Alle pendici dell'Etna: da Piano Provenzana alla Grotta dei Lamponi


Publiziert von andrea62 , 29. Oktober 2017 um 22:24.

Region: Welt » Italien » Sizilien
Tour Datum:21 Oktober 2017
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:30
Aufstieg: 600 m
Strecke:Piano Provenzana - Monte Nero - sentiero 724A - Rifugio Timparossa - Grotta dei Lamponi - sentiero 724 - Piano Provenzana
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Dall'uscita Fiumefeddo della A18 Messina-Catania raggiungere Linguaglossa da dove inizia la strada di Montagna detta "Mareneve" che con molti tornanti e quasi sempre ampia porta a Piano Provenzana.
Unterkunftmöglichkeiten:Qualche hotel a Linguaglossa, altrimenti nei centri turistici della zona e a Catania. Il rifugio Timparossa in pratica è un bivacco in una casetta di legno.
Kartennummer:Mt.Etna Carta Escursionistica Altomontana 1:25.000 - Ed.S.EL.CA. Firenze

Dopo aver descritto la salita alla cima, ecco questo itinerario sul versante nord dell'Etna a quote comprese tra 1700 e 2000 metri circa, che presenta numerosi motivi di interesse: colate e campi di lava, piccoli vulcani, grotte di scorrimento lavico.
 
Per me è la seconda volta nel Mezzogiorno d'Italia, mi sento come la protagonista di “L'amore ai tempi del colera” che “aveva varcato l'oceano ma non conosceva il suo paese”. E' inoltre la prima volta in Sicilia, una terra su cui ho letto e sentito veramente di tutto. “Qui non siamo in Italia e neanche a Napoli, comunque se vuole un garage glielo cerco” dissero una volta a un famoso alpinista francese preoccupato per la sorte della sua auto.
 
Il nostro gruppo di 39 persone iscritte a questa iniziativa del CAI di Villasanta, tra le quali troviamo anche Tilde e alcuni lettori di hikr, scende dal pullman a Piano Provenzana. Qui avviene l’incontro con le due guide, Biagio e Francesco, e comincia l'escursione. Si sale per stradina sulla lava che nel 2002 distrusse le strutture turistiche qui presenti e dappertutto ci sono anche scheletri di alberi morti soffocati.
 
Presto la stradina diventa sentiero e inizia uno dei sentieri più significativi che ho percorso: troppo diverso l’ambiente in cui e su cui si cammina rispetto a quelli che conoscevo, non essendo mai stato su colate nè campi di lava, tantomeno su un vulcano attivo. Per traccia su lava fine arriviamo sul cratere detto Monte Nero (da non confondersi con il vicino M.Nero delle Concazze). E' il primo cratere che saliamo in questa due giorni di escursioni e la vista dal bordo verso l'interno interessa a tutti. Inoltre in lontananza nella foschia si vede l'Aspromonte. Questa è la probabile “prima” hikriana di questo Monte Nero, “primato” condiviso con Tilde, sempre che Poge non l'abbia salito durante la sua visita.
 
Dal cratere scendiamo di circa 50 metri lungo una traccia diretta e riprendiamo il sentiero su lave fini oppure a ciottoli fino ai margini del bosco di faggi.  Diamo uno sguardo alla sottostante valle del fiume Alcantara e ai Monti Peloritani, principalmente calcarei e con l'aguzza Rocca Novarese (1340 m.). Nel bosco il sentiero ricorda quelli delle Prealpi e del nostro Appennino perché le foglie morte coprono la lava. Arriviamo quindi al rifugio Timparossa, una casetta di legno che in realtà è un bel bivacco. Per un sentierino che inizia nei dintorni, la guida ci fa continuare nel bosco devastato da colate di lava a blocchi sui quali la traccia va percorsa con un po' di attenzione. Alcune colate risalgono agli anni 1614-24.
 
Circa sulla verticale della Grotta dei Lamponi scendiamo senza sentiero su lave “cordate” fin presso la grotta. Questa è un tunnel di lava solidificata al cui interno scorreva lava fluida, una curiosità naturale che visitiamo per sicurezza con le lampade frontali.
 
Finora abbiamo camminato complessivamente verso ovest e adesso, fatta la pausa pranzo, invertiamo la rotta. Per una comoda stradina sterrata in leggera salita attraversiamo il bosco fino a una colata, l'ennesima! La costeggiamo in salita e poi la attraversiamo avvicinandoci al punto di partenza. Diamo uno sguardo a una sequenza di piccoli crateri, in gergo “bottoniera” perché disposti lungo una frattura un tempo attiva, e quindi raggiungiamo Piano Provenzana dove concludiamo l’escursione. Sono stati rilevati un dislivello di 600 metri e una lunghezza di 15 km, il tempo indicato non comprende mezz'ora di pausa pranzo e include le varie soste per le spiegazioni fornite dalle Guide e la visita alla Grotta del Lamponi. Dimenticavo: niente acqua lungo il percorso.
 
La quattro giorni siciliana era cominciata nel centro di Catania, una città costruita sulla lava, dove ho  passeggiato tra chiese barocche e accattoni veri o presunti, gustando uno squisito dolce di pasticceria praticamente regalato.
La trasferta si conclude a Taormina, un borgo costruito sul calcare, e per me dai due volti. Uno è una specie di Monte-Carlo sicula molto turistica, molto cara, molto affollata, con un miscuglio di palazzetti, alberghi e qualche ecomostro. L’altro è un borgo con edifici storici, viuzze con balconi fioriti, vicoli a scalinate, giardini, terrazze e lo sperone con il teatro antico che offre anche un panorama comprendente  mare e montagna.  

Tourengänger: andrea62
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (8)


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Angelo & Ele hat gesagt:
Gesendet am 30. Oktober 2017 um 08:10
La Sicilia e L' Etna sono pura magia...

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. Oktober 2017 um 11:48
"Smarcati" l'Etna e dintorni ci rimangono almeno Palermo, Agrigento, Siracusa e i loro dintorni ... :)
Ciao

Angelo & Ele hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. Oktober 2017 um 13:25
Credimi noi abbiamo fatto ben due vacanze di 15 giorni l' una a Sant'Alfio, in pieno parco dell' Etna, e non siamo riusciti a vedere tutta quella stupenda zona che va dalla bellissima Noto a Taormina...
...e giravamo come matti ogni giorno!

Ciaooo...

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. Oktober 2017 um 22:32
Ti credo, sono conscio di aver parlato da turista che si focalizza sulle località principali.
Ciao

grandemago hat gesagt:
Gesendet am 30. Oktober 2017 um 21:52
Molto attivo il CAI Villasanta. Noi li avevamo incrociati alle Egadi, dove un mio compagno di scuola mi ha riconosciuto dopo cinquant'anni ... e io che pensavo di essere molto cambiato nel frattempo!

Ciao
Aldo

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. Oktober 2017 um 22:36
E' proprio vero, al contrario di altri CAI di città con più di 100.000 abitanti e dalle tradizioni più prestigiose.
Ciao

Andrea! hat gesagt:
Gesendet am 20. November 2017 um 13:33
Anche a me era piaciuta la diversità dei luoghi, dove ad ogni "svolta" c'è qualcosa di bello da vedere.

Su Monte Nero non ci siamo stati.
Andrea

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. November 2017 um 17:30
Grazie per la precisazione.
L' Etna ha fatto lo stesso effetto anche a me.
Ciao


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