Il Papà di Sharon (alias B) mi ha inviato una mail per comunicarmi la triste notizia della morte di sua figlia. Ricorderete tutti Sharon per la quale fu aperto un forum in passato nel quale lei ci confessò di essere ammalata di una di quelle malattie particolarmente crudeli, senza scampo alcuno e in quello stesso forum ci parlava del suo amore per la montagna e fece i complimenti a tutti noi.
Alcuni di noi in seguito ebbero un rapporto più vicino con lei fatto di mail e di saluti pubblici una volta giunti in vetta alla propria meta; Sharon ci aveva chiesto solo questo, di poterla portare ancora in montagna anche solo in forma virtuale lei che tanti monti aveva visitato dall’Est all’Ovest e in tutti i modi, dal facile al difficile. Purtroppo la malattia l’aveva punita anche in questo perché aveva colpito i suoi muscoli ed il suo fisico non era più in grado di farle godere ciò che anelava. Non molto tempo fa mi scrisse contenta per essere potuta andare a piedi al lavoro, che prestava quando e come poteva, a piedi con il suo papà ed io capii che per lei questa era una vittoria più grande di una Punta Dufour. Sharon non voleva essere compatita per il suo stato, la sua dignità era grande e desiderava solo avere un rapporto epistolare con coloro che in quel forum l’avevano capita e sostenuta.
Sharon era sicuramente una bella ragazza; ne ho una sua foto privata che mi ha inviato a malincuore perché in realtà la sua malattia l’aveva danneggiata anche nell’immagine. Avrebbe voluto essere ancora lì, tra le montagne che tanto amava e che non poteva più vedere se non attraverso le nostre relazioni e le nostre fotografie.
Pubblico più volentieri quest’immagine della vetta del Camoghè, di una mia recente gita, perché lì avevo aggiunto un sasso per lei come gradiva e dove potremo senz’altro recarci per ricordarla ogni volta che vorremo
Ora è volata proprio lassù, tra i monti di quella foto, che tutti abbiamo visto e rivisto, che sono i monti di tutti noi; la sua anima volerà tra quelle cime e quando il nostro cammino si sarà fatto più arduo e faticoso e ci prenderemo una pausa di riposo tendiamo l’orecchio e scrutiamo le nubi rosee; può darsi che udiremo un sussurro o che vedremo un nembo un po’ insolito: sarà Lei, Sharon che ci inciterà a proseguire, ci dirà di fare attenzione, ci aspetterà su quella vetta da dove le manderemo il nostro saluto, ancora, e un bacio affettuoso.
La stellina del mio avatar che hai voluto regalarmi sarà la tua luce, il tuo regalo a tutti noi.
Arrivederci Sharon, non ti dimenticherò mai.
Giulio
P.S.: Questa è una canzone (ogni tanto gliene mandavo, di quelle che in qualche modo mi colpivano) che avrei voluto inviarle ma…..la morte ce l’ha portata via prima….
http://www.youtube.com/watch?v=dnHhzsuLV4s
….e questo è il sasso (lei desiderava noi si mettesse un sasso in vetta dedicato a lei) che mi ero fatto regalare dalla mia amica Chiara per lei e la cui immagine aveva tanto gradita.
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