Capolavori pittorici a Stugl e Bergün.

Solo alcune guide riportano il paesino di Stugl, posto in posizione decisamente appartata sopra Bergün, eppure qui si trovano, nella minuscola chiesa riformata dedicata a San Giovanni, edificata intorno al 1300, degli affreschi, attribuiti ad un allievo di Giotto da Bondone, che sono fra i più belli ed importanti delle Alpi. Passando nelle vicinanze non ci si può esimere dal percorrere la stretta strada che sale, passando dapprima per la più turistica località di Latsch (dove venne girato il primo film su "Heidi"), fino a questo piccolo nucleo di case, il villaggio ha ormai solo venti abitanti, in gran parte anziani.
La chiesa è veramente minuscola, con una torre campanaria, edificata in epoca successiva alla costruzione della chiesa, a cui si accede da una rampa esterna e circondata da un piccolo cimitero.
All'esterno, sulla parete Nord, purtroppo molto rovinati, si trovano due affreschi, già il viso femminile che qui si trova è un autentico capolavoro.
L'interno lascia a bocca aperta: la chiesetta è completamente affrescata, lo stato di conservazione non è ottimale ma le figure sono ben leggibili ed è immediato il paragone con Giotto che ci si trova a fare: gli abiti dei personaggi rappresentati, ma, soprattutto le loro pose, i visi accostati non possono che rimandare agli affreschi giottiani di Padova e di Assisi. 
La visita, considerate le dimensioni della chiesa e del borgo non può che essere breve ma l'impressione che se ne ricava è veramente notevole.
Cosa ci facesse un pittore di tale levatura in un borgo tanto piccolo e discosto non è dato sapere: certo il villaggio si trova non distante dall'Albulapass che fino al primo '500 aveva una grande importanza, poi quando i Veneziani costruirono, nel 1593, la strada del Passo di San Marco fra Bergamo e Morbegno, i traffici si trasferirono quasi interamente sui più comodi Septimerpass e Splügenpass, ma lo studio e l'esecuzione di affreschi di tale fattura richiedono poi dei tempi di realizzazione abbastanza lunghi e il compenso di un pittore di tale levatura era probabilmente ben al di sopra delle possibilità di una comunità che anche nel '500 non superò mai i 65 abitanti, l'ipotesi più probabile è quella di un artista, che senza dubbio aveva lavorato con Giotto e non ne aveva solo visto l'opera, fosse stato accolto in una casa del villaggio in seguito ad una malattia o un incidente e, curato, abbia poi affrescato la chiesa per sdebitarsi. Ma sono solo ipotesi senza alcuna attestazione documentale.
Ridiscesi a valle è d'obbligo una breve sosta a Bergün, qui, nella chiesa evangelica del paese si trovano degli altri notevoli affreschi, anche questi attribuiti ad un pittore italiano, di epoca successiva, ma che si ricollegano ad una tradizione tardogotica più diffusa nella regione.
Vale la pena di visitare anche il paese che presenta delle notevoli case decorate con sgraffiti, alcune con particolari architettonici, torrette e bow-windows, abbastanza inconsueti.