Alzo lo sguardo e vedo due aquile (di bronzo…).
Prima di me anche Hermann Hesse vide qui un’aquila. Ecco un estratto del suo racconto:

AL GOTTARDO (Hermann Hesse, 1905)

… Sono stato spesso in montagna, eppure solo quattro volte, a oggi, mi è capitato di vedere un’aquila reale. La prima ero ancora pressoché bambino e quando in alto, nell’aria argentea, scorsi il sicuro, stupendo volo in cerchi concentrici del grande uccello e qualcuno mi disse che era un’aquila, sentii il cuore battermi nel petto e in lui, nel regale signore dello spazio, vidi un canto e un simbolo. Lo seguii con sguardo assetato e per sempre lo trattenni nella memoria. Da allora non mi sono mai più recato in montagna senza la segreta nostalgia di rivederlo, e sugli alti percorsi alpini centinaia di volte ho alzato gli occhi nutrendo una mezza speranza. Di rado questo mio struggimento mi è stato appagato e nondimeno è rimasto vivo in me con intensità immutata…

 
 

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