Berliner Hütte (2042 m) - DAV


Publiziert von siso , 15. Juli 2016 um 15:10.

Region: Welt » Österreich » Zentrale Ostalpen » Zillertaler Alpen
Tour Datum: 4 Juli 2016
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: A 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 793 m
Strecke:Parcheggio Alpengasthof Breitlahner (1256 m) – Klausenalm (1301 m) – Schwemmalm (1350 m) – Grawandhütte (1636 m) – Grawandalm (1736 m) – Alpenrosenhütte (1873 m) – Berliner Hütte (2042 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Dalla Svizzera: Feldkirch – Passo dell’Arlberg – Autostrada A14 – Autostrada A12 – Innsbruck – Uscita Zillertal – Zell am Ziller – Mayrhofen – Ginzling – Breitlahner.
Unterkunftmöglichkeiten:Berliner Hütte (2042 m).
Kartennummer:Kompass 037, Mayrhofen, Tuxer Tal, Zillergrund – 1:25000; Kompass Extratourenkarte 1:50000.

Escursione nel Parco Naturale Alpi della Zillertal, che con i suoi 2'500 km2 è il più grande territorio protetto delle Alpi. Nella sua area si contano ben 80 ghiacciai.

Le guide, a giusta ragione, definiscono questa gita un “Genießertour”, ossia un’escursione per buongustai gaudenti. 

 

Inizio dell’escursione: ore 9:05

Fine dell’escursione: ore 15:05

Pressione atmosferica ore 9.00: 1023 hPa

Temperatura alla partenza: 9,5°C

Temperatura alla Grawandhütte: 15°C

Temperatura all’Alpenrosenhütte: 12°C

Temperatura alla Berlinerhütte: 10°C

Temperatura al rientro: 22,5°C

Isoterma di 0°C a 3100 m

Sorgere del sole: 5.19

Tramonto del sole: 21.09

 

Parto da Mayrhofen, il “campo base” per questo soggiorno escursionistico tirolese, percorrendo la strada in direzione di Ginzling, lungo la cosiddetta Zellgrund, la valle che in prossimità dell’Alpengasthof Breitlahner (1256 m) si biforca. Per il parcheggio conviene portarsi degli spiccioli: il parcometro non accetta infatti banconote. Il costo per una giornata è di 6.- €.

Proseguo a sinistra, nella Zemmgrund, una valle secondaria che si spinge in direzione SE fino al confine con il Sudtirolo (Valle Aurina), raggiungendo la quota massima al Grande Mèsule o Große Möseler (3480 m).

La partenza della mia camminata corrisponde all’arrivo di una gara podistica prevista per il mese di agosto: la “Zillertaler Steinbockmarsch” (30 km di sviluppo con un dislivello di 1871 m) giunta alla 48esima edizione.

Per la Berlinerhütte il segnavia indica un tempo di percorrenza di 3 h. La comoda sterrata si snoda sul lato orografico destro del fiume Zemmbach, fra peccete, radure e alpeggi. Mi concedo la prima sosta caffè dopo un’ora e un quarto di cammino, alla Grawandhütte (1636 m), a poca distanza da una bellissima cascata che precipita dallo Schönbichler Kar, sul versante opposto della valle. Il bosco viene gradualmente rimpiazzato dai cespugli: sotto il sole battente la temperatura aumenta considerevolmente. Anche il panorama si apre; l’occhio è attratto dal Waxeggkees, il ghiacciaio che fa da corona al Großer Möseler (3480 m) e allo Schönbichlerhorn (3134 m). È evidente la traccia lasciata dagli alpinisti; riesco pure a scorgere la croce di vetta.

All’altezza della piccola diga un cartello pubblicitario invita ad una deviazione di 5 min per visitare il Waxeggalm (1880 m), dove la famiglia Mühlbauer vende i propri prodotti nostrani dell’alpeggio.

Tiro dritto fino alla vicina Alpenrosenhütte (1873 m), parzialmente rivestita di scandole di legno. Mi soffermo ad osservare dei pannelli didattici sul tema del ritiro dei ghiacciai. L’argomento è tutt’altro che originale, in ogni caso qui c’è pure un sentiero glaciologico (Gletscherweg Berliner Hütte) lungo 3 km, percorribile in 1,5 h, ben documentato da un libricino acquistabile nei rifugi della valle. Qui finisce la sterrata; per raggiungere la Berliner Hütte occorrono ancora 30 minuti di cammino su un sentiero un po’ più accidentato, comunque percorribile anche dai ragazzini. Fa parte dell’itinerario “Adler Weg”, il principale sentiero escursionistico del Tirolo, di ben 413 km, che in 33 tappe attraversa il Land da est a ovest superando un dislivello complessivo di 31'000 m. Il percorso del “sentiero dell’aquila” assomiglia a grandi tratti alla silhouette di un’aquila.

Lungo la salita vedo un monumento commemorativo, eretto in memoria delle vittime della prima guerra mondiale (28 luglio 1914 – 11 novembre 1918).

Alle 11:50, dopo 2 h e 45 min di cammino posso affermare Berliner Hütte (2042 m) geschafft!


                                                Berliner Hütte (2042 m)

Non sono abituato a capanne di tali proporzioni! La visione che più mi sorprende è il sontuoso refettorio di legno con dei lampadari che mi ricordano la sala dorata del Musikverein di Vienna in occasione del Concerto di Capodanno. Mi accomodo sulla terrazza e ordino una gustosissima
Frittatensuppe, ossia tagliatelle di frittata in brodo, un classico della cucina austriaca.

Sulla via del ritorno ho il piacere di osservare e fotografare un bel campione di actinolite, nella forma di cristalli lamellari lunghi 1-2 cm.

 

Gita in una sperduta valle laterale della Zillertal fino al mastodontico edificio della Berliner Hütte, fra il verde della folta vegetazione, il grigio delle rocce e il bianco luccicante dei ghiacciai, i cosiddetti “Keese”, dai quali si gettano impetuose cascate nella Zemmgrund, profondamente incisa.


Tempo di salita: 2 h 45 min

Tempo totale: 6 h

Tempi parziali:

Parcheggio Alpengasthof  Breitlahner (1256 m) – Alpenrosenhütte (1873 m): 2 h 15 min

Alpenrosenhütte (1873 m) – Berliner Hütte (2042 m): 30 min

Berliner Hütte (2042 m) – Breitlahner (1256 m): 2 h

Dislivello in salita: 793 m

Sviluppo complessivo: 18,6 km

Difficoltà: T2

Copertura della rete cellulare: buona 


Tourengänger: siso


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Kommentare (2)


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GIBI hat gesagt:
Gesendet am 20. Juli 2016 um 08:40
Io alla Berliner Hutte ci ho dormito parecchi anni fa in un bel giro di 9 giorni per attraversare tutte le Zillertaler Alp ma penso non ci sia più una ragazza di Lecco come inserviente che come Italiano mi aveva fatto piacere incontrare ( era pure carina ) dopo tanti giorni passati con il solo tedesco come lingua ufficiale, invece l'Alpenrosenhutte me la ricordo benissimo come un luogo quasi fiabesco !

bravo bella scelta escursionistica

ciao Giorgio

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. Juli 2016 um 08:51
Ciao Giorgio,
come quasi tutte le capanne tirolesi, in questo periodo sono frequentate da numerosi escursionisti. Anche gli aiutanti del rifugio sono in numero elevato: non ho sentito nessuno parlare italiano. Quanto all'Alpenrosenhütte confermo che è ubicata in bella posizione. A dispetto del nome, in quel posto non c'è comunque nemmeno una rosa della alpi...
Grazie Giorgio,
buona montagna!
siso


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