Il Baro nella nebbia
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Paolo del gruppo Why Not ha organizzato un'uscita con racchette per principianti. Fino all'ultimo siamo stati indecisi se salire al Bar o alla capanna Dötra: la meteo dava nuvolosità estesa a partire dal Sottoceneri. Dopo aver consultato e riconsultato la meteo, sentito Valentina del Cas Bellinzona e Valli, ragionato su motoslitte, si decide per il Bar.
Partiamo in tredici da Corticiasca, saliamo fino alla piazza di giro, e ci inoltriamo nel bosco rado. Neve qui ce n'è poca, per cui si sale senza ciaspole. Dopo un centinaio di metri di ascesa finalmente possiamo calzare le racchette, e accompagniamo i principianti nei primi passi. Nel frattempo, la giornata già non soleggiata si guasta ulteriormente, e comincia a profilarsi una bella nebbiolina, che via via fa diminuire sempre più la visibilità.
Il sentiero è ben marcato, non ci sono problemi a seguirlo. Arrivati all'alpe Musgatina non si vede più il fondo valle, e la famosa vista che si dovrebbe godere da queste pendici è completamente assente. Continuiamo fino alla capanna, che identifichiamo grazie al latrato dei cani: visibilità 20 metri si e no.
Durante la sosta pranzo decidiamo di lasciar stare l'ascensione alla cima del Bar, dato che in ogni caso non si vedrebbe niente. Così, terminato il pranzo, iniziamo la discesa con una visibilità attorno ai 10-15 metri. Il gruppo, come in salita, è diviso in due: esperti davanti, principianti dietro. Ma i principianti hanno una guida migliore degli esperti, e arrivano giusti al parcheggio dove hanno lasciato i mezzi. Gli esperti invece, nella nebbia, sbagliano sentiero e arrivano sulla strada oltre il punto di ritrovo: poco male, in un quarto d'ora ci raggiungono.
Rita ed io decidiamo di mettere in programma la salita per la primavera, in una bella giornata, per recuperare quello che non abbiamo visto oggi.
Partiamo in tredici da Corticiasca, saliamo fino alla piazza di giro, e ci inoltriamo nel bosco rado. Neve qui ce n'è poca, per cui si sale senza ciaspole. Dopo un centinaio di metri di ascesa finalmente possiamo calzare le racchette, e accompagniamo i principianti nei primi passi. Nel frattempo, la giornata già non soleggiata si guasta ulteriormente, e comincia a profilarsi una bella nebbiolina, che via via fa diminuire sempre più la visibilità.
Il sentiero è ben marcato, non ci sono problemi a seguirlo. Arrivati all'alpe Musgatina non si vede più il fondo valle, e la famosa vista che si dovrebbe godere da queste pendici è completamente assente. Continuiamo fino alla capanna, che identifichiamo grazie al latrato dei cani: visibilità 20 metri si e no.
Durante la sosta pranzo decidiamo di lasciar stare l'ascensione alla cima del Bar, dato che in ogni caso non si vedrebbe niente. Così, terminato il pranzo, iniziamo la discesa con una visibilità attorno ai 10-15 metri. Il gruppo, come in salita, è diviso in due: esperti davanti, principianti dietro. Ma i principianti hanno una guida migliore degli esperti, e arrivano giusti al parcheggio dove hanno lasciato i mezzi. Gli esperti invece, nella nebbia, sbagliano sentiero e arrivano sulla strada oltre il punto di ritrovo: poco male, in un quarto d'ora ci raggiungono.
Rita ed io decidiamo di mettere in programma la salita per la primavera, in una bella giornata, per recuperare quello che non abbiamo visto oggi.
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