Trail Pizzo Cornacchia 15.5 km 1100 D+
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Per ritrovare un pò di motivazione a correre fra boschi, salite e discese decido in settimana di iscrivermi a questa garetta, consapevole che mi sarei demolita visto l'assenza di allenamento del corrente mese.
A farmi compagnia ci sarà Raffaele, commenti a seguire.
Arriviamo presso il parcheggio dell'oratorio di Villa Carcina (BS), ben poche macchine sono parcheggiate. Ci dirigiamo al ritiro pettorali e non posso non notare la presenza di una sola altra donna oltre a me. Sale l'agitazione e preoccupazione... qualche altra donna arriva, all'apparenza forte... Eggià, già mi vedo arrivare ultima o perdermi fra i sentieri forse mal segnati.
Comunicazione: è stato accorciato il percorso da 17 a 16 km, togliendo l'ultima salita da 200 metri circa causa troppo fango sul percorso che risulterebbe poco sicuro.
Eccomi sotto il gonfiabile, con il pettorale n.62, con altri 90 podisti, pronti a partire al "via" del megafono.
3...2...1...Usciamo dal cortile dell'oratorio e svoltiamo a destra per compiere un breve insignificante giro ad anello nel paesino prima di riprendere la salitella che ci porta nella natura. Davanti a me parecchi pettorali, alcuni superati ed alcuni ritrovati davanti durante la prima salita, quella che ti ricorda di non essere un mangiatore d'asfalto.
La giornata è splendida, il sole scalda ma il percorso è prettamente coperto da alberi o in ombra. Un sorso d'acqua e aranciata al primo ristoro e riprendere per il falso piano che mi aspetta. Siamo al 5° Km circa ed ecco la faticosissima salita, quella per cui pensi "se non si rassoda qui il posteriore... non mi si rassoda più!". Molto ripida e per nulla corta, mi fa bruciare i muscoli e utilizzare gli alberi per progredire. Supero qualche podista più anziano, ma sempre con molta fatica.
Raggiunto il Pizzo Cornacchia, altro ristoro con acqua e sali e via per la cresta che scioglie un pò le gambe. Davanti a me un ragazzo che mi farà "compagnia" per quasi tutta la gara.
Ma non è ancora finita: un altro sali scendi prima dell'ultima salita ripida (meno della 2°) ma moooolto più corta.
Un incoraggiamento all'inizio della discesa da parte di uno spettatore: "Brava, forza che sei seconda!"... seconda o no, in discesa non c'è nulla che mi trattiene, giù a manetta per quel che riesco, superando qualche compagno di gara e via giù per il sentiero fatto di fango e foglie marce. Dal sentiero si sbuca poi su una jeppabile che, tornante dopo tornante, porta in paese. Per la noia dell'ultimo tratto e sola, canticchio qualche canzone... e finalmente eccomi a 50 metri dal gonfiabile.
50 metri d'asfalto e sento l'arrivo dei crampi, ma non resisto a spingere e passare all'arrivo con 2h17'.
E l'uomo d'acciaio, ovviamente già docciato e riposato, ad accogliermi con un sorriso orgoglioso.
Era quello che ci voleva per ricordarmi che il leggero dolore e la fatica sono l'ingrediente fondamentale per la soddisfazione!
Il percorso è carino, ma non eccezionale dal punto di vista panoramico, ma come gara è molto ben servita: ottimi ristori e docce calde, e ottimi premi!
Incredula, visti i pensieri iniziali sul numero di donne e la mia possibile posizione, vengo premiata come seconda donna, a 17' dalla prima, con calze compressive e soletta personalizzata da ritirare presso il negozio Technics.
Altrettanto orgogliosa di Raffaele, 7° uomo con 1h40'!!!
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