Da qualche parte verso il Pizzo Tre Confini
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Il sole brilla da altre parti ma oggi la mia compagna di avventure non ha voglia di fare tanta strada e quindi ci giochiamo la carta Orobie bergamasche (dove lei è più di casa) confidando nelle discrete previsioni meteo.
Mi sveglio e piove ... a Milano piove ... ma già poco dopo la barriera smette ... a Bergamo il cielo sembra promettere qualche apertura e in effetti arrivati a Lizzola ci sono ampie zone di cielo azzurro ... vuoi vedere che le previsioni italiane oggi c'hanno beccato?
Tutto sembra volgere al meglio peccato che manca giusto un po' di neve ... gulp!!!
In una settimana è incredibile quanta neve si sia mangiato il caldo e la pioggia, ma non ci facciamo troppo scoraggiare e infilati gli sci in spalla iniziamo a camminare. Superata la lunga piana ci alziamo di circa 300 metri prima di riuscire ad infilare gli assi ai piedi.
Continuiamo a ritmo tranquillo fino alla conca dove c'è la deviazione per il Sasna e poi imbocchiamo la valletta verso il Tre Confini.
Appena notiamo l'insorgere di un zoccolo sotto allo sci iniziamo a "insaponare" le pelli per evitare disastri, la strada è ancora lunga e sarebbe quasi impossibile farla tutta con lo zoccolo sotto lo sci. Poi sarà l'effetto della saponetta o del cambio di neve ma lo zoccolo sparisce e si continua abbastanza agevolmente.
Quando ormai abbiamo preso il giusto ritmo che potrebbe portarci lontano, una nebbia fitta si impossessa dei monti e la visibilità cala drasticamente.
Che fare?
Tante altre volte ho continuato in situazioni simili, ma oggi vari piccoli fattori mi fanno propendere per lasciar perdere e tornare indietro. Quindi spelliamo e oggi possiamo dire di essere scesi proprio per "l'itinerario di salita" ... in quanto seguiamo fedelmente la nostra traccia, unico riferimento lungo il pendio.
Mi sveglio e piove ... a Milano piove ... ma già poco dopo la barriera smette ... a Bergamo il cielo sembra promettere qualche apertura e in effetti arrivati a Lizzola ci sono ampie zone di cielo azzurro ... vuoi vedere che le previsioni italiane oggi c'hanno beccato?
Tutto sembra volgere al meglio peccato che manca giusto un po' di neve ... gulp!!!
In una settimana è incredibile quanta neve si sia mangiato il caldo e la pioggia, ma non ci facciamo troppo scoraggiare e infilati gli sci in spalla iniziamo a camminare. Superata la lunga piana ci alziamo di circa 300 metri prima di riuscire ad infilare gli assi ai piedi.
Continuiamo a ritmo tranquillo fino alla conca dove c'è la deviazione per il Sasna e poi imbocchiamo la valletta verso il Tre Confini.
Appena notiamo l'insorgere di un zoccolo sotto allo sci iniziamo a "insaponare" le pelli per evitare disastri, la strada è ancora lunga e sarebbe quasi impossibile farla tutta con lo zoccolo sotto lo sci. Poi sarà l'effetto della saponetta o del cambio di neve ma lo zoccolo sparisce e si continua abbastanza agevolmente.
Quando ormai abbiamo preso il giusto ritmo che potrebbe portarci lontano, una nebbia fitta si impossessa dei monti e la visibilità cala drasticamente.
Che fare?
Tante altre volte ho continuato in situazioni simili, ma oggi vari piccoli fattori mi fanno propendere per lasciar perdere e tornare indietro. Quindi spelliamo e oggi possiamo dire di essere scesi proprio per "l'itinerario di salita" ... in quanto seguiamo fedelmente la nostra traccia, unico riferimento lungo il pendio.
Tourengänger:
Andrea!
Communities: Hikr in italiano, Skitouren
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