Brutta sorpresa negli scorsi giorni per il Patriziato di Sementina. Il presidente dell’ente, Omar Guidotti, durante un sopralluogo di routine alla Capanna sull’Alpe Mognone, di proprietà del Patriziato, l’ha trovata danneggiata. I soli ignoti, introducendosi all’interno per soggiornarvi la notte, hanno infranto le finestre dell’edificio, quindi se ne sono andati indisturbati e senza ovviamente versare la tassa di soggiorno. «Non è la prima volta che il Patriziato subisce danneggiamenti o furti - si sottolinea, denunciando gli ultimi atti vandalici -. Poca l’entità di questi ultimi, tanta invece la delusione dei responsabili. Non di rado poi si assiste ad altri episodi di malandazzo, come ad esempio “escursionisti selvaggi” che lasciano dietro di loro rifiuti di ogni genere, approfittando del fatto che la capanna non è sempre custodita. Nonostante l’obbligo di annunciarsi all’arrivo in un apposito registro e di versare le tasse dovute - prosegue il Patriziato - diversi sono purtroppo ancora coloro che, durante i mesi d’apertura, utilizzano abusivamente la capanna».
Danneggiamenti, abusivismo e inciviltà hanno spinto il Patriziato di Sementina alla chiusura invernale della Capanna sull’Alpe Mognone - dotata di 12 posti letto in una camerata unica grazie alla ristrutturazione conclusasi nel 1996 grazie all’impegno di vari volontari -, periodo in cui è ancora più difficile effettuare regolari controlli. Una decisione, quella di chiudere i battenti d’inverno, che potrebbe essere la causa scatenante degli ultimi atti vandalici. Nonostante la rabbia e la delusione, sottolinea il Patriziato, la riapertura della Capanna Mognone è prevista per il prossimo 11 aprile, mentre sempre nel 2014 verranno effettuati altri lavori di manutenzione e rinnovamento, con il relativo credito che sarà all’ordine del giorno della prossima assemblea patriziale.
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