Passage du Grand Neyron 3252 m
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Imbocchiamo il sentiero per il Col Loson che con bel percorso nel bosco giunge all’Alpe Levionaz inferiore. Proseguiamo nella bella conca prativa fino a riprendere a salire a tornanti. Intorno ai 2600 m troviamo il bivio, svoltiamo a dx, passiamo dall’Alpe Levionaz superiore e sempre senza mai grossi strappi risaliamo una morena. La traccia volge poi a dx, entra in una pietraia. Cominciamo a risalirla fino a raggiungere le verticali pareti che portano al Passage du Grand Neyron.
Gli ultimi faticosi metri per raggiungere il Passo sono attrezzati con cavi e una scala. Arriviamo al P.so tra gli applausi di un gruppo di spagnoli…cosa abbiamo vinto ci chiediamo!!!
Sembra sia un tour organizzato, stanno scendendo uno ad uno assicurati dalle guide/accompagnatori. Qualche giorno dopo verremo a sapere che arriveranno al Rifugio Sella con le ultime ore di luce. Con molta probabilità non erano dei grandi escursionisti! In ogni caso la salita, pur non essendo difficile è bella verticale e quindi parecchio faticosa!
Il Passage du Grand Neyron è un suggestivo e stretto intaglio nella roccia e lo spettacolo sul Gran Paradiso quando lo si raggiunge è grandioso!
Scendiamo sul versante opposto. I primi passi sono su grossi massi poi diventa sentiero. Fare molta molta attenzione alle pareti soprastanti, qualche sasso l’abbiamo sentito scendere per cui meglio non dilungarsi troppo.
Un ultimo lungo taglio per prati, ci porta al rifugio Chabod.
Dopo una bella sosta decidiamo di evitare il sentiero classico per il rifugio e di prendere quello parallelo che passa dall’Alpe Montadaynè. Scelta azzeccata perché saremo solo noi e due famiglie straniere.
Quando ci ricongiungeremo al sentiero classico non dico che saremo in fila ma saremo parecchi di più!
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