Intorno al Palanzone ... a modo mio
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Dal paese di Caglio mi dirigo verso il santuario di Campoe' su asfalto che poi diviene mulattiera selciata e va ad innestrasi sul sentiero che proviene da Asso: in realta' le condizioni odierne della neve (poca ma ben compatta) permettono di addentrarsi sui pendii boschivi esposti a Nord ad incrociare il sentiero citato quasi alla bocchetta di Palanzo. Non ci sono indicazioni ... punto alle zone piu' rade del bosco (forse oggetto di recente disboscamento) dove le pendenze non sono troppo sostenute ... zone probabilmente impraticabili in estate ma in questa stagione e con questa neve si va molto bene e non mancano scorci notevoli e visuali insolite. Una volta sul sentiero punto alla bocchetta di Palanzo: sul sentiero un grosso tronco complica un poco la percorrenza ... si tratta di perdere qualche minuto per aggirarlo ... terreno oggi un po' scivoloso.
Dalla bocchetta di Palanzo in discesa verso Ovest fino ad incontrare un bivio non segnalato se non per una coppia di sassi. SI sale un poco e dopo aver passato un casolare (resti di teleferica) si prosegue in costa (sede del sentiero stretta) con traccia sempre evidente tranne in corrispondenza di un grosso albero ... questo va aggirato a sinistra puntando al corridoio formato da 2 alberi piu' piccoli successivi ... il tutto senza perdere quota ... poi la traccia e' piu' evidente. Si prosegue fino ad un bivo ... prendere a destra in salita e poi a sinistra seguendo un tornante che porta alla bocchetta di Scif (utile fontanella sorgiva prima di questa).
Dalla bocchetta decido di fare una digressione al monte Preaola ... non e' ancora passato nessuno ... discesa alla bocchetta Lavignac e ritorno alla bocchetta di Scif. Risalito al Ceppo Morelli proseguo per la bella dorsale Ovest del monte Bul (poco battuta ... neve troppo dura nei giorni precedenti ?) da cui a sinistra
per la bocchetta di Caglio e infine a destra (indicazione Caglio) con lunghi tratti in costa e progressiva discesa che incontra una mulattiera che riporta a Caglio paese. Bel giro ondulato ma dal dislivello contenuto ... utile per ricominciare dopo un po' di inattivita'. In generale T2 seguendo sempre i sentieri ... T3 la variante nel bosco senza sentiero descritta all' inizio. La tempistica indicata comprende anche le soste,
Dalla bocchetta di Palanzo in discesa verso Ovest fino ad incontrare un bivio non segnalato se non per una coppia di sassi. SI sale un poco e dopo aver passato un casolare (resti di teleferica) si prosegue in costa (sede del sentiero stretta) con traccia sempre evidente tranne in corrispondenza di un grosso albero ... questo va aggirato a sinistra puntando al corridoio formato da 2 alberi piu' piccoli successivi ... il tutto senza perdere quota ... poi la traccia e' piu' evidente. Si prosegue fino ad un bivo ... prendere a destra in salita e poi a sinistra seguendo un tornante che porta alla bocchetta di Scif (utile fontanella sorgiva prima di questa).
Dalla bocchetta decido di fare una digressione al monte Preaola ... non e' ancora passato nessuno ... discesa alla bocchetta Lavignac e ritorno alla bocchetta di Scif. Risalito al Ceppo Morelli proseguo per la bella dorsale Ovest del monte Bul (poco battuta ... neve troppo dura nei giorni precedenti ?) da cui a sinistra
per la bocchetta di Caglio e infine a destra (indicazione Caglio) con lunghi tratti in costa e progressiva discesa che incontra una mulattiera che riporta a Caglio paese. Bel giro ondulato ma dal dislivello contenuto ... utile per ricominciare dopo un po' di inattivita'. In generale T2 seguendo sempre i sentieri ... T3 la variante nel bosco senza sentiero descritta all' inizio. La tempistica indicata comprende anche le soste,
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