ONSERNONE, Svizzera — É emersa solo pochi giorni fa la notizia di atti vandalici sulle montagne del Ticino. Alcuni ignoti hanno devastato lo scorso mese la Capanna Alpe Salei (1777 metri) e altri edifici vicini, includendo nella razzia persino un piccolo impianto di rilevamento meteorologico. I danni ammonterebbero a svariate migliaia di franchi.
Secondo i quotidiani svizzeri, i fatti risalirebbero alla metà di aprile, ma sono stati resi noti solo negli ultimi giorni. Il guardiano della Capanna Alpe Salei, rifugio del Ticino Occidentale situato a 1777 metri nella Valle Onsernone, era salito in quota per effettuare dei lavori in vista della riapertura primaverile.
Quando è giunto sul posto, il guardiano si è ritrovato davanti alla Capanna completamente devastata: la porta d’entrata era sfondata; i mobili erano stati completamente svuotati e gli utensili al loro interno erano stati gettati a terra, molti dei quali rotti o resi inutilizzabili; le porte interne erano state forzate per trafugare i pochi soldi lasciati in loco, nonchè alcolici e utensili di valore conservati nel magazzino.
Situazioni simili si sono verificati negli edifici vicini. Sono stati devastati lo stabile dell’alpeggio e il rifugio dei cacciatori. Nel piccolo impianto della stazione di rilevamento meteo, i vandali hanno cercato di asportare il pannello solare che alimenta la centralina di monitoraggio, mentre nella stazione di arrivo della funivia Zott-Salei è stata forzata solo la porta d’accesso, senza alcun danno all’interno.
Denuncia contro ignoti è stata sporta dal Patriziato di Comologno, proprietario dei rifugi, e dal Patriziato Generale d’Onsernone, possessore dell’impianto via fune.
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