Poncione Rosso e Cima di Precastello
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E' giunta l'ora, non può più attendere.
Non ci sono scuse: ottima meteo, nessun temporale previsto nel pomeriggio, fiato e gambe a posto.
Si va!
Risalgo la Val Pincascia, cercando di farmi distrarre dalle numerosissime cascate presenti lungo la vallata ma la testa continua ad avere in mente solo gli ultimi 150 metri prima della vetta.
Raggiungo il Rifugio Alpe Fumegna e, non so come, imbocco un sentiero che corre parallelo (ma poco più basso) dell'Alta Via Val Verzasca cercando inutilmente il bivio che sale verso la Forcarella di Lodrino. Quando ormai penso di dover tornare indietro individuo una traccia a sinistra (con qualche raro bollo rosso) che mi riporta sulla retta via.
Ora seguendo i segnavia bianco-blu arrivo alla Forcarella dove la visione del Poncione Rosso incute molto timore: come cavolo si potrà salire da quelle placche???
Pausa ristoratrice per gambe e testa dopodichè inizio a seguire la dorsale tra sassi e traversi erbosi e pian piano le placche iniziano ad assumere un'inclinazione meno verticale e si iniziano a vedere i primi "punti deboli" da cui forse riuscirò a passare. Lascio giù i bastoncini e inizio a salire.
Affronto le prime placche, poi il primo traversino (dove è posizionato un cavetto di acciaio penzolante ma che non riesco ad utilizzare essendo salito un pochino troppo alto), arrampico ancora in sù, un altro traverso (il mio punto più critico in salita), ancora qualche roccetta e poi un ultimo ripido tratto erboso intervallato da qualche saltino di roccia e ... sbuco sulla vetta!!!
Wow! Ci sono riuscito, l'emozione è forte.
Mi godo con calma il panorama e la soddisfazione, visto che la parte difficile arriva con la discesa.
Mi muovo con cautela, ben sapendo che una caduta qui sarebbe fatale. Supero il primo tratto erboso e le prime placche. Poi supero anche il traverso che credevo mi avrebbe dato più problemi, visto che in salita non lo avevo passato al primo colpo. Mi richiede invece più attenzione il tratto successivo (dove invece in salita ero passato senza difficoltà) ma alla fine riesco a passare. Raggiungo alla giusta altezza l'ultimo traverso utilizzando il cavetto d'acciaio ed infine rimetto i piedi in "terra sicura" e tiro un bel sospiro.
La voglia di fare un giro ad anello (anche se parziale) mi fa propendere per continuare lungo la bella cresta-dorsale verso la Cima di Precastello per poi scendere alla Capanna Cornavosa da cui comunque volevo passare. Con mia sorpresa scopro che anche qui ci sono i segnavia dell'Alta Via e affrontando qualche passaggio in arrampicata e un paio di tratti attrezzati con cavo, giungo sul Precastello.
Continuo a seguire i segnavia bianco-blu che mi portano a traversare la parete sud-ovest del Precastello, prima con un tratto attrezzato e poi ancora qualche breve placca in discesa che non hanno molto da invidiare a quelle del Poncione Rosso (solo più brevi) ma probabilmente la stanchezza inizia a farsi sentire. Comunque giungo finalmente alla Capanna Cornavosa, decretata la fine simbolica della gita anche se poi il ritorno a Pian Vaccaresc richiederà ancora due ore e quasi otto chilometri.
Tra l'altro lungo la discesa incontro uno degli "installatori" del tratto attrezzato sotto il Precastello e vengo a sapere che sono stati posizionati nell'agosto 2015 ... chissà ...sarei riuscito a passare senza cavi???
Non ci sono scuse: ottima meteo, nessun temporale previsto nel pomeriggio, fiato e gambe a posto.
Si va!
Risalgo la Val Pincascia, cercando di farmi distrarre dalle numerosissime cascate presenti lungo la vallata ma la testa continua ad avere in mente solo gli ultimi 150 metri prima della vetta.
Raggiungo il Rifugio Alpe Fumegna e, non so come, imbocco un sentiero che corre parallelo (ma poco più basso) dell'Alta Via Val Verzasca cercando inutilmente il bivio che sale verso la Forcarella di Lodrino. Quando ormai penso di dover tornare indietro individuo una traccia a sinistra (con qualche raro bollo rosso) che mi riporta sulla retta via.
Ora seguendo i segnavia bianco-blu arrivo alla Forcarella dove la visione del Poncione Rosso incute molto timore: come cavolo si potrà salire da quelle placche???
Pausa ristoratrice per gambe e testa dopodichè inizio a seguire la dorsale tra sassi e traversi erbosi e pian piano le placche iniziano ad assumere un'inclinazione meno verticale e si iniziano a vedere i primi "punti deboli" da cui forse riuscirò a passare. Lascio giù i bastoncini e inizio a salire.
Affronto le prime placche, poi il primo traversino (dove è posizionato un cavetto di acciaio penzolante ma che non riesco ad utilizzare essendo salito un pochino troppo alto), arrampico ancora in sù, un altro traverso (il mio punto più critico in salita), ancora qualche roccetta e poi un ultimo ripido tratto erboso intervallato da qualche saltino di roccia e ... sbuco sulla vetta!!!
Wow! Ci sono riuscito, l'emozione è forte.
Mi godo con calma il panorama e la soddisfazione, visto che la parte difficile arriva con la discesa.
Mi muovo con cautela, ben sapendo che una caduta qui sarebbe fatale. Supero il primo tratto erboso e le prime placche. Poi supero anche il traverso che credevo mi avrebbe dato più problemi, visto che in salita non lo avevo passato al primo colpo. Mi richiede invece più attenzione il tratto successivo (dove invece in salita ero passato senza difficoltà) ma alla fine riesco a passare. Raggiungo alla giusta altezza l'ultimo traverso utilizzando il cavetto d'acciaio ed infine rimetto i piedi in "terra sicura" e tiro un bel sospiro.
La voglia di fare un giro ad anello (anche se parziale) mi fa propendere per continuare lungo la bella cresta-dorsale verso la Cima di Precastello per poi scendere alla Capanna Cornavosa da cui comunque volevo passare. Con mia sorpresa scopro che anche qui ci sono i segnavia dell'Alta Via e affrontando qualche passaggio in arrampicata e un paio di tratti attrezzati con cavo, giungo sul Precastello.
Continuo a seguire i segnavia bianco-blu che mi portano a traversare la parete sud-ovest del Precastello, prima con un tratto attrezzato e poi ancora qualche breve placca in discesa che non hanno molto da invidiare a quelle del Poncione Rosso (solo più brevi) ma probabilmente la stanchezza inizia a farsi sentire. Comunque giungo finalmente alla Capanna Cornavosa, decretata la fine simbolica della gita anche se poi il ritorno a Pian Vaccaresc richiederà ancora due ore e quasi otto chilometri.
Tra l'altro lungo la discesa incontro uno degli "installatori" del tratto attrezzato sotto il Precastello e vengo a sapere che sono stati posizionati nell'agosto 2015 ... chissà ...sarei riuscito a passare senza cavi???
Hike partners:
Andrea!
Communities: Hikr in italiano, Ticino Selvaggio
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