Trittico di Campra: Pizzo Ragno, Pizzo Nona e Togano


Publiziert von atal , 4. September 2015 um 13:19.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:29 August 2015
Wandern Schwierigkeit: T4- - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Vigezzo   I 
Zeitbedarf: 10:00
Aufstieg: 1950 m
Abstieg: 1950 m

La meta di oggi è il Pizzo Ragno, che avevo salito in inverno tanti anni fa dal versante Sud. Questa volta voglio raggiungere la cima dal sentiero, per me inedito, della cresta Nord, partendo da Orcesco e passando dall'Alpe Campra. L'idea iniziale era quella di raggiungere il vicino Pizzo Nona ma alla fine la bella giornata mi ha portato a fare qualcosa di più, concatenando tutte e tre le cime che fanno da corona a Campra...

Visto l'affollamento mattutino, parcheggio in un prato a bordo strada tra Druogno e Orcesco, nei pressi di una palina con cartelli indicatori all'inizio di uno sterrato. Dopo pochi minuti incrocio il sentiero che ha inizio nel parco giochi di Orcesco. Arrivato all'Alpe Campra (circa 1 ora), mi dirigo nel bosco a sinistra seguendo le indicazioni che si trovano nei pressi di una fontana in legno. Il sentiero traversa lungamente in direzione E il versante settentrionale del Pizzo Ragno fino ad una radura denominata "Colle del Ragno" (1650 m; 35' da Campra), dove volge decisamente a destra, salendo ripido sulla dorsale. Questa per un lungo tratto è caratterizzata da blocchi di roccia parzialmente sommersi dalla vegetazione. Non ci sono vere e  proprie difficoltà ma il percorso è umidissimo (anche se non piove da giorni e fa caldo) e gli appoggi su roccia molto scivolosi. Intorno ai 1950 metri di quota si raggiunge finalmente un tratto di cresta panoramico, quasi pianeggiante, in vista della croce di vetta. Giunti alla base di un risalto roccioso, ci si deve abbassare su roccia per pochi metri sulla destra e traversare nell'erba, per poi riprendere la risalita sul versante (prevalentemente roccioso) rivolto verso Campra (ometti). Riguadagnata la dorsale (in corrispondenza ad un cartello che indica a chi scende come aggirare il tratto più impegnativo), la si segue per un breve tratto per poi traversare a sinistra arrivando su un colletto posto poco sotto la cima, che si raggiunge anche senza un percorso obbligato (2289 m; 3:15 da Orcesco). Il panorama su apre sulla rilassante conca che ospita i laghetti del Geccio, in questa stagione ridotti ad uno stagno.

Dopo una breve pausa mi dirigo verso il Pizzo Nona, percorrendo una facile cresta di erba e roccia. Quando arrivo in cima al Pizzo Nona (2271 m, circa 50' dal Pizzo Ragno), è ancora presto per pensare al ritorno. Mi dirigo allora verso la vena di marmo detta "sasso bianco", che aveva catturato la mia attenzione in occasione della precedente visita al Togano.

Quando, dopo pochi minuti, arrivo a toccare la roccia bianca, sento che è fredda al punto da essere ancora bagnata di condensa, nonostante sia già al sole da diverse ore. Salgo quindi la successiva elevazione della dorsale verso SE, che è il punto culminante della Costa Nera. Su una dorsale erbosa sulla sinistra si vede quello che resta dell'Alpe Muschia, il più alto alpeggio della Valgrande, di fronte il mondo perduto dell'Alpe Biordo.

Dopo una breve pausa ripasso dal "sasso bianco" e calo in diagonale sul Passo Biordo. La giornata è bella e invita a differire ulteriormente il momento di lasciare questi luoghi incantati. Oggi poi il panorama verso la Valgrande ricorda certi quadri antichi ed è un invito a restare... Decido allora di salire anche alla cima E del Togano (la cima con il ripetitore, di 2 metri più bassa dell'altra, salita lo scorso anno).
Dal Passo di Biordo si traversa inizialmente sui ripidi prati del versante valgrandino su una traccia poco evidente (segnavia b/r, uno dei quali fuorviante: porta a passare - secondo me inutilmente - sopra una fascia di placche rocciose per poi ridiscendere...). Giunti davanti ad una fascia rocciosa, la si supera dove questa si interrompe (segno b/r poco visibile sulla roccia) e si sale su terreno ripido tra erba e sfasciumi raggiungendo la cresta. Dopo pochi metri su una larga cresta si giunge su un colletto erboso da dove si punta direttamente alla cima con un ripido percorso su erba (salvo una piccola giavina posta circa a metà salita). Tempo impiegato: circa 45' dal Passo di Biordo

Ritornato al Passo Biordo, do un'ultima occhiata alla Valgrande e mi avvio lungo il sentiero per l'Alpe Fornale. Per il resto dell'itinerario rimando alla relazione dello scorso anno.

Nel complesso una piacevole escursione molto panoramica.

Tourengänger: atal


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Kommentare (1)


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froloccone hat gesagt:
Gesendet am 4. September 2015 um 18:39
Girone!!!!!!! Ciao ALE


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