L’Alpe di Pozzo faceva parte, assieme all’Alpe Cusiè e Quarnéi, di un complesso di alpeggi, con caseificio proprio, utilizzati nel corso dei secoli per il carico di bestiame bovino. La vita di questi alpeggi è stata però segnata da eventi che ne hanno compromesso l’attività. Nel 1975 una valanga distrusse l’Alpe di Pozzo e, rispettivamente nel 2005 e nel 2008, quest’ultimo e l’Alpe Quarnéi vennero abbandonati per trasferire le bovine da latte verso un altro caseificio.
Recentemente, di pari passo con la realizzazione della pista agricola, anche l’alpeggio è stato ristrutturato. Oltre al nuovo caseificio, attrezzato in modo da rispettare le normative attualmente vigenti, hanno costruito un nuovo edificio con portico protettivo esterno, che può ospitare fino a 190 capre. La parte esposta alle valanghe (nord-ovest) è stata progettata in modo che possa resistere ad una pressione della neve di almeno 20 kN/mq e non deve presentare aperture.

 
 

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