Ecco come descrisse Erbonne la scrittrice e filologa pelliese Maria Corti (Milano, 7.9.1915 – Milano, 22.2.2002):
“…Un paese montano da cui parte una sola strada automobilistica verso la Valle Intelvi, ma tanti sentieri che a volerli contare ci si perde. Vanno in cerca delle profondità della Val di Breggia, salgono verso l’alpe e il passo di Orimento, verso il Monte Generoso, che guarda giù dall’alto e si frappone fra Erbonne e il Lago di Lugano coi suoi tanti paesi rivieraschi. Anche quando è notte, si sente la presenza invisibile del Generoso… fuori c’è la bella aria pura dei mille metri e al crepuscolo l’ultima luce dell’Ovest e le tenebre dell’Est si scontrano sulle facciate delle cascine”.

 
 

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