Verso mezzogiorno ci rimettiamo in marcia sul versante meridionale del Monte d’Orimento (1391 m), in direzione delle sorgenti della Breggia. Il paesaggio, di una selvaggia bellezza, è molto suggestivo: lo apprezzo ogni volta che lo visito, indipendentemente dalla stagione. Attualmente gli occhi e le narici sono attratti da una rigogliosa fioritura di maggiociondolo (Laburnum anagyroides), arbusti alti fino a sei metri, con fiori gialli molto profumati. I frutti sono legumi dai numerosi semi neri contenenti citisina (un alcaloide), estremamente velenosi sia per l’uomo sia per i cavalli e per le capre.
Alcuni animali selvatici tuttavia (come lepri e cervi) se ne possono cibare senza problemi, e per questo in alcune regioni è ritenuta una pianta magica.

 
 

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