Bivacco Alpini al passo Pian pumpèr m.2361: un pustesin da favola che invita a farvi ritorno!


Publiziert von Alberto , 11. September 2015 um 17:17. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 6 September 2015
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 1700 m
Strecke:[p ] Tugliaga quota 700 - Selviggia m.763 - Alpe Selvanera m.1138 - Alpe Nugno (o Nugano)m.1371 - a quota 1450 circa,si abbandona la strada che prosegue in piano (fin qui sono poco più di 3 km. e si prende il sentiero che sale a sinistra - seguire per Albiona di Dentro - Alpe Albiona m.1788 - Bivacco Alpini di Varzo/ Trasquera m.2361 ore 4 (minuti effettivi 185 ore 3,05) km. 7,57 dil.+ 1700 + altri 100 m. girando i cucuzzoli della zona
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - autostrada per Gravellona - seguire per il passo Sempione - uscire alla seconda uscita per Varzo - proseguire oltre il paese,dopo un curvone prendere la strada che a sinistra scende alla centrale Enel - prendere ancora a sinistra e superare il bacino e dopo attraversato ben 2 lunghe gallerie in roccia viva,si parcheggia al grande piazzale dove si vedono due grandi porte di accesso per la centrale elettrica.
Unterkunftmöglichkeiten:Bivacco Alpini m.2361 al passo Pian Pumpèr: 2 letti a castello + soppalco con altri 4 p.l. con brande,coperte,materassi e cuscini - cucina a gas 3 fuochi - piccola stufa a legna (usufruibile per cucinare) - pentole e posate sia di acciaio che di plastica - non vi sono i bicchieri - piatti di plastica - lavello (porteranno l'acqua all'interno appena le due cisterne saranno pronte per accogliere l'acqua piovana) - luce a gas - legna all'interno del bivacco - un tavolone grande e uno piccolo - varie sedie. Il bivacco è stato inaugurato il 26 luglio 2015,dopo 2 anni di lavori che,quantificati in ore e giorni di lavoro per la sua realizzazione completa è stata portata a termine in 15 giorni solamente da 7 persone di cui 2 ultrasettantenni se non ho capito male. W gli ALPINI!!!!!!
Kartennummer:Kompas: Domodòssola - CNS n°275 Valle Antigorio

il primo premio una fetta di torta partecipando ad una escursione, secondo premio...devo pensarci...terzo...10 anni di contributi pensionistici per godersi la pensione in anticipo he he he... mica male!
Via alla sfida: fra una settimana o poco più metterò la soluzione: come ben si sà,il Bradipo è lento...ma costante!

Ciao a tutti

CONCORSO TERMINATO!

Vista da Alberto: Per sabato il tempo lo danno piovoso,quindi si rinuncia anche alla possibilità di fare una 2 giorni,per domenica invece,danno tempo sereno,quindi è il caso di approfittare di fare qualcosa di nuovo: propongo a mio cugino Lorenzo 3 possibilità,le quali una o l'altra gli vanno bene,allora scelgo quella che anche per me è nuova e la propongo a Gianluigi che,vista la zona dove andremo,rinuncia ad un volo con il gruppo di parapendisti.

Alle 6,30 partiamo e ci ritroviamo con Gianluigi a Gallarate dove riprendiamo il viaggio per la Val Divedro,dopo di che,poco fuori di Varzo chiediamo per la centrale: lungo la provinciale poco dopo le ultime case,sulla sinistra si vede una stradetta che scende alla centrale e al bivio si prende ancora a sinistra per superare superare lo sbarramento sul Diveria per poi oltrepassare le due lunghe gallerie e giungere al grande piazzale che funge da parcheggio (vi sono le due entrate per accedere alla centrale all'interno della montagna).

Vi sono alcune auto che prendono a salire la stradetta di sinistra con divieto di transito fino alla sbarra dove si trova qualche posto per parcheggiare (10/15 minuti in più a piedi).

Alle ore 8,30 partiamo e preventivo che verso le 12,30 saremo al bivacco se le 4 ore non sono da ski runner (per un dislivello così notevole di solito ci vogliono 5/5 ore e 30 poi vi sono coloro che possono metterci meno,ma è buona norma dare dei parametri più realistici che da fantasia,calcolando 300 m. di dislivello ogni ora...ovviamente più passa il tempo,più ci si stanca e le tempistiche possono allungarsi anche se il tracciato è piuttosto diretto,in particolare per arrivare all'imbocco del sentiero).

La strada in gran parte è asfaltata,solo un breve tratto dove la pendenza è veramente da spacca gambe è in bitume,mentre il resto...non è sicuramente da relax!

La strada la abbandoniamo appena sopra le case di Alpe Nugno a circa 1450 m. dove si fa pianeggiante e procede sterrata: noi prendiamo a salire per il sentiero che è indicato per Alpe Albiona e già penso che con neve dev'essere tosta...

Giungiamo all'alpe Albiona dove un giovane del luogo ha già spiegato a Lorenzo (sempre in testa...per ora he he he) qual'è il tracciato: noto che vi è anche una parte di tracciato all'ombra e fino ad ora l'unica fontana è proprio situata davanti la casa di Italo...

Le parole di questo giovane che spiegano la panoramicità del luogo dove vi è ubicato il bivacco,a cui vi ha anche partecipato come volontario alla costruzione,ci stimolano la curiosità e ci assicura che è veramente da non perdere,invitandoci a proseguire per l'ultimo sforzo che poi verrà appagato come del resto nella maggior parte delle escursioni.

Per quanto la possibilità di salirvi in inverno,sono vari come lui che praticano lo sci alpinismo e la zona è frequentata per la neve farinosa che si trova anche in stagione inoltrata (Italo ha anche aggiunto che è una sci alpinistica solo per coloro che hanno gambe e fiato per sostenere il lunghissimo tragitto...per i ciaspolatori non se ne parla: vuoi vedere che ora qualcuno vuole dimostrare il contrario?...).

 

Personalmente mi sono reso conto di quanto sarebbe durissima,quindi manco ci provo,però se qualcuno ritiene di riuscirvi quando all'Alpe Albiona vi sono 4 metri di neve...prego,si faccia avanti he he he (questi sono i dati riportati dai locali: chi è il "tambur" di turno che osa negare?! Purtroppo vi sono soggetti che dei suggerimenti/consigli dei locali e di chi la zona l'ha frequentata spesso,se ne infischiano,ritenendoli stupidi e insensati (per giunta,soggetti che manco vi sono recati senza neve per visionare il percorso han la pretesa di saperne di più...è quasi da persone a cui mettere la nostra vita nelle loro scelte,ma purtroppo i fatti sono di altra realtà!).

 

Ora il tracciato ha la marcatura debole ma in compenso è abbastanza segnalato: a causa di tratti dove la traccia nel terreno è proprio poco visibile,si consiglia di guardare bene i segnali,se poi uno si sente a suo agio,può "tagliare" attraverso la ganda a cui bisogna prestare attenzione perché alcuni macigni grandi come una delle casette dell'Alpe Albiona,è stato visto staccarsi dalla parete (la quantità di sassi da la certezza che il rischio c'è) per questa ragione il sentiero tiene la destra aggirando la testata su prati dove segue anche il corso della canna per l'approvvigionamento dell'acqua che serve l'alpe.

Nel frattempo vediamo uno che percorre proprio la ganda,è veloce come non mai (e che avremo la fortuna di conoscerlo lassù: è Italo).

Proprio questa è captata e raccolta in una cisterna e qui sarebbe l'ultimo posto dove poter rifornirsi (a fianco,a pochi metri vi è un rilascio di acqua).

Ora percorriamo una sorta di dorsale piuttosto esposta poi si entra in una piccola valletta in piano da dove ben si vede la direzione da prendere: giunti ad un bivio,il segnale a vernice è decisamente esplicito nell'indicare il percorso poi,ecco allargarsi una sorta di altopiano e il piccolo bivacco ci appare come d'incanto.

Alle ore 12,30 siam giunti in un luogo veramente spettacolare,reso ancor più fantastico dalla giornata che regala ai nostri occhi uno scenario di grande e suggestiva bellezza che ci ripaga del grande sforzo,in particolare compiuto dall'amico Gianluigi e da Lorenzo che per la prima volta affrontano un dislivello decisamente notevole.

Nel frattempo arriva anche una coppia che ha un gregge di pecore,che vediamo pascolare nei pressi della struttura: mentre Gianluigi e Lorenzo preparano il pranzo,il Bradipo delle Alpi che si sente in forma,decide di eseguire un reportage da varie angolature sperando di dare spunto a tutti coloro che vorranno salire quassù per ammirare scenari veramente notevoli.

Dopo le molte foto e vista l'ora (13,10) decido che è opportuno entrare nel bivacco per vedere come vanno le cose: ...azz... che frec!

La sporadica fiammella pare avesse freddo anche lei: in mancanza dell'assente "capanatt" (il Bradipo) Gianluigi ha cercato di fare del suo meglio,ma per ulteriormente dare un buon contributo calorico all'ambiente,bisogna mettere legna fine all'inizio finché rende bene poi si passa ai ciocchi più grossi,ovviamente la temperatura e risultata gradevole tanto che Lorenzo non aveva l'esigenza di rimanere attaccato alla stufa (dentro vi saranno stati circa 8° gradi).

Lo chef ci prepara pasta integrale con passata di pomodoro e fagioli: per onestà è meglio dire che era la passata di pomodoro con la pasta,visto il quantitativo che ha usato he he he!

Ecco che con noi c'è la compagnia di Italo Ciocca,l'alpino che ha ideato e realizzato con il contributo di manodopera di altri alpini e volontari di cui un paio,se non ricordo male,ultra 70enni questo bel bivacco,costruito in 2 anni ma sommando le ore di lavoro continuative danno un risultato estremamente incredibile di BEN SOLI...15 GIORNI!!!!!!!

W gli ALPINI che con notevoli sacrifici,dimostrano di essere in prima linea quando si tratta di lavorare sodo per voler vedere realizzati i loro sogni che mettono a disposizione di tutti i frequentatori della Signora Montagna la quale sa ricompensare coloro che la amano e la rispettano (strutture comprese sia ben chiaro!).

Questo è uno dei tanti bivacchi degli Alpini che ho visitato e devo dire che non mi sorprende che in poco spazio vi sia tanto a disposizione.

Italo,nonostante il nostro invito a pranzo,ci dice che deve scendere,ma rimane a fare lunghe chiaccherate: forse anche noi in un certo modo eravamo una compagnia gradita poi,comincio a lavare pentole e cucina a gas (incrostata da qualche predecessore dalla poca dimestichezza con la pulizia e l'ordine oltre al Gian che le aveva conferito un aspetto...color salsa di pomodoro he he he) che pulisco come posso mentre la parete punteggiata di rosso (passata di pomodoro),rimarrà a ricordare l'artefice Gianluigi che in questo caso non ha da impegnarsi molto per dare "colore" all'ambiente he he he,che purtroppo nel contesto preparatorio del pranzo qualche "segno" deve lasciarlo he he he.

Italo con il sorriso ci dice di non preoccuparci ma Gian ha già in mente di fare un bel lavoretto quassù per apportare migliorie,in questo piccolo ma confortevole bivacco.

Quando l'euforia nel trovarsi in un luogo del genere e conoscere una persona come l'alpino Italo,ecco che Gian gli balena subito qualche idea...sperem che la sia minga tropa pesanta da purtà fin quassù...

Italo ci saluta,ora deve proprio andare e rimaniamo noi,gli ultimi a chiudere la giornata in questo piccolo nido d'aquila dove tra un po una coperta di candida neve lo ricoprirà e il silenzio ritornerà a farla da padrone in questo piccolo angolo di Paradiso terrestre.

Alla bellezza delle ore 16,00 ripartiamo dal Bivacco Alpini,un nome classico che lo rende unico e distinguibile dagli altri e scendiamo per il tratto più ostico del percorso e giunti all'alpe Albiona,rimaniamo sorpresi che non vi sia più nessuno,peccato!

Riprendiamo a scendere,ora il sentiero è di quelli belli e dopo questi 400 metri di dislivello,ritroveremo la strada...ammazza ginocchia...però vediamo e salutiamo un paio di persone che han la baita in ristrutturazione in questa zona e durante il percorso si parla un po e poi ci chiedono se vogliamo un passaggio con l'auto: non c'è mica da vergognarsi,il grosso lo abbiamo fatto,ora mancano circa 3 km. di strada e poco più di 700 m. di dislivello,che vuoi che sia,1 ora di discesa.

Tutti più che d'accordo,affrontiamo la discesa con un 4x4 e un po di adrenalina vista la quasi verticalità della strada,mentre ad un certo punto,fortuna vuole in un tornate,ecco il mitico "pandino" 4x4 di un tempo...manovre fatte con calma e tutti passano senza problemi (il pandino sale tranquillamente su queste pendenze ripartendo da fermo senza problemi: veramente incredibile!).

Giunti alla base salutiamo e ringraziamo gli amici che ci han dato il passaggio che è durato 20 minuti e ci dirigiamo verso l'auto...ma chi è che ha appeso un sacchetto...qualcuno ha messo attaccato allo sportello un sacchetto della monnezza? Nooo,incredibile,ma non può essere...Lorenzo tasta...cerca di guardare al suo interno ma non riesce ad aprirlo...guarda e riguarda dall'esterno e scopriamo che sembrano...funghi????...PORCINI??? Ma chi li ha dimenticati (pensate un po che fantasia abbiamo avuto)...poi ci ha balenato un risposta: vuoi vedere che...finalmente riesco ad aprire il sacchetto che era ben stretto,quasi come se fosse un antifurto e che chi lo ha messo li,voleva che solo noi potevamo prenderlo (tra l'altro l'unica auto).

Ebbene,al suo interno vi sono dei bei porcini e un biglietto...dell'amico Ciocca Italo l'alpino appartenente all'ANA di Varzo/Trasquera che prontamente lo chiamiamo al telefono per ringraziarlo di questo magnifico regalo (che ho prontamente fatto essiccare ma non prima e obbligatoriamente di averlo fatto analizzare per ordine della "regina di casa"...due maroni!).

Come sempre da me riscontrato,gli Alpini sono di una generosità che lascia perplessi e come tutti noi,sappiamo che gli Alpini,ovunque vi sia bisogno di aiuto,loro sono in prima linea come han sempre fatto da quando esiste questo corpo militare,purtroppo senza nuove leve.

Un grande GRAZIE a Italo per la sua disponibilità e generosità,GRAZIE a tutti gli alpini del suo gruppo e ai volontari che han collaborato con loro per la realizzazione di questo bel bivacco,infine

 

Grazie: W gli A L P I N I !!!

 

di ogni paese in cui risiedete per tutto ciò che avete fatto,che fate e che farete ora e sempre finché che ci sarete,un grande esempio da imitare!

 

 

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto


Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (7)


Kommentar hinzufügen

Menek hat gesagt:
Gesendet am 11. September 2015 um 18:06
Non so proprio dove sei andato, ma vi siete "sfondati" di sicuro! Bella Bradipo!
Menek

Alberto hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. September 2015 um 16:39
Ci siam fatti un bel mazzolino,ma,nonostante ciò non abbiamo sofferto tanto per il fatto che siamo saliti dal versante nord e il giorno prima ha piovuto e rinfrescato regalandoci una stupenda giornata.
Ciao...ora è completata la relazione

Serzo hat gesagt: quiz
Gesendet am 11. September 2015 um 22:12
zona Teggiolo-Punta Valgrande?

Alberto hat gesagt: RE:quiz
Gesendet am 17. September 2015 um 16:40
Mi spiace ma sei un poco fuori strada: ora la pubblicazione è completa.
Ciao!

tignoelino hat gesagt:
Gesendet am 12. September 2015 um 19:44
Anche se non ci sono ancora stato: credo il nuovo Bivacco degli Alpini a Pian Pumper.
Se siete saliti da Varzo, Grandi. Ciao

Alberto hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. September 2015 um 16:45
COMPLIMENTI!!!! Non avevo calcolato che sei della zona e che avresti potuto indovinare con le poche foto (Diei e Cistella) della zona.
Sicuramente (salute permettendo) vorrei salire ancora lassù: il mi oamico ha intenzione di fare alcuni lavori di miglioria spiegando il tutto all'amico Italo,l'alpino che ha ideato il bivacco.
Se avrai piacere ti inviteremo, la torta l'hai ben meritata.
Comunque anche se la cosa è tosta,prendendola con calma non si soffre più di tanto.
Ora è tutto pubblicato, ciao

tignoelino hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. September 2015 um 18:01
Sinceramente, speravo nei 10 anni di contributi!!!
Complimenti, gran bel luogo: l' avevo visto l' anno scorso dal Pizzo di Mezzodì. Se ritornate,
fammelo sapere, mi unirò volentieri e porto io
la torta.
Ciao, Alberto.
roby


Kommentar hinzufügen»