Abgschütz, Hochstollen, discesa per il Wit Ris.


Publiziert von paoloski , 12. Oktober 2015 um 15:50.

Region: Welt » Schweiz » Obwalden
Tour Datum:11 Oktober 2015
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Westliche Melchtaler Alpen   CH-OW   Östliche Melchtaler Alpen   CH-BE 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 750 m
Abstieg: 750 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, tunnel del San Gottardo, tunnel del Seelisberg, uscire a Stans Sud, alla rotonda non seguire le indicazioni per Engelberg ma prendere a destra passare Ennetmoos, raggiungere Kerns e seguire le indicazioni per la Melchtal, passare da Sankt Niklausen e proseguire sulla Melchtalstrasse, raggiungere Melchtal e proseguire lungo la strada fino alla partenza della funivia. Grande parcheggio gratuito. Prezzo della funivia andata e ritorno FrS 29.
Unterkunftmöglichkeiten:Nella Melchtal e a Melchsee Frutt innumerevoli alberghi ed alloggi.
Kartennummer:CNS 1190 Melchtal

Tempo fa avevo visto una magnifica fotografia di Alessandro Gogna in cui si potevano ammirare tre laghi uno in fila all'altro e delle magnifiche montagne sullo sfondo. Il luogo mi parve tanto bello da suscitarmi la voglia di andare a vederlo di persona. Un po' di ricerche su Hikr e siamo pronti ad andare a verificare di persona la bellezza di questo luogo.
Partenza alle 6,30 da Gaggiolo, una sosta all'autogrill di Stalvedro ed alle 9,15 siamo al parcheggio di Stockalp da cui parte la funivia che ci porterà a Melchsee-Frutt. Il tempo non è eccezionale per ora: uno strato di nuvole basse copre il cielo ma un colore blu intenso in alcuni punti rivela come il loro spessore non sia elevato, appena sopra il sole sta splendendo. Tutt'intorno poi è un tripudio di colori: qui l'autunno è molto più avanti che da noi ed i faggi hanno dei colori incredibili.
Saliamo, buona parte del tragitto della funivia si svolge in una nebbia fitta, che all'arrivo persiste, un certo calore ed un diffuso chiarore ci fa però intuire già la presenza del sole. Scendiamo al lago, vi sono diversi pescatori, contorniamo la riva per un tratto, sorpassiamo un Feuerstelle attrezzatissimo e seguiamo una stradina in direzione del Blausee, il paesaggio brullo ed ondulato, la nebbia, il suolo acquitrinoso, il Blausee con i suoi pescatori...più che un altopiano in Svizzera ci sembra di attraversare le Highlands scozzesi.
Superato il Blauseeli iniziamo ad alzarci e la nebbia rapidamente si dirada, ecco apparire l'Hochstollen sopra di noi, arriviamo ad un masso dove i cartelli indicano la salita diretta per il Wit Ris, decidiamo però di prendercela comoda e salire per il più tranquillo Abgschütz, il terreno è molto umido, il sentiero è ricoperto da una fanghiglia che rende difficoltosa la salita ma, in breve, eccoci al valico, la vista Nord è veramente entusiasmante: un mare di nebbia a perdita d'occhio da cui emergono solo le cime più alte: il Pilatus, il Brienzer Rothorn, il Rigi si scorge appena....ma è verso Ovest, dove spiccano i giganti dell'Oberland bernese che la vista è veramente emozionante.
Ci spostiamo verso Est lungo la dorsale per vedere il bivacco che si trova sotto l'Abgschütz poi ritorniamo sui nostri passi, superiamo un cancelletto ed iniziamo a percorrere il sentiero che solca i ripidi fianchi del Gemsegg. A parte un po' di fanghiglia, molto meno comunque che nel tratto che sale all'Abgscütz, il sentiero non presenta alcuna difficoltà: è largo, ben segnato, di sicuro però non lo consiglierei a qualcuno con problemi di vertigini: i fianchi sono veramente ripidi ed a tratti sembra di librarsi in aria.
Passiamo, con una salita pressochè costante, sotto le tre cime del Gemsegg, fermandoci spesso per ammirare il panorama ed infine affrontiamo il risalto finale dell'Hochstollen, la vetta è decisamente affollata: si tratta di una cima decisamente popolare.
Compiliamo il libro di vetta, naturalmente non c'è una sola scritta in italiano, mangiamo un po' di pane e cioccolato, ci facciamo scattare un paio di foto, poi iniziamo la discesa. Per la salita al Glogghus, nei nostri piani iniziali, i tempi sono troppo ristretti: rischiamo di perdere l'ultima funivia, per cui scendiamo in direzione Sud seguendo la cresta e in prossimità del Wit Ris decidiamo di scendere da qui, non è che questo canalone, perlopiù in ombra, appaia tanto invitante ma la traccia è ben visibile e la pendenza non è superiore a quelle che abbiamo disceso quindici giorni fa in Val Rossa, dove di sentieri e tracce non ce n'erano proprio. Per cui giù di qui. Il fondo è un amalgama di terriccio e pietrisco ma l'umidità onnipresente contribuisce a renderlo abbastanza compatto, comunque la piccozza la teniamo in mano: è l'unica cosa che potrebbe (forse)  permetterci di arrestare una scivolata su un terreno tanto ripido.
Incontriamo un escursionista in salita con cui scambiamo qualche parola (si fa per dire: qui l'Hoch Deutsch non lo parla proprio nessuno: ognuno ha il suo dialetto), proseguiamo con qualche sosta per ammirare l'incredibile stratificazione di questwe montagne, finalmente il canale si allarga, la pendenza diminuisce, il terreno diviene più stabile e vediamo anche qualche fiore. Notiamo una coppia in salita, sono accompagnati da un cagnetto in chiare difficoltà, "perchè portare su di qui quella povera bestiola?" Poco dopo il povero cane si rifiuta, giustamente, di proseguire e sono costretti a scendere (pensarci prima?).
Raggiungiamo il Blau See, la nebbia va e viene ma quando raggiungiamo il Melchsee diviene piuttosto fitta. Decidiamo di mangiare sulle sponde del lago ma dalla parte opposta a quella dove si trova il paese per cui, raggiunto il Feuerstelle, giriamo a destra e seguiamo un comodissimo sentiero fino a che troviamo una bella panchina. Di panorama non ce n'è proprio ma, quando, finito il pranzo, proseguiamo il giro attorno al lago la nebbia si alza offrendoci delle visioni sulle costruzioni della sponda opposta: autentici obbrobri che le brume ci avevano pietosamente nascosto, ci chiediamo quali menti malate abbiano potuto concepire di rovinare un posto tanto bello con simili orrori architettonici?
Una costruzione poi ci incuriosisce: è una torre sormontata da una sorta di fiamma: quando vi arriviamo vicino scopriamo trattarsi di un ascensore che risparmia agli escursionisti e, soprattutto, agli sciatori di risalire una cinquantina di metri di dislivello per arrivare al paese ed alla funivia.
Raggiungiamo la funivia e scendiamo a valle, ancora qualche foto agli alberi ed ai loro magnifici colori e siamo pronti al rientro.

Magnifica gita in uno dei luoghi più suggestivi che abbia mai visitato, certo Melchsee-Frutt è veramente un obbrobrio ma tutt'intorno ci sono veramente dei luoghi bellissimi.
Difficoltà: da Melchsee-Frutt al Blausee: T1, dal Blausee ad Abgscütz: T3, da qui fino alla cima dell'Hochstollen T3+ ma su versanti veramente ripidi ed, a tratti, esposti, la discesa per il Wit Ris: T4+. 

Tourengänger: paoloski
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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danicomo hat gesagt:
Gesendet am 12. Oktober 2015 um 17:31
Trovi spesso dei gran bei posti.....
Complimenti e ciao
Daniele

paoloski hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Oktober 2015 um 10:45
In effetti...ma basta guardarsi un po' in giro per trovare luoghi bellissimi tutto sommato non lontani, a Melchsee ci sono un'infinità di gite e possibilità, chissà perchè la gente va sempre negli stessi posti per poi lamentarsi dell'affollamento. Non che all'Hochstollen non ci fosse gente ma rispetto ad altri luoghi è un vero paradiso di tranquillità.


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