Santi e Santelle aiutano a eliminare il colesterolo. Valle del Garza.
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Un mercoledì da leoni, eh, eh eh, un mercoledì che vorremmo passare in montagna, il dove è d’obbligo visto che le montagne che contornano Brescia sono innevate, e noi notoriamente non amiamo il manto bianco. Decidiamo per una zona soliva, a quattro passi da casa, la curiosità cade sul Santuario di S. Onofrio e con calma olimpica raggiungiamo Bovezzo.
Lasciamo la macchina nei pressi della Chiesa di S. Rocco, e come da indicazioni seguiamo il sentiero 420, superiamo una breve scalinata, ed in moderata pendenza raggiungiamo Le Stalle; qua intercettiamo la ripida stradina bitumata e dopo aver superato la Santellina della Biscia arriviamo alla bucolica Loc. Le Pantere e Pantere di Sopra dove facciamo conoscenza di Roberto, uomo simpatico e gentile che ci obbliga a bere un caffè nella sua piccola baita dove si rifugia e dove sfoga la sua infinita passione… intagliare il legno.
La neve da questo punto in poi è più presente, 10/15 cm di neve molto farinosa, oltrepassiamo la Santella della Pantera e una nascosta Croce della Salve Regina, poi con un ultimo strappo arriviamo finalmente al Santuario di S. Onofrio. 1h45 senza tirarsi il collo. Contrariamente a quanto letto sui siti Meteo al posto del sole incocciamo che la neve che scende con dolcezza, poca roba, ma quel tanto che basta per farti girare i cabbasisi.
Mangiamo qualcosa trovando riparo in un anfratto del Santuario, poi senza farci prendere dallo sconforto continuiamo incuriositi il nostro giro; seguiamo la dorsale, che è attraversata da una comoda sterrata ovviamente oggi ammantata di bianco, passati meno di 10 minuti arriviamo al Roccolo Squassina, adiacente al roccolo una piccola costruzione è adibita a bivacco/rifugio. Da questo punto in poi la stradina ridiventa sentiero e alla prima biforcazione teniamo la sinistra, ci alziamo di quota per 50 metri salendo così al Monte Pesso dove è presente una sorta di roccolo ben tenuto.
Scendiamo dalla parte opposta, e all’ennesima biforcazione teniamo ancora la sinistra seguendo un comodo sentiero, la Crocetta è la prossima meta e non tardiamo a raggiungerla. Alla Crocetta troviamo una palina multidirezionale e facendo affidamento al senso di orientamento prendiamo in direzione Cortine di Nave.
Anche questa è una discesa comoda e il sentiero attraversa uno strano potpourri di vegetazione, l’unica cosa a cui bisogna prestare attenzione sono i diversi bivi che si incontrano, chi ha un discreto senso dell’orientamento non avrà difficoltà ad individuare la deviazione giusta.
Arrivati alla Cascina Plagna si scende dritti all’Albergo dei Poveri, il sentiero è bollato di giallo, all’albergo c’è una palina che invita a seguire per “L’Ovile Rampinelli”, che poi altro non è che la Casa della Natura, con facilità vi troverete alla Casa circondata da un secolare “maruner” (castagneto). Il posto è veramente un incanto e la Casa è usufruibile previa prenotazione da far pervenire al gruppo G.I.A.N. http://www.gian-bovezzo.it . Dalla Casa della Natura si segue la sterrata che scende al vicino agglomerato di case chiamato “Fontanino”, qua ora bisogna fare un po di attenzione; seguiamo a destra la sterrata che sale per qualche metro, arrivati ad una sbarra che blocca la strada la oltrepassiamo aprendo un cancelletto, costeggiamo la recinzione per 50 metri sino ad intercettare sulla sinistra un sentiero che si inoltra nel bosco, qua con un sentiero poco agevole per la presenza di una folta vegetazione continuiamo il nostro cammino sino a sbucare vicino al parcheggio dove abbiamo lasciato l’auto.
p.s.
Colesterolo smaltito ma caviglia gonfia alla fine del giro. E' meglio che ritorni a parteggiare per il Diavolo...
Nota 1): Giro carino da fare secondo me verso Aprile, quando la vegetazione ha già un aspetto più gradevole; lungo il cammino ci sono diversi posti comodi dove ci si può fermare per un break, posti ben attrezzati e ottimamente serviti. Fermata d’obbligo: Roberto. Giro allungabile a piacere.
Nota 2): Cazzeggi vari…
Lercio a Bologna: Attaccava manifesti di Casini: ragazzo aggredito dai militanti di tutti i partiti.
Spine di Spinoza: Berlusconi: ogni mattina alle 6 mi sveglio e vado a correre. E sa che dovrà correre più veloce di un magistrato.
Il Diavolo: Elezioni, Berlusconi: "Via tasse casa, auto e successioni. Toglieremo appello per gli assolti" E solo per le prime 50 telefonate una coperta in lana merinos ed una bici con cambio shimano.
A la prochaine! Menek,Rosa
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