Kurzbericht 

Londra, giorno 5: Little Venice e Portobello


Publiziert von paoloski , 23. Mai 2018 um 12:06.

Region: Welt » United Kindom » London
Tour Datum:25 April 2018
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 3:15

Ultimo giorno a Londra. Oltre trenta anni fa, vi passai una decina di giorni alloggiando in London Street, vicino a Paddington Station, me la ricordo come una zona popolare e piuttosto degradata ma anche piena di vita. Sono curioso di vedere le trasformazioni avvenute per cui propongo ad Anna, Andrea e Mariuccia di andare a vedere se il quartiere è rimasto immutato o, come tutta Londra, si è rinnovato interamente.
Saliamo sulla District a Gloucester Road e scendiamo a Paddington. Intorno alla stazione c'è qualche trasformazione ma non eccessiva, imbocchiamo London Street, del negozio greco da cui acquistavo buona parte del necessario per le mie cene non vi è più traccia, il Norfolk Hotel invece c'è ancora, è stato rinnovato finalmente. Seguiamo la via in direzione Nord, contorniamo la stazione ferroviaria e raggiungiamo il Paddington Basin. Qui è veramente cambiato tutto: quello che ricordavo come un angolo quasi ottocentesco, con rimesse e depositi d'antan, è divenuto ora un luogo veramente avveniristico con nuovi alti palazzi che si riflettono nell'acqua del bacino, le lunghe imbarcazioni ci sono ancora, qualcuna, come allora è un bar o un luogo di ritrovo, altre sono trasformate in studi di professionisti. Attraversiamo il Paddington Basin Footbridge e ci spostiamo sulla sponda settentrionale che seguiamo fino alla passerella in vetro e acciaio che collega la Paddington Station con North Wharf. Vi saliamo per godere di una vista sopraelevata per poi discenderne e continuare la nostra passeggiata in direzione del bacino di Little Venice. La zona oggi è completamente cambiata e sembra si stia ulteriormente trasformando, vi sono cantieri aperti ovunque. Eccoci al Warwick Cres ed al bacino di Little Venice con la sua isoletta, dedicata a Robert Browning, affollata di anatre e gallinelle d'acqua. Tutto sembra uguale a trenta anni fa anche se molto meglio mantenuto e decisamente più pulito. Passiamo sopra il ponte ed iniziamo a contornare il bacino sull'altra sponda, c'è una grande tranquillità rotta sola dallo starnazzare delle anatre. Eccoci sul Regent's Canal, anche questo è affollato di barconi dai colori vivaci trasformati in abitazioni, bar, uffici e case di vacanza. Lo seguiamo camminandoci a fianco finchè possibile poi risaliamo sulla strada e raggiungiamo Edgware Road, la grande arteria che ci porterà fino a Marble Arch.
La prima parte di Edgware Road è abitata perlopiù da mediorientali, le scritte sono in arabo, i negozi sono piccoli ed assomigliano a dei bazar, vi sono molti rivenditori di kebab, fuori dai caffè vi sono uomini che giocano a domino. Il quartiere sembra tranquillo e pulito anche se non  da l'impressione di essere agiato. Sorpassiamo l'incrocio con Church Street dove ogni giorno si tiene un grande mercato, il sabato pare sia veramente affollatissimo, nei giorni feriali molto meno.
Sentiamo l'esigenza di un caffè, entriamo nel poco distante bar sottostante il Maitrise Hotel, un piccolo albergo moderno e ben messo. Il barista ci sente parlare e mi si rivolge in un perfetto italiano senza alcun accento, incuriosito domando dove lo abbia imparato e mi spiega di essere nato e vissuto a Roma, da madre italiana e padre egiziano. Si è trasferito a Londra da poco più di tre anni. Il caffè è ottimo, d'altronde in questa vacanza ho potuto constatare che, a patto di stare alla larga da Starbuck's e catene americane consimili, il caffè è normalmente molto buono, mediamente meglio di quanto si possa gustare in Italia.
La seconda parte di Edgware Road, oltre l'incrocio con Marylebone Road, ha un aspetto affatto diverso: edifici più alti, più moderni e di più recente costruzione, vi sono negozi e locali appartenenti alle varie catene di franchising, le scritte in arabo rimangono ma sono su negozi e ristoranti dove i prezzi sono con tutta evidenza più elevati, anche il look delle persone, indubbiamente mediorientali come quelle della prima parte della via, rivela una disponibilità economica maggiore.
Eccoci a Marble Arch con la sua scultura bronzea rappresentante una testa di cavallo. Costeggiamo per un tratto Hyde Park lungo Bayswater Road e raggiungiamo una fermata del bus che ci porterà a Notting Hill. Da qui percorriamo un breve tratto di Pembridge Road per poi svoltare in Portobello Road. La prima parte della via è decisamente residenziale, casette basse monofamiliari ognuna con una tinta diversa, notiamo la casa di George Orwell. Dopo l'incrocio con Chepstopw Villas inizia la parte più turistica di Portobello Road, il sabato qui è difficile muoversi per la quantità di gente ma oggi la via è tranquilla: giusto qualche turista come noi. Curiosiamo fra i vari negozi, la maggior parte vende solo paccottiglia e oggetti di presunto antiquariato ma vi sono anche alcuni esercizi validi come "The Highland Store" che vende stoffe ed abbigliamento scozzese, vi entriamo e, dopo aver ammirato e provato un po' di giacche e di maglioni, io ed Anna ne usciamo con due paia di guanti in stoffa e pelle. Soddisfatta la nostra voglia di shopping ripercorriamo a ritroso la strada fino a Notting Hill Gate e poi ci avviamo verso casa percorrendo strade tranquille e poco trafficate: Kensington Church Road, Young Street, Kensington Court Place, Cottesmore Gardens, Victoria Road... per poi percorrere dei passaggi pedonali deliziosi che ci portano nei pressi di Gloucester Road e di Queen's Gate. 
La vacanza è proprio finita: dopo pranzo ci trasferiremo a Liverpool Station per prendere il treno che ci porterà all'aereoporto di Stansted.

Tourengänger: paoloski


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