Dalla zona Fàura di Airolo (1210 m), il bosco protettivo, in 20 minuti raggiungo la località Vigna (1319 m). Curioso il toponimo “Vigna” per una località posta a 1308 m di altitudine. È possibile che il nome le sia stato attribuito quando le condizioni climatiche erano molto diverse da quelle attuali e permettevano la coltivazione della vigna anche a questa quota, come capita attualmente sulle pendici dell’Etna.
Le cronache parlano per esempio del “grande caldo medievale”, che iniziò all’incirca nel VII – IX secolo, per protrarsi fino ai primi anni del 1200. Il periodo con le temperature più elevate è tuttavia quello attorno all’anno 1000 e successivi, quando le notizie di inverni rigidi praticamente scompaiono dal panorama europeo.
In Inghilterra prosperò appunto la coltura della vite, con produzione abbondante di vino sulla parte meridionale e fino al 53° parallelo.
Per la coltura della vite, occorre che la temperatura media dei tre mesi estivi sia di almeno +18,5°C, mentre attualmente a Londra è di almeno due gradi inferiore.
Un mese di luglio come quello del 2015 era quindi la norma durante il periodo medievale, forse addirittura ancora più caldo.

 
 

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