http://www.va.camcom.it/files/pubblicaz/2002-1_marazzi.pdf
Secondo la suddivisione orografica delle valli alpine le Prealpi Varesine risultano da un po' di tempo collocate nel gruppo principale delle "Prealpi Luganesi".
Adesso, senza discutere su questa suddivisione (che è materia complessa e da esperti di geo-morfologia) mi preme notare alcune piccole curiosità e incongruenze legate ai nomi di alcune cime che - quantomeno per i varesini/varesotti che hanno aderito a questa comunità - si desumono da tale lettura.
- Il Monte San Martino viene giustamente quotato m.1099 anzichè coi tradizionali m.1087, che è in realtà l'anticima in cui è posta la storica chiesetta di San Martino in Culmine, rasa al suolo dai bombardamenti tedeschi nel 1943 e in seguito ricostruita fedelmente. La cima vera e propria è oggi letteralmente invasa da una pineta inestricabile, da cui ogni panorama è precluso.
- Anche il nome Campo dei Fiori, che genericamente indica la "montagna dei varesini", sembra riferirsi in realtà solo a quella che oggi chiamiamo Punta di Mezzo - probabilmente perchè sotto essa si trova il famoso (sempre per i varesini) "pratone" che in primavera rende omaggio al nome della montagna - e non all'intero massiccio. Quella che chiamiamo Punta Paradiso si dovrebbe chiamare Monte Boscera, probabilmente perchè in passato ricoperta da fitte zone cespugliose; la Punta Merigetto (altro "oggetto misterioso") dovrebbe chiamarsi Monte Valgrande, e qui l'origine del nome è non meno misterioso, visto che nessuna valle o valletta sottostante porta tal nome (almeno oggi).
- Alcune cime o rilievi odierni non sono citati: se nel caso, ad esempio, del Monte San Bernardo (Valceresio) posso capirlo, in quanto sorta di anticima del Minisfreddo, in altri casi non saprei: manca il Monte Crocetta (Valcuvia), cima fondamentalmente indipendente. Manca persino l'isolato e slanciato Pizzo di Cuvignone, con cui in fondo si conclude la catena dei Pizzoni di Laveno, pur essendone distaccato dalla depressione dell'Alpe di Cuvignone. Mancano ancora il Sasso del Corno (Valganna) e il Sass Marsc (Valceresio), pure rilievi secondari ma non privi di dignità.
Comunque, una lettura molto utile ed istruttiva, che consiglio molto.
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