Rifugio Sommafiume m.1784 (CO) e dintorni alla ricerca dell' "oro" blu


Publiziert von Alberto , 25. August 2015 um 10:44.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:20 August 2015
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Zeitbedarf: 1:30
Aufstieg: 140 m
Abstieg: 60 m
Strecke:Rifugio del Giovo m.1704 - alpe Albano m.1750 - rifugio Sommafiume m.1784
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - S.S. 36 dello Spluga - Lecco - uscite per la Valchiavenna - Sorico - Gera Lario - Domaso - Gravedona - Dongo - Stazzona - Germasino - Garzeno - rifugio Mottafoiada - rifugio del Giovo: dalla strada Regina sono 23 km. fino al rifugio del Giovo - 17 km. dal bivio di Garzeno dove vi è un ampio parcheggio - 13 km. dalla ex trattoria Gallo Forcello - 6,7 km. di strada sterrata che richiede 40 minuti di viaggio (dal rifugio del Giovo alla statale ore 1 di auto). Si calcoli che in salita occorre almeno 1 ora e 30 di auto dalla statale al rifugio del Giovo.
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio Sommafiume su richiesta chiavi: rifugio ben attrezzato con locale cucina a legna e a gas - acqua corrente all'interno - pentole di ogni genere per gruppi numerosi - sala pranzo riscaldata dall'ottobre 2015 da una piccola stufa (camino murato) - 2 bagni nuovi con doccia e 2 boiler a legna - una camera piccola e un camerone con nuovi letti con materassi,cuscini e coperte - fontana esterna con tavolo e panche ATTENZIONE: per i viveri,non aspettarsi di trovare molto lassù,si consiglia di portarseli appresso compreso sale,olio,zucchero ecc.
Kartennummer:carta kompass Lago di Como lago di Lugano - CNS n° 277 Roveredo

Questa giornata l'avevo scelta per dedicarla alla raccolta di mirtilli: giunto al rifugio del Giovo,non mi aspettavo di trovare una marea di gente...e di cani da caccia.

Oggi vi era la gara nazionale di punta,come si svolgesse me l'anno spiegata in breve ma in realtà non ho ben compreso come si poteva vincere,quello che contava per me era togliermi al più presto dal casino che si presentava al Giovo.

La giornata al momento è bella e fresca,giunto nei pressi del rifugio Sommafiume noto che i mirtilli sono come la neve nel deserto,forse la grandine la tempesta,vai a saperlo: decido di procedere in direzione del pizzo di Gino e lungo il percorso incontro un giovane della zona,precisamente di Dongo che mi dice in riferimento ai mancati mirtilli,che da metà luglio in poi erano già molli,probabilmente a causa del caldo: egli era partito alle 6 da dove finiva la strada che sale dal ponte delle Seghe,passando poi dall'alpe di Gino per giungere al rifugio Sommafiume dove avrebbe dormito.

Mi conferma che poco avanti la segnaletica da ore 0,50 per andare all'alpe di Gino,magari ci vado: riprendo il cammino notando alcune zone dove i mirtilli sono presenti,non in abbondanza ma per accontentarsi di qualche cucchiaiata.

Giunto al bivio la segnaletica da le tempistiche per la vetta al pizzo di Gino...per l'alpe di Gino pure,peccato che non riuscivo a vedere ne marcatura ne segnali,quindi rinuncio e raccolgo qualche mirtillo superstite.

Tornando verso il rifugio,ecco 3 baldi anzianotti ben pasciuti di cui uno abbastanza esoso nel cercare di fare lunghi tragitti,quindi gli spiego la possibilità di fare un anello senza scendere dalla stessa parte: felicissimo,lui,gli altri un po meno!

Giunto al rifugio Sommafiume visito il suo interno grazie alle chiavi che aveva il ragazzo: il rifugio ha subito una modifica sostanziale,vi han messo una piccola stufa da riscaldamento che sostituisce il camino che è stato murato.

Probabilmente han capito che il consumo della legna era abbastanza esoso: il camino sarà bello da vedere,ma per scaldare un ambiente è meglio una stufa a legna.

Alla mia domanda "ma non c'è segnaletica a vernice per l'alpe di Gino?" mi conferma che non è bollato: che senso ha mettere i cartelli con la direzione se non vi è neppure la marcatura nel terreno,forse per far perdere la gente tra i monti,in particolare quelli che non sono della zona?

Chi segnala con segnaletica verticale,dovrebbe avere la conoscenza che le cose si portano a termine,segnalando il percorso lungo il tratto di competenza: è come se un milanese che vuole andare a Venezia,entra in autostrada e trova un pannello con l'elenco di tutte le uscite e dove ti conduce tale autostrada.

Peccato che poi non trova più nulla che indichi dove conducano le successive uscite: sarebbe il caos e poco intelligente!

Ma siamo in Italia e non sono pochi questi casi "anomali",con sentieri poco segnalati dove è facile perdere tempo nel trovare la via giusta,ovviamente con la cartina alla mano,se non vi sono possibilità di conferme,si rinuncia evitando di trovarci in qualche guaio anche se in questo caso la direzione è ben capibile,il problema è evitare i fuori pista,cercando di camminare su un sentiero,visto che si tratta di escursionismo e non alpinismo.

Dopo una sosta,prendo la via di ritorno anche per evitare il traffico sulla strada sterrata che conduce al paese,visto che di gente in questa giornata,abbonda.

 

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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