina di chilometri d’impegnativo tracciato, la cui pendenza è pari alle repentine variazioni di paesaggio e di habitat.
… In verità il Limbaraè inafferrabile, per il mutevole cambiare del paesaggio, per la scoperta continua di cime, nominate e non, l’una a fare da sipario all’altra, tra profonde vallate ed estesi costoni dai nomi bizzarri e misteriosi, che accrescono la confusione del visitatore, anche più esperto. E quando si crede di aver conquistato anche solo una timida conoscenza delle sue fattezze, la montagna ci sfida e ci smentisce: i riferimenti non sono più solidi ma deboli e sfuggenti, la prospettiva si arricchisce di nuovi elementi. Infine rimane in noi l’illusoria speranza che il prossimo incontro sarà meno insidioso, che sarà più agevole riconoscere, ricordare e quindi tramandare.
Molto bella anche la vegetazione, che in alcuni luoghi ricorda quella delle nostre Alpi, perché in seguito al disboscamento selvaggio e ai devastanti incendi che colpirono il Limbaranei decenni scorsi, si rese necessario il recupero di vaste aree dei versanti che avevano totalmente perso la vecchia copertura forestale. Il neonato Ente Forestale della Sardegna si impegnò quindi nell’immane impresa di piantumaremigliaia di alberellli. Lo scopo fondamentale era quello di assicurare ai suoli spogli un rapido sviluppo radicale che impedisse il dissesto idrogeologico, attraverso l’utilizzo di alberi a crescita rapida, motivo per il quale furono preferiti gli impianti di conifere non autoctone, rispetto a qualsiasialtraintroduzione. In anni più recenti, in virtù di una nuova coscienza ambientale, nel cantiere forestale LimbaraSud si allevano essenze arboree autoctone, a più lenta crescita ma in linea con l’antica vegetazione.
Anche quest’anno quindi, saliti in auto da Tempio Pausania alla chiesetta della Madonna della Neve (via Vallicciola), abbiamo fatto un giretto nella zona sommitale, visitando luoghi già visti, ma sempre in grado di regalare belle emozioni e stupendi panorami. 

Tourengänger: imerio


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