Madonino (2483 m)


Publiziert von Varoza , 24. September 2015 um 08:03.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:19 September 2015
Wandern Schwierigkeit: T5- - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Biela 
Aufstieg: 1456 m
Strecke:Corino (1093 m) - Camanói (1136 m) - quota 1257 m - Campiòi (1456 m) - Bolla - Corte Antico (1819 m) - Casa dei Ladroni - versante S - Cèpp - Madonino (2483 m). Discesa: versante S - canalone W - Fronzüra - quota 1908 m - Pian Cortaccio - Corte Antico. Da qui stessa via di salita.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Locarno proseguire verso la Valle Maggia. All’altezza del paese di Cevio svoltare dalla cantonale e seguire le indicazioni per Bosco Gurin. Dopo aver superato Cerentino, si svolta a destra sulla carrozzabile che porta a Corino e Camanói.
Kartennummer:CN 1291 Bosco/Gurin

Al tornate di quota 823 m, sulla strada che da Linescio porta a Cerentino, ponendo lo sguardo verso NE, appare imponente il massiccio che dà origine al Madonino "di Rovana". Meno conosciuto e frequentato rispetto al vicino Madone di Camèdo, il Madonino sa comunque offrire spunti pregevoli  su terreni spesso selvaggi.
 
I primi passi della giornata si infrangono sull'asfalto della carrozzabile che da Corino (1093 m) mi porta in breve a Camanói (1136 m). Nel mezzo del nucleo inforco il sentiero segnalato che a risvolti mi conduce al grazioso monte Campiòi (1456 m), arricchito da particolari cascine di pietra e legno, probabile retaggio della popolazione Valser. Da qui, il percorso continua verticale su per il bosco di Bolla, e colmati altri 350 metri di dislivello, guadagno i pianori di Corte Antico (1819 m) dove mi concedo una breve pausa.
 
Mi inoltro poi verso oriente, seguendo un esile traccia che in modo pianeggiante mi conduce all'evidente canaletto che ospita il Ri di Campiòi. Abbandono il sentierino per percorrere il valloncello, composto da erba e sassi, e lo seguo fino al suo culmine, ossia proprio a ridosso di una bastionata rocciosa, a ca. quota 1950 m. Qui viro sul pendio alla mia destra e comincio una ripida e faticosa salita immerso tra alte erbe, che oggi si presentano inzuppate d'acqua. Dopo una quarantina di metri, ad agevolarmi la progressione ci pensa una provvidenziale antica traccia, ormai quasi sommersa dalla folta vegetazione. La via mi porta verso il fianco destro, e superata una costola poco marcata, mi trovo al cospetto di una sassaia, costituita da pietre che si presentano scivolose come saponette. La traccia resta labile, ma porta nella giusta direzione su per un largo vallone erboso, che mi dà accesso al balcone della Casa dei Ladroni, poco oltre la quota 2109 m. Mi trovo ora alla base del crinale S che scende dalle creste sommitali del Madonino e da qui ho una bella panoramica sul Madone di Camèdo.

Proseguo sul facile filo, fino al bordo di una pietraia, dopodiché mi sposto sul versante destro per risalire un comodo pendio erboso riguadagnando di nuovo la cresta più in alto, laddove comincia ad impennarsi. Supero un ostica fascia di placche un po' esposta (comunque aggirabile a destra) e poi continuo ancora verso N sulla dorsale, con qualche spostamento alla mia sinistra, fino a quota 2360 metri ca. Qui il filo diventa roccioso ed il versante soprastante si complica, per cui decido che è giunta l'ora di virare a sinistra, ed entrare nei ripidi pendii di Cèpp. Eseguo una traversa esposta che mi permette di superare un'evidente escavazione, dopodiché, con percorso logico, in diagonale verso sinistra e tenendomi appena sotto le pareti rocciose che spiovono dalla cresta SE, colmo progressivamente il restante dislivello. In gran parte sempre su pendii erbosi dai colori "settembrini, giungo così senza grossi problemi sul culmine del Madonino (2483 m), costituito da grossi macigni.
 
La vetta principale è pianeggiante e poco accentuata, ma in compenso la vista sulla parete N, che ad arco collega il Madonino al vicino Madone di Camèdo è meritevole. Verso W, scorgo e raggiungo un ometto di sasso, da dove il panorama diventa più ampio, in particolar modo sull'ardita cresta NW che conduce al Pizzo della Rossa, raggiunto qualche mese orsono.
 
Per la discesa decido di perlustrare il versante W della montagna, sfruttando un lungo canalone di pietrisco (ca. 300 metri di dislivello), ben visibile dalla vetta. Scendo dunque in verticale nel versante meridionale (per 20 metri ca.), su ripidi pendii erbosi ben gradinati, fin quando il cammino non mi è subito precluso da lisce placconate. Le aggiro spostandomi dapprima verso E, e solo quando il terreno me lo permette, punto in trasversale dalla parte opposta verso l'evidente bocchetta situata all'apice del canale sopracitato. Il settore più ostico della discesa è alle spalle. Calco dapprima erba, poi il vallone diventa sassoso, non troppo ripido e nemmeno friabile: insomma, meglio di quello che mi prospettavo. Alla mia sinistra il crinale roccioso crea delle curiose terrazze a forma di trampolino, che invogliano ad essere superate per scoprire cosa vi è oltre. Resto però nel canale (mai interrotto da salti rocciosi) e lo seguo senza incontrare particolari problemi fino a sbucare nella pietraia di Fronzüra.
 
Da qui devo trovare la via migliore per agganciarmi al sentiero segnalato che proviene dall'Alpe Màter, che scorre 300 metri più in basso. Tale operazione non è del tutto evidente poiché il terreno che mi si para davanti agli occhi è invaso da rododendri, cespugli, buche, legname, pietraie e quant'altro. Insomma un vero "ginepraio", che mi porta a tratti ad entrare nelle fredde acque del Ri della Pianca, dove la progressione mi risulta più agevole. Superato Pian Cortaccio, a quota 1840 m, tra gli abeti scorgo infine l'agognata pennellata biancorossa... che sancisce la fine del calvario! Ora mi posso godere il dolce rientro verso Corte Antico, e da lì, giù per la stessa via di salita.

Note:
 
Vetta:
A poca distanza dalla vetta principale vi è un ometto di sasso.
 
Corino-Camanói:
Scarsa possibilità di parcheggio.
 
Valutazione:
Corino - Corte Antico: T3 (EE)
Corte Antico - Casa dei Ladroni - versante S - Cèpp - Madonino: T4+ (EE - buon senso dell'orientamento)
Madonino - canalone W - Corte Antico: T5- (F)

Tourengänger: Varoza


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Kommentare (2)


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micaela hat gesagt:
Gesendet am 25. September 2015 um 15:08
Questo tuo ultimo racconto (e foto), Varoza, mi lascia nuovamente col cuore in gola e piena di ammirazione per il tuo percorso! Sei di grande inspirazione per me, anche se, purtroppo non sarei mai capace di calcare i tuoi passi...
Ciao, Micaela.

Varoza hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Oktober 2015 um 02:01
Ciao Micaela!
Grazie mille! Vedo che comunque anche tu ti concedi delle belle escursioni! Complimenti!
Saluti!


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