MTB-Levico-Ciclovia della Valsugana-1a parte

Visto che sono qui, visto che mi posso ritagliare qualcosa per me, visto che le MTB le offre gratis l’Hotel e visto che la Valsugana è percorsa da una bellissima Ciclovia mi sono detto: “Ho proprio tutto, non manca nulla, basta saltare in sella e via!”.

Oggi mi scelgo una bici migliore, una Bianchi Kuma con 3x8 rapporti che si fa subito apprezzare per la precisione della cambiata e per la forcella idraulica; ci salto su con lo zainetto in spalla e mi metto alla ricerca dell’inizio della Ciclabile, cosa che si dimostra non molto facile ma alla fine raggiungo lo Start Point di Levico. In realtà questo waypoint è comune partenza sia per chi voglia dirigersi ad Est verso Borgo Valsugana / Bassano del Grappa sia per chi voglia andare a NW verso Pergine Valsugana.

Inizio a pedalare lungo la ciclabile che è asfaltata e ben curata e costeggia, attraversandolo diverse volte, il giovane Fiume Brenta che nasce dai due laghi di Caldonazzo e Levico per crescere durante i 174 km del suo percorso fino all’Adriatico per il contributo di diversi affluenti transitando dopo circa 67 km per Bassano del Grappa. Il percorso è godibile ed in leggera discesa malgrado alcune salitelle a volte impegnino il biker; si tenga presente che il tratto da me percorso è di 24 km (12+12) con un dislivello di ca. 350 m. La Ciclovia si snoda pigramente tra campagne, coltivazioni e tocca diversi agglomerati di casette mentre i centri abitati vengono solo marginalmente sfiorati essendo situati lungo la SS47 alias Trento-Padova che corre più a Nord come la Ferrovia. Mentre pedalo osservo con qualche preoccupazione le nuvole nere radunatesi sul Monte Panarotta (2001 m) ma alla mia destra vedo che lo svettante Pizzo di Levico o Cima Vezzena (1908 m) è solo lambito da bianche nubi ed il Monte Pegolara (1199 m) è ancora solatìo. Fiducioso proseguo conscio di avere nello zaino la mantellina e fotografo qua e là ciò che mi colpisce. Purtroppo dopo diversi chilometri il brutto tempo si insedia sopra di me e dopo le prime gocce la pioggia si fa sempre più intensa. L’idea iniziale era quella di raggiungere Borgo Valsugana che dista ca. 15 km dallo Start Point ma giunto in prossimità di Marter sono costretto ad invertire la marcia, a coprirmi meglio e a ritornare sui miei passi. Percorro alcuni chilometri un po’ in affanno, percosso dagli scrosci d’acqua quando, sorprendentemente, la pioggia finisce…in nulla! Addirittura nessuna traccia di bagnato sull’asfalto della ciclovia. Difatti al rientro mi accoglie il sorriso di mia moglie, per nulla preoccupata perché non immaginava che potessi aver incontrato il temporale. Ben contento di ciò le racconto delle mie vicissitudini, mi spoglio e mi infilo nel caldo delle saune del Centro Wellness dell’Hotel dove il mio bilancio termico recupera notevoli punti.

Concludendo devo dire che l’impressione ricevuta dalla Ciclovia è ottima anche se ne ho percorso un modesto tratto; mi sono reso conto che la comodità di poter rientrare via FFSS (salvo verificare la disponibilità di carrozza x bici) è sicuramente un grande incentivo ad esplorare questa Ciclabile percorribile da chiunque abbia nelle gambe i 50-70 km. Naturalmente se la si affronta con la dovuta calma si possono visitare anche i paesi di fondovalle che offrono tante testimonianze della Grande Guerra che si combatté sui monti dai nomi tristemente celebri che fiancheggiano la bella Valsugana. Il Museo di Borgo Valsugana che ho visitato in precedenza offre in poche salette molto ben curate una immagine coinvolgente e di riflessione di ciò che la guerra è stata in queste zone.

Pillole della…pedalata

Percorso          24 km
Dislivello        350 m
Tempo             1h20’