ciaspolata alla cima Föisc m.2208 (CH): grande difficoltà causa meteo ma sono arrivato!


Publiziert von Alberto , 1. April 2016 um 10:04.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:28 März 2016
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Pizzo del Sole   CH-TI 
Zeitbedarf: 3:00
Aufstieg: 828 m
Strecke:Brugnasco m.1380 - Campoi m.1448 - Morinàl m.1516 - Rutan m.1615 - Ce di fuori m.1723 - bivio per Pian Töi - Pian Töi m.1891 - Bocchetta di Föisc m.2122 - Foisc m.2208 - capanna Foisc m.2200 km. 5,770
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano,prendere l'autostrada per Como,seguire le indicazioni per il Gottardo,uscita per Airolo. Seguire per Airolo tramite la cantonale in direzione Bellinzona,poi passato Airolo,si giunge ad una galleria,pochi metri fuori a sinistra si segue l'indicazione per Madrano fino al superamento del paese,per poi proseguire e giungere a Brugnasco: solitamente si parcheggia a lato strada difronte la fattoria,o al bar del paese.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Föisc m.2200: luce tramite pannello solare e sensori di movimento - varie pentole di varia grandezza - p.l. 6/8 con cuscini,materassi e coperte - wc disponibile anche in inverno (se non finisce l'antigelo,quindi si raccomanda di usare l'antigelo solo ed esclusivamente quando si lascia la capanna) - legnaia interna - piccola stufa a legna che funziona alla grande - cucina a 3 fuochi a gas
Kartennummer:CNS n°266 valle Leventina

Sabato non potendo muovermi a causa del turno,decido di farmi una 2 giorni come ho fatto il 20 e 21 marzo: parto con una giornata uggiosa,durante il tragitto in auto la pioggia mi accompagna a tratti,poi dopo Biasca,sembra non piovere più e questo è già una fortuna.

Mi preoccupano più che altro le nuvole: se sono troppo basse e fitte,la vedo difficile,comunque si prova.

Parto alle ore 8,30 da Brugnasco,già si intuisce che la neve la si troverà un po più in alto,mentre Nante che si trova sul versante opposto,ne ha parecchia.

A Rutan metto le ciaspole e proseguendo verso Ce di Fuori,ben si nota la fresca spruzzata di neve come previsioni: il problema resta la nuvolaglia che s'infittisce: procedo sulla strada che le motoslitte han battuto,arrivato al bivio per

Pian Töi,evito di seguirne le tracce perché vi è un tratto esposto alle valanghe,quindi allungo seguendo la strada giungendo alle baite Pian di Sciuc dove per la prima volta,vi trovo i proprietari che han finito la ristrutturazione e mi soffermo a scambiare qualche parola.

Mi avvisano che vi è difficoltà per entrare in capanna dato che è sommersa,inoltre coloro che sono stati lassù nel fine settimana precedente,han lasciato aperto le gelosie di una delle finestre della cucina e il badile lo han lasciato accanto alla porta rendendone difficile il suo recupero: avevo pensato di portarmi appresso il badiletto che ho con me in auto,poi me ne sono dimenticato,nessun problema si proverà in altro modo.

Gli dico che semmai riuscirò ad arrivare lassù,causa nubi che ne possono impedire il procedere oltre la fine del bosco,vedrò di ripristinare ciò che serve: mi dicono di seguire la pista battuta dalla motoslitta che è arrivata fin nei pressi della bocchetta,poi da lì prendere a salire a destra prestando attenzione.

So bene che vi è un canale ripido che mi porterebbe in vetta,però non è escluso che la visibilità se troppo compromessa,si debba rinunciare,meglio essere saggi ed evitare di rimanere inguaiati: in Montagna non bastano le gambe e la velocità (che è la cosa meno adatta al caso) ma il buon senso oltre alla capacità di usare gli strumenti che si ha appresso (cartina,bussola e altimetro).

Arrivato a quota 2000 dove finisce la ben tracciata strada,invece di andare verso la dorsale che è quella comunemente seguita,seguo a fatica la battuta della motoslitta ricoperta dalla neve,cercando di lasciare ben profonde le impronte dei bastoncini.

Ad un certo punto le tracce lievi della motoslitta scompaiono e volgendo lo sguardo indietro e ai lati verso gli alberi,li vedevo "offuscati",immersi nelle nubi fitte: devo prestare attenzione,prendo la bussola e la punto per vedere la direzione...vedo la rampa del canale che solitamente ho sempre ignorato,mentre ho provato a farne uno prima ma vi è il rischio di non capire bene se devi stare più a destra o a sinistra anche se si ha la bussola.

Nessuna impronta di ciaspole,quindi nei momenti in cui le nubi si alzano e mi permettono di capire al meglio dove sono e dove mi sto dirigendo,mi guardo intorno per capire la situazione: salgo a fatica questo "muro" che sembra interminabile,ritorno ad essere avvolto nelle nubi,ch erendono la visibilità a non più di 20 m.,cerco di ascoltare eventuali voci che mi aiuterebbero nel procedere,sempre con lo sguardo rivolto in alto...poi...una ventata...ECCOLA la croce,sono nella giusta direzione e sbuco proprio vicino alla capanna che raggiungo alle ore 11,30 e con la sorpresa che se voglio entrare devo darmi da fare a scavare per prendere il badile e liberare l'entrata.

Il badile aveva il manico che usciva dalla neve di circa 30 cm.,è stato coperto dalla neve soffiata dal vento e da quella scivolata dal tetto (la parte del tetto lato sinistro,non ha più la lamiera che è stata strappata dal vento all'inizio di questo anno): con le ciaspole scavo e a fatica riesco a recuperarlo mentre folate di vento si abbattevano sulla capanna.

Qui,a questa quota,con un tempo che non invita di certo a intraprendere un escursione o ti dai da fare o prendi a scendere: come al solito quando c'è da lavorare non mi tiro mai indietro (qualcuno prenderebbe la scusante per scendere...) e cominci a scavare,togliendo svariati kg. di neve,liberando la mezza porta che tra le cose non si chiude bene (il beccuccio non sta dentro la sede che lo ospita,dall'interno basta sollevare il chiavistello che rende la porta tutt'una ma quando si lascia la capanna il rischio che si apra la mezza porta c'è),ma questo è un problema superabile.

Accesa la stufa che viaggia alla grande,comincio a liberare la finestra a lato della cucina,poi,cosa che non farebbero in molti,mi metto a liberare la finestra a fronte della cucina,dove la massa di neve tra spessore e profondità per raggiungerla,è di un quantitativo eccellente (chi ha già provato tale esperienza sa bene che è un lavoro assai pesante,se poi sei solo lo diventa assai di più: oserei dire...ABOMINEVOLE - CICLOPICO...e se qualcuno lo ritiene esagerato,molto probabilmente non si trovava nelle medesime condizioni) che mi tiene in ballo per 2 ore,poi mangio qualcosa verso le 14,00,dopo di che riprendo a spalare allargando il passaggio (in caso che nevichi di notte) e la zona finestre per una maggiore visibilità che mi permette dall'interno di poter osservare se la staccionata è visibile e se nevica dato che le nuvole non permettono altro.

Nel frattempo recupero neve da far sciogliere sia per il bagno che per la cucina,questa è la cosa più veloce visto che bastava aprire la parte superiore della porta e scavare ai lati,recuperandola facilmente.

La stanchezza si sente e mi corico sulla branda,alzandomi di tanto in tanto per mettere legna nella stufa che faccio andare al minimo in modo tale che bruci lentamente e scaldi senza esagerare (e posso assicurare che si stava benissimo).

Alle 21,30 si va a dormire,controllo com'è la situazione...non nevica,bene...però non si vede una mazza,buonanotte!

Un bagliore entra dalle finestre,guardo l'orologio e sono le 7,15,mi alzo e...SPETTACOLO!!!!!! Bella giornata,di più non me lo aspettavo anche se alla radio han comunicato che sarebbe stato abbastanza bello e con vento da nord delle Alpi...così è stato,quindi si esce a fare le foto,spettacolare paesaggio "invernale" ma un freddo polare che mi costringe a rientrare prima del tempo per i preparativi di sgombero.

Bene,anche questa 2 giorni sono riuscito a viverla alla grande con emozioni e timori che solamente coloro abituati a queste situazioni possono capire: un regalo per il mio compleanno che mi ha soddisfatto come mi sanno soddisfare queste uscite che mi permettono di trascorrere piacevoli giornate tra la natura che sa regalare a pochi fortunati,spettacoli unici e difficilmente ripetibili.

 

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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Kommentare (4)


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Poncione hat gesagt:
Gesendet am 1. April 2016 um 22:01
Bravo, e foto bellissime: ne è valsa proprio la pena.
Ciao

Alberto hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. April 2016 um 16:01
Grazie, di tanto in tanto mi concedo il piacere di passare una notte in un rifugio per ammirare tramonto e alba,se la meteo lo concede.
Ciao

maxcross1 hat gesagt:
Gesendet am 4. April 2016 um 08:03
complimenti, come sempre.
magnifica due giorni. e auguri.

Alberto hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. April 2016 um 16:02
Grazie, il primo giorno non era molto invitante, ma il secondo mi ha fatto dimenticare la fatica nello scavare,ciao!


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