Trentino, KJ2 come Daniza: soppressa per aver fatto l'orso


Published by Amedeo, 16 August 2017, 11h01. This page has been displayed 374 times.

Trentino, KJ2 come Daniza: soppressa per aver fatto l'orso

La femmina è stata uccisa dopo il ferimento di un anziano nelle settimane scorse: tra proteste e giustificazioni è il momento di riflettere seriamente sul progetto di ripopolamento

di Lisa Signorile

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L'orsa KJ2 dopo l'abbattimento. Fotografia Ansa

 


Oggi come oggi, nessuno di noi vorrebbe essere un'orsa in Trentino, alle prese con ricerca di cibo, ansia per il letargo, ansia per i cuccioli da far sopravvivere, problemi di inbreeding e soprattutto con una condanna a morte preventiva se per sfortuna avesse bisogno di difendersi dall'attacco di un uomo.

Nessuno di noi vorrebbe però neanche essere il presidente della Provincia Autonoma Trentina (PAT) Ugo Rossi, che probabilmente si sente come il manzoniano "vaso di terra cotta, costretto a viaggiar in compagnia di molti vasi di ferro". Da un lato del vaso di coccio ci sono i cacciatori e gli esponenti di certi partiti politici, che usano e fomentano l'intolleranza verso i grandi carnivori come strumento di propaganda politica. Dall'altro lato ci sono gli animalisti estremi, quelli che deporterebbero i trentini per lasciare posto agli orsi, tanto loro vivono altrove. Sopra il vaso ci sono i quotidiani locali, che fomentano il terrore dei cittadini verso gli orsi per un pugno di click, arrivando a mettere in prima pagina "donna sogna orso e si spaventa". Davanti al vaso ci sono i faunisti da social, quelli che hanno sempre la

soluzione pronta per tutto, anche senza conoscere il significato della parola "plantigrado". Di fianco al vaso ci sono i cittadini trentini, spaventati dalle notizie e indispettiti dal non poter più considerare i boschi come il giardinetto dietro casa. Sotto tutto, infine, c'è il progetto orso da portare avanti.

E un po' come avrebbe fatto don Abbondio, anche il presidente Rossi, schiacciato tra tanti vasi di ferro, ha deciso per la soluzione più semplice, anche se è la meno giusta. L'orsa KJ2, su cui già pendeva una ordinanza di cattura e rimozione per il ferimento del podista Walter Molinari due anni fa è stata uccisa la sera del 12 agosto scorso in quanto ritenuta pericolosa. L'orsa infatti lo scorso 21 luglio ha ferito un anziano che camminava nel bosco, Angelo Metlicovez, ricevendo una seconda ordinanza per intervento di monitoraggio, identificazione e rimozione, per garantire "l'incolumità e la sicurezza pubblica". Il Piano di Azione interregionale per la Conservazione dell'Orso Bruno sulle Alpi Centro-orientali (chiamato Pacobace), dispone infatti come estrema ratio per gli orsi considerati problematici due misure di intervento: "(j) cattura per captivazione permanente" e "(k) abbattimento". Due lettere infauste per KJ2.

Resta da capire cosa sia un orso problematico e se la decisione di abbattere l'orsa sia la più corretta. Secondo quanto affermato ai microfoni di Radiotre Scienza da Claudio Groff, responsabile del settore grandi carnivori, servizio foreste e fauna della Provincia Autonoma di Trento, ad attaccare per primo sarebbe stato l'uomo, con una bastonata in testa, reagendo all'atteggiamento minaccioso dell'orsa, successivamente identificata dalla provincia come KJ2. L'orsa in effetti aveva cuccioli in entrambe le occasioni di scontro con gli esseri umani e ha reagito a scopo difensivo e non per nutrirsi, come avviene altrove: gli orsi bruni europei sono molto più timidi dei loro cugini americani e asiatici, e KJ2, sorpresa di sera da uomini accompagnati da cani, ha interpretato il comportamento umano e canino come "problematico" e ha reagito di conseguenza.

Secondo Marco Galaverni, presidente di WWF Young, la misura di abbattimento di KJ2, "è una sconfitta per tutti. Per la Provincia, per ministero ed ISPRA, per le associazioni di vario stampo, per la popolazione locale che non ha ancora imparato a comportarsi adeguatamente alla presenza dell'orso, per le istituzioni che dovrebbero fare controlli sulla legalità e non li fanno, per il mondo scientifico che non riesce a far sentire la propria voce".

La decisione del presidente Rossi lascia perplessi anche i faunisti. Secondo Silvano Toso, ex direttore dell'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica prima che confluisse in ISPRA, "in linea teorica la rimozione di singoli orsi provatamente pericolosi per la sicurezza è funzionale alla conservazione della popolazione ursina in quanto riduce il conflitto con la popolazione umana ed il conseguente possibile bracconaggio".

"Sorgono tuttavia - aggiunge Toso - due problemi. Il primo riguarda la definizione di orso pericoloso o 'problematico' e l'applicazione di questa categoria a ciascun caso concreto. E' evidente che il rischio di un attacco da parte di femmine seguite dai cuccioli, sebbene statisticamente molto piccolo, è comunque da mettere in conto, e ciò anche in assenza di comportamenti scorretti da parte dell'uomo, ad esempio nel caso di un incontro fortuito a distanza ravvicinata. Ovviamente il rischio aumenta considerevolmente a seguito di comportamenti sbagliati (cani liberi, avvicinamenti per osservazioni o foto, ecc.). Personalmente non credo che in questi casi un orso possa essere considerato problematico. Senza considerare che purtroppo l'analisi dell'accaduto si basa quasi sempre in larga misura sulle dichiarazioni di chi ha subito (o provocato) l'attacco. Ridurre a zero questo tipo di rischio significherebbe eliminare l'intera popolazione trentina di orsi. Anche questa è una scelta, ma è difficile che venga compiuta da un'Amministrazione che il progetto di ripopolamento l'ha voluto in origine e sostenuto per molti anni. Diverso potrebbe essere il caso di orsi che frequentano abitualmente insediamenti umani e mostrano un comportamento aggressivo e non provocato nei confronti delle persone. Il secondo problema riguarda la reale efficacia dell'abbattimento di alcuni esemplari nel raggiungere lo sperato effetto di pace sociale in un contesto come quello trentino dove i conflitti sono ormai radicalizzati, enfatizzati dai mezzi d'informazione locali e vengono ampiamente cavalcati per ragioni politiche. Sulla reale efficacia di questa scelta ho, francamente, molti dubbi."

La notizia dell'abbattimento è arrivata giusto all'inizio del ponte di Ferragosto, quando molte persone sono in vacanza, ma non è stata sufficiente a placare gli animi. I social sono in tumulto e la provincia e Ugo Rossi hanno ricevuto migliaia di tweet furibondi, di cui molti minacciano il boicottaggio del turismo in Trentino e chiedono a gran voce le dimissioni del presidente della Provincia.

La provincia, ansiosa di fare qualcosa, ha optato ancora una volta per evitare mezzi termini. Forse la captivazione dell'orsa avrebbe esasperato di meno, ma la Provincia non ha altri spazi o recinti disponibili né, sembrerebbe, un piano di contingenza adeguato. Niente dialogo, niente comunicazione coi cittadini, niente recinto per situazioni di emergenza, il timore di altri cittadini che andassero a infastidire l'orsa in questi giorni di festa quando il numero di turisti è massimo: dal loro punto di vista non c'era altra strada che eliminare il problema alla radice. E che siano spesso gli umani a infastidire gli orsi ce lo dimostrano i loro stessi video, quando finiscono sui social.

Eppure, un recente articolo ci dice che il dialogo e l'accettazione è possibile persino negli Stati Uniti, che hanno una gestione della fauna molto da far west e poco tollerante: dal 1978 al 2014 l'attitudine della popolazione verso animali storicamente stigmatizzati come lupi e coiote è cambiata diventando significamente più positiva. Il problema è che il Trentino non ha tutto questo tempo: visti questi precedenti, se si continua a eliminare orse nel giro di una decina di anni la popolazione non sarà più in grado di autosostenersi, perché non vengono introdotti nuovi individui dalla Slovenia e non si creano corridoi per agevolare la dispersione dei nuovi nati. Il progetto è fallito, forse è bene cominciare a farcene una ragione.
(14 agosto 2017) © Riproduzione riservata

orso, alpi
(14 agosto 2017)
© Riproduzione riservata

orsoalpi 

(14 agosto 2017) © Riproduzione riservata
estratto da National Geographic Italia
 

Un articolo interessante ed equilibrato

FiUndADa NATIONALA GEOGRAPHIC ITALIA 




Comments (16)


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Menek says:
Sent 16 August 2017, 11h26
Non si ragiona mai di antropizzazione delle montagne...e così invece di catturare e spostare l'animale si passa alle vie di fatto. Il prossimo a "cadere" sarà un Pettirosso perchè ha fatto la cacchina su una spalla di un umano.
Non ho parole...

Poncione says:
Sent 16 August 2017, 20h25
Io lascerei perdere col ripopolamento e finita lì... Il mondo è grande, e per gli orsi c'è spazio anche altrove. L'alternativa è creare aree protette, ove l'uomo e l'animale da pascolo non possano entrare. Ma all'orso chi lo spiega che è meglio per lui che da lì non esca?...

Sent 16 August 2017, 22h40
Pensa quanto è grande l'America, eppure siamo quasi riusciti a far estinguere i bisonti..... E nemmeno in Siberia, che certo non è piccola, le quattro tigri rimaste possono stare tranquille. I lupi poi li cacciano dall'elicottero ... che soddisfazione dev'essere!
Non c'è soluzione ...purtroppo l'uomo non può fare a meno di rompere i coglioni a tutto l'universo!

Sent 16 August 2017, 23h06
io sto con l' orso.

andrea62 says:
Sent 17 August 2017, 09h34
Probabilmente si poteva non uccidere l'orsa, e avrei preferito che ciò non accadesse, anche se immagino non ci fosse la fila per ospitarla.
Sono almeno 40 anni che gli orsi si spostano dalla Slovenia al Friuli e nessuno se ne accorge ma guarda caso quelli sono movimenti naturali e le Alpi Friulane sono molto meno popolate di quelle trentine.
Un ripopolamento naturale pone sempre meno problemi di uno effettuato dall'uomo, almeno questo ho ascoltato da esperti del WWF in una conferenza sul lupo.
A mia modesta opinione, io prima avrei facilitato il ripopolamento degli orsi in Friuli (se la Regione era d'accordo), avrei monitorato la situazione e dopo eventualmente li avrei riportati in Trentino. Questo per il bene anche degli orsi, che meno uomini hanno attorno meglio è per loro.
Non so chi abbia tenuto il primo comportamento agressivo tra l’uomo e l’orsa, non so se questa avesse die cuccioli, ho letto di tutto.
Non sono invece d’accordo con coloro che hanno colpevolizzato e talvolta insultato quel signore per il semplice fatto di essere andato a fare una passeggiata nei boschi con un bastone e un cane. E' un'attività che per l'ambiente è dannosa 1 in una scala da 0 a 10. Non era in un parco naturale, dove di solito è vietato l'ingresso ai cani. Sarebbe "colpevole" di aver "invaso" l'ambiente dell'orso per una passeggiata col cane in un territorio dove anche l'uomo vive da migliaia di anni (il nome Otzi dovrebbe dire qualcosa).
Mi stupisce inoltre, e finalmente qualcuno l’ha scritto, che il progetto "Life ursus" non abbia 1-2 recinti d’emergenza, o se preferite di "backup", per ospitare gli orsi più "nervosi".

grandemago says: RE:
Sent 17 August 2017, 14h52
La Slovenia e il Tarvisiano sono pieni di orsi e, soprattutto la Slovenia, molto frequentata dagli escursionisti. Le foreste di Tarvisio molto meno, questo almeno secondo la mia esperienza personale. Eppure non si sente mai parlare di incidenti col plantigrado.
La verità sull'accaduto purtroppo la conoscono solo l'aggredito e l'orso, e questo non può testimoniare. Di sicuro in Trentino l'orso non è amato, altrimenti non avrebbero ammazzato tutti gli orsi autoctoni. Quindi, se la gente non li vuole, non capisco perchè hanno aderito al progetto. Sarebbe stato sicuramente più ragionevole lasciar fare alla natura come dici tu Andrea.
Il problema, come sempre sono i soldi: aderire al progetto ha significato per il Trentino ricevere alcuni milioni di euro che, a quanto sembra, non sono bastati nemmeno per costruire un recinto. Tanto il problema col tempo sarà risolto: ad uno ad uno gli orsi verranno fatti fuori tutti ... e purtroppo anche i soldi ricevuti !

Amedeo says: RE:
Sent 17 August 2017, 15h46
...ed è per quello che non hanno più ragione di esistere le regioni autonome (Trentino Alto Adige, Sicilia, Valle D'Aosta e Friuli Venezia Giulia), fatta forse eccezione per la Sardegna!!

andrea62 says: RE:
Sent 17 August 2017, 16h21
Come va di moda dire oggi: quoto.
Ciao

grandemago says: RE:
Sent 18 August 2017, 12h40
Oppure, prendendosi ognuna le proprie responsabilità ... tutte autonome!

andrea62 says: RE:
Sent 18 August 2017, 12h56
Meglio ancora! Ma non come adesso che qualcuna gode dello status di autonoma e la maggioranza no.

andrea62 says: RE:
Sent 17 August 2017, 16h21
Nella foresta di Tarvisio confermo che l'orso non è ancora considerato stanziale, tuttavia la frequenta
da più tempo. Ne parlava già la "Enciclopedia La Montagna" della De Agostini (ho ancora l'edizione 1975-77).
Sul denaro non mi ero sbilanciato ma vedo che anche tu pensi quello che sospettavo io.
Ciao

grandemago says: RE:
Sent 17 August 2017, 21h48
Fino ad un paio d'anni fa, se non sbaglio, circolava un orso anche sulle Orobie (l'ultimo fu abbattuto nel 1900 sul Legnone). Ora non ne sento più parlare da un bel po'.... E' probabile che in qualche salotto ci sia stesa la sua pelle davanti al caminetto!

Amedeo says: RE:Specie in esitnzione..speriamo!
Sent 18 August 2017, 16h10
In compenso il varesotto e il bergamasco si è ripopolato, in montagna e in pianura di un'altra specie che spero si estingua prossimamente ...il "Leghistus Ignorantis Supponentis"!
E se qualcuno mi dice che giudico, è vero, ma faccia il piacere di dimostrare il contrario se ne è capace! E poi ...io difendo la democrazia italiana ( non l'indipendenza di una regione inesistente storicamente!)

grandemago says: RE:Specie in esitnzione..speriamo!
Sent 18 August 2017, 21h24
Amedeo... io rimango sul sentiero dell'orso!

Poncione says: RE:Specie in esitnzione..speriamo!
Sent 18 August 2017, 22h51
Esistono comunisti ignoranti supponenti, leghisti ignoranti supponenti, fascisti ignoranti supponenti, tassisti ignoranti supponenti, ebanisti ignoranti supponenti, piastrellisti ignoranti supponenti, elettricisti ignoranti supponenti.... tutti gli "isti" sono ignoranti e supponenti. ;)

Ma tutti loro hanno anche tanti pregi.

Amedeo says: RE:Specie in esitnzione..speriamo!
Sent 19 August 2017, 19h12
Sono le percentuali che (per me) per la categoria citata..sono molto imbarazzanti!
Beh, ogni essere umano ha dei pregi.......o quasi!


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