Le chiazze di neve si intensificano; la coltre diventa completa a partire da Sandböda (2640 m), un terrazzo pianeggiante bagnato da alcuni corsi d’acqua. Vedo numerose pietre che “marcano”; nel gergo dei cristallieri si indicano in questo modo le rocce che segnalano la possibile presenza di minerali. Già, ma non sono qui per cercare cristalli, quindi dopo aver rivoltato alcuni ciottoli, li ributto a terra e continuo la camminata, sul tratto più ripido. Nel frattempo la neve ha raggiunto la giusta consistenza e lo spessore sufficiente per poter incidere con fermezza l’orma sopra gli sfasciumi, per cui mi facilita la progressione.
 
 

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