Continuo su un costone prativo che aggira dapprima il Piano Grande e poco dopo il Piano del Sole. Sul versante occidentale del Pizzo Colombe incontro il tratto tecnicamente più difficile dell’escursione: i pedali toccano spesso i numerosi sassi dolomitici. La ruota anteriore “va dove vuole lei” e spesso corro il rischio di perdere l’equilibrio, di perdere il ritmo o di impiantarmi e di rompere la catena. Per assecondare la saggia regola del “non si sa mai”, decido di scendere di sella e di spingere la bici in modalità “spinta assistita”.
In questo punto posso rimontare in sella per le ultime decine di metri
 
 

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