Di laghi e di pietre...


Publiziert von Barbie , 16. August 2017 um 14:48.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum:12 August 2017
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 

Barbie La mia esperienza nel vallone di Arbolle è riassunta nel titolo. Niente vette da raggiungere o mete importanti. Solo una valle da scoprire allertando i sensi, da ferma e in movimento. La valle, pur frequentata, mantiene caratteristiche di silenzio e tranquillità, ciò che ci aspettiamo maggiormente dai nostri soggiorni in montagna. Il rifugio Arbolle è stato una piacevole scoperta, la posizione sul lago omonimo davvero invidiabile.

DI LAGHI...
Lago di Chamolè. Il primo lago incontrato dopo l'arrivo in seggiovia, a 10 min. di cammino. E' il classico laghetto per famiglie, attrezzato anche con area barbecue. Zona spaggia e zona "scogli".  Circondato da vegetazione arbustiva, sullo sfondo domina il monte Bianco. I colori virano dal blu al verde. Per noi una breve sosta al rientro, il tempo di un pediluvio. Una mamma è esasperata dalle impronte delle mani sporche di fango del suo bambino...non sa che fra qualche anno rimpiangerà quelle impronte come preziose carezze. Due cani si rincorrono entrando e uscendo dall'acqua, il loro divertimento è contagioso. Un ciclista in sosta appoggia contro una roccia il proprio mezzo e il bagaglio e in un attimo è pronto per tuffarsi ...anche lui apprezza l'energia ristoratrice di un bagno in un simile contesto. I piedi a riva intorbidiscono l'acqua, il fondo è un po melmoso ma appena i piedi lo abbandonano l'acqua rimane limpida e trasparente. Sulla riva opposta anche un pescatore. C'è davvero posto per tutti in riva allo Chamolè.

Lago di Arbolle. Dal colle è come una visione, che ristora dalla fatica della salita, oggi sentita particolarmente..forse lo zaino pesante (ma perchè ogni volta sembra sempre più pesante?? in fondo dentro c'è lo stretto indispensabile..).. o forse è l'altitudine(siamo comunque sopra i 2500m.)..o forse la pressione bassa al mattino (60-90 quando va bene)...Comunque la vista dell'alpe è come un sorso di sali minerali e da lì inizia la discesa e si fanno strada pensieri di ozio e relax in riva al lago. E' il lago del pascolo per le capre, animali poco esigenti e arrampicatori.  Al mattino mi concedo un primo bagno, poi decido di sperimentare a pranzo la cucina del rifugio (ottima la "spadellata con patate"). Al pomeriggio replico il bagno con prolungata carezza del sole sulla pelle che mantiene alta la temperatura corporea. Ma la magia del lago Arbolle la assapori completamente se prevedi almeno un pernottamento al rifugio.Prima del calar del sole percorriamo il giro del lago in senso orario, scoprendo la parte più a monte del lago, una bellissima zona di acque basse e cristalline, con ambiente di torbiera da una parte e dall'altra la vivacità di un torrente, ad alimentare le acque del lago. Un isolotto fa come da spartiacque fra i due ambienti e con piacevole sorpresa scopriamo che una coppia vi ha piazzato la propria tenda per il pernottamento..scelta coraggiosa dopo le temperature dei giorni scorsi ma senz'altro location da privilegiati..stanotte poi è la notte delle stelle cadenti ed il cielo è sereno..Completando il nostro giro del lago ecco un'altra sorpresa : ora ci troviamo sulla sponda ormai in ombra ma alla vista lo spettacolo è indescrivibile. Cerco di fermare l'attimo dentro qualche scatto, le linee dei piani, le zone d'ombra a contrasto con quelle di luce, i colori che si intensificano attraverso l'obiettivo fotografico. Il rifugio, appena sopraelevato rispetto al lago, è ancora invaso dalla luce e dal calore del sole. Sabato si è aggiunta l'atmosfera particolare della lettura con accompagnamento musicale del testo "Sulla  traccia di Nives". La performance dei bravi Ilaria e Andrea, accompagnata dal calar del sole dietro le montagne, ha regalato emozioni inaspettate... e il lago era lì, nella sua veste verde smeraldo. E poi la notte al lago Arbolle. La notte delle stelle cadenti. Ne vediamo tante, nonostante le luci del rifugio e un'alone chiaro ancora dietro le montagne.  Comodamente seduti su sedie modello "Adirondack". Non sono nemmeno indispensabili i desideri. La vita e il tempo faranno comunque ciò che vogliono. Inesorabili. E noi tutto il possibile per rimanere immutabili ed eterni. Lasciare segni, tracce del nostro passaggio. E per contraddizione cercare di cancellare i segni della vita e del tempo, fuori e dentro di noi. Cerchiamo parole che ci avvicinino al cielo. Ma oltre questa notte, è proprio il cielo che dobbiamo guardare? Meno fredda del previsto questa notte...la neve di giovedì a sera è ormai sparita anche dall'Emilius. Sono un pò stanca, anche se ho camminato poco, il materasso in camerata mi aspetta, l'ho scelto sotto il lucernaio, non mi piace il buio totale. Max è preoccupato per la luce del mattino. Ma intanto la notte è abbastanza lunga...

Lago de l'Echo. E' il primo lago che scorgi iniziando a risalire il crinale morenico posto a metà della vallata, lungo il sentiero per l'Emilius. Te lo ritrovi sulla sinistra un pò isolato. Per raggiungerne le sponde devi effettuare una deviazione. Oggi mi accontento di ammirarlo con lo sfondo del Monte Bianco, un'immagine da cartolina. Lo definirei un laghetto da meditazione, un pò defilato rispetto al sentiero, da vivere magari in compagnia di un buon libro e di un enorme cappello di paglia a riparare dal sole. Immancabilmente per me diventerebbe oggetto di attività da spa... 

Lago Gelato. E' il lago dell'escursionista medio, dislivello contenuto ma comunque significativo sviluppo del percorso che richiede un paio d'ore a passo calmo. E' il lago in mezzo alla pietraia, gioiello che si fa desiderare. Ad ogni falsopiano pensi di scorgerne le sponde e invece ti ritrovi a dover andare ancora più avanti e poi avanti ancora. Mi sorprendo a formulare qualche verso poetico alla "Eric" (ma dove c....o è questo lago Gelato??) Poi nei pressi di una palina indicativa sai per certo di essere arrivato, ma ancora non lo vedi. Devi fare qualche passo ancora dopo la palina... ed ecco il gioiello si svela, di un'azzurro intenso che poi passa al blu. E' il lago dell'Emilius. Nelle sue acque il suo profilo si riflette maestoso. E' gelato, ma non troppo, il bagno è possibile, un nevaio a scivolo sul lago fa da sfondo. Piccole trote si avvicinano curiose a riva, ma disdegnano le briciole di pane. Il cibo è cosa da procacciare e a quelle quote la briciola di pane è cosa sospetta. Il pescatore che butta la lenza poco lontano avrà senz'altro un'esca più convincente...   

Lago...senza nome.  E' l'ultimo laghetto nella pietraia sotto l'Emilius. Acqua di fusione bianco-azzurro-verde, lattiginosa. Le pietre intorno ricoperte di una patina bianco-calce.Mi avvicino rapita da questa oasi in mezzo a pietre rossastre. La dimensione e la profondità limitate sono ingannevoli in merito alla temperatura. L'acqua è gelida e melmosa. E' punto di osservazione sui due colli, dei Tre Cappuccini e d'Arbolle. C'è via vai su entrambi. Il lago non interessa nessuno, all'alpinista è sufficiente uno sguardo lungo il cammino. Per me diventa la meta finale del mio percorso. Così allo scoperto eppure così intimo...

..E DI PIETRE...
A queste quote le pietre dominano, sono protagoniste. Pietre ovunque e di tutti i colori. Si fanno anche sentire, con violenza e fragore, franando e rotolando giù dalle montagne in continuazione. La montagna si trasforma, impercettibilmente ma senza sosta. E' un continuo borbottare, monito al rispetto per le "signore della terra"...maneggiare con cura.
Le pietre sono solo pietre..eppure ti sembra che qui abbiano un'anima. Sentinelle che delimitano l'avvicinamento alla meta dell'alpinista. Il desiderio di antropizzazione dell'uomo riesce a dare sembianze umane anche alle pietre, e siccome siamo a due passi dal cielo tre fraticelli sono l'associazione più scontata, ma in fondo anche quella più riconosciuta. L'alternativa poteva essere "colle dei tre contrabbandieri", ma in effetti anch'io che li vedo per la prima volta li ho individuati e riconosciuti subito come tali: i tre cappuccini. Concordo pienamente (Amedeo, mi dispiace!..).
 
 All Around the World

Tourengänger: Barbie
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen

T4- L I
20 Jul 16
Monte Emilius - 3559 m · irgi99
T3
17 Aug 19
Monte Emilius via normale · ser59
L I
26 Jun 10
Monte Emilius (3559m) · morgan
T3+ L I
13 Aug 17
Monte Emilius (3559m) · Max64
T3
12 Aug 17
Punta Valletta(3089m) · Max64
T4-
14 Aug 20
Monte Emilius (3559 m) · Sky
T4+ I
8 Sep 17
Monte Emilius (3559m) · أجنبي
T3+ L K1
15 Sep 18
Ferrata Monte Emilius 3559 m · cristina

Kommentare (6)


Kommentar hinzufügen

grandemago hat gesagt: Perchè dispiacerti?
Gesendet am 16. August 2017 um 15:45
.....I cappuccini sono buonissimi ... con le brioches!

E non esagerare coi bagni ... sono destabilizzanti: c'è chi ha abbandonato Hikr dopo aver letto di pediluvi!

Ciao
Aldo

Barbie hat gesagt: RE:Perchè dispiacerti?
Gesendet am 16. August 2017 um 20:33
E pensare che coccolare le estremità inferiori dovrebbe essere il gesto maggiormente praticato da ogni alpinista...chi mai si è dato irrimediabilmente alla fuga ????
Per quello che mi riguarda, tonificare mantiene in forma !

Ciao, Aldo ! Un piacere risentirti, è un pò che non ci si incontra!
Barbara

Ps...Anch'io estimatrice di cappuccino e briosche :-))))


grandemago hat gesagt: RE:Perchè dispiacerti?
Gesendet am 16. August 2017 um 22:47
Attualmente sono in riparazione, mi hanno vietato anche i bagni... una tragedia!
Non so dirti quando, ma prima o poi riprenderò ... spero presto!

Ciao
Aldo

Barbie hat gesagt: RE:Perchè dispiacerti?
Gesendet am 16. August 2017 um 22:51
Te lo auguro di cuore !
Un abbraccio
Barbara

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 17. August 2017 um 18:05
Grande Barbara,
a parte gli scatti fotografici che noi "fans" oramai ci aspettiamo non potevi descrivere meglio le belle sensazioni e l'atmosfera che questi splendidi laghetti alpini regalano !

brava ... ciao Giorgio

Barbie hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. August 2017 um 22:42
Grazie! Le esperienze in questi luoghi alimentano la nostra parte più sensibile, soprattutto se vissute "in solitaria" e senza distrazioni .
Ciao e buone vacanze...se ancora non sono finite!
Barbara
P.s. Addirittura dei "fans"!!... :-))))


Kommentar hinzufügen»