Pian Com (2019 m) – Skitour


Publiziert von siso , 15. April 2018 um 13:45.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:14 April 2018
Ski Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Scopi   CH-TI 
Zeitbedarf: 4:45
Aufstieg: 644 m
Strecke:Bolla del Corno (1412 m) – Bollette – Ronco Fichetto (1582 m) – Ri di Piera (1570 m) – Calzanigo (1600 m) – Capanna Dötra (1748 m) – Cassinal (2001 m) – Pian Com (2019 m).
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Autostrada A2, uscita Biasca – Valle di Blenio – Olivone – Camperio – Bolla del Corno.
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Dötra
Kartennummer:C.N.S. No. 1253 – Olivone - 1:25000; C.N.S. No. 266 S – Valle Leventina - 1:50000

Escursione con le pelli di foca nella magnifica regione di Dötra, fino a Pian Com, “il piano del trogolo”. La Croce del Bosc è a un tiro di schioppo, ma con il pericolo marcato di valanghe e con le minacciose slavine già cadute dalla catena della Costa, decido di non rischiare.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:00

Fine dell’escursione: ore 12:50

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1023 hPa

Temperatura alla partenza: 0,5°C

Isoterma di 0°C alle 9.00: 2500 m

Temperatura a Dötra (ore 9:30): 7°C

Temperatura al rientro: 18,5°C

Velocità media del vento: 0 km/h

Sorgere del sole: 6:39

Tramonto del sole: 20:10

 

Da parecchio tempo persiste il pericolo marcato di valanghe: il Passo del Lucomagno è ancora chiuso a partire dal Centro Sci Nordico di Campra.

Decido di partire dalla località Bolla del Corno (1412 m), circa 500 m prima di arrivare a Campra.

Il toponimo Bolla del Corno una volta tanto non si rifà ad una cima. La località era coltivata dall’ospitaliere di Camperio con l’obbligo di mantenere il corno che i viandanti suonavano per allontanare l’orso.

La temperatura alla partenza è attorno agli zero gradi; lo spiazzo ai bordi della strada sembra una pista di pattinaggio. Supero senza problemi il primo strappo lungo una sorta di cengia che mi porta alla piana “Le Bollette”. Non ci sono tracce e la segnaletica, molto carente, è nascosta. Malgrado il terreno sia di difficile lettura, grazie alla neve ancora fredda, riesco comunque a cavarmela bene. In mezz’ora di tortuosa salita riesco ad immettermi sul sentiero che scollina e scende in direzione di Ronco Fichetto (1582 m). Lo raggiungo dopo 44 minuti di cammino. Mentre scatto una foto, il mio giornale mi informa che sulla Siria c’è stata una “pioggia di missili”: ahinoi!

Dall’estremità orientale della radura scendo fino al ponticello sul Ri di Piera (1570 m) e da questo, in pochi minuti arrivo al maggengo Calzanigo (1600 m). Nella parte bassa del pascolo ci sono tre belle baite che godono di un bellissimo panorama sulle montagne del versante sinistro della Valle di Blenio. È il tratto di maggior pendenza, che supero tuttavia in scioltezza grazie alla neve ancora consistente. Il sole è finora velato: le foto non saranno “da cartolina”. A Dötra non c’è anima viva!

Non ci sono tracce e la neve sui tetti ha ancora un notevole spessore. Mi concedo una sosta al Grotto Dötra, ovviamente chiuso, quindi riprendo la sciata seguendo la dorsale che inizia proprio alle spalle del ristoro. Il paesaggio diventa sempre più bello. È una salita dolcissima, che non mi affatica grazie alla buona tenuta della neve. Dopo meno di due ore e mezza di sciata arrivo al terrazzo che ospita la baita Cassinal (2001 m). Il mio sguardo è attratto da due marmotte che sbucano dalla coltre nevosa: sono le prime che vedo nel 2018. Si prendono una boccata d’aria, ma per mangiare un po’ d’erba fresca dovranno aspettare ancora alcune settimane. Mi avvicino alla buca per fotografarla. Ne vedo un’altra a 160 m di distanza, pure con una marmotta a pochi centimetri di distanza. Intanto un’aquila volteggia all’altezza della cresta della Costa. Per tutta la lunghezza della catena sono cadute diverse slavine: meglio tenersi ad una certa distanza da quei versanti ripidi. La Croce del Bosc (2305 m) è invitante: dista solamente un chilometro e richiede meno di 300 m di dislivello. Già, ma con questo marcato pericolo di valanghe è meglio non rischiare!
 

                                   Pian Com (2019 m) e Croce del Bosc (2305 m)

Alle 11:11 inizio la discesa, con luce un po’ diffusa e con la neve che nel frattempo si è riscaldata molto. Posso sciare in modo soddisfacente fino a Dötra; più in basso la coltre diventa molto pesante. A partire da Ronco Fichetto siamo persino a livelli da incubo: 18,5°C all’arrivo, con i pantaloni inzaccherati.

Dopo oltre una settimana di brutto tempo, ho potuto finalmente riprendere gli sci per un’escursione a Dötra, fino al limite della zona esposta alle valanghe.

Ho potuto così dar sfogo ad un’agitazione interna, trattenuta da troppo tempo.

 

Tempo totale: 4 h 50 min

Tempo di salita: 2 h 30 min

Tempi parziali

Bolla del Corno (1412 m) – Capanna Dötra (1748 m): 1 h 30 min

Capanna Dötra (1748 m) – Pian Com (2019 m): 1 h

Dislivello in salita: 644 m

Sviluppo complessivo: 9,2 km

Difficoltà: F

SLF: 3 (marcato)

Coordinate Cassinal: 709'465 / 155'344

Copertura della rete cellulare: Swisscom buona

Libro di vetta: no

Tourengänger: siso


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