Dent de Nendaz (2463 m)
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Oggi sono stanco. I 2100 metri di dislivello di ieri hanno lasciato il segno. Decido quindi di fare qualcosa più easy, qualcosa in cui possa andare con le scarpe da trail. Decido per il Dent de Nendaz, una cima escursionistica che ancora mi manca.
Me la prendo con comodo. Parcheggio la macchina più alto che posso e parto. Non ho la cartina sul GPS, oggi, quindi navigherò a vista, ma la cosa non mi preoccupa, visto che la mia meta dovrebbe essere ben evidente! Per la prima parte, però, non lo è molto… sono tante le strade sterrate e le pista da sci che salgono su questo versante che non è facile capire quale sia la migliore per arrivare a Tracuet, la mia meta intermedia. Infatti, dopo aver passato il Bisse de Saxon, mi perdo inesorabilmente nel bosco. Vago qua e là, bagnandomi i calzoni nell’erba alta e cercando di non finire in punti troppo impervi, poco adatti alle mie scarpette, e dopo un po’ di ravanare incontro un sentiero che zigzaga seguendo il percorso della cabinovia che conduce, appunto, a Tracuet. A questo punto le cose sono facili. Giunto in prossimità dell’arrivo della cabinovia incominciano a vedersi gruppi di persone, sempre più numerosi man mano che avanzo verso il Dent de Nendaz. Come c’era da immaginarsi, la vetta è strapiena, ma oggi va così! Solo peccato che il panorama sia bene presto in buona parte oscurato dalle nubi. Per la discesa allungo verso Cabane de Balavaud per una birra.
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