Pizzo del Naret (2438 m)
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Di certo, quella sera allo Chabot, aspettando di salire la nord, nessuno di noi avrebbe immaginato che qualche mese dopo ci saremmo ritrovati per fare una scialpinistica...ma si sa, la vita è imprevedibilmente imprevedibile e, quindi, eccoci qui pronti per scoprire un angolo di Val Bedretto insieme.
Sul sentiero la neve comincia a scarseggiare, saliamo senza sci, in modo da non perder tempo in complicate evoluzioni tra radici e foglie, ma quando usciamo dal bosco un luminoso manto bianco ci accoglie...sarà una gran giornata!
Questa valle non smetterà mai d'incantarmi, questo è quello che penso nei momenti di silenzio, quando le parole tacciono e gli occhi si posano ora su una cima ora sull'altra.
Il passo del Naret è davanti a noi Laura, (alias Lauretta) fatica un pò, ma una volta arrivati su un terreno più pianeggiante, le bastano pochi minuti per riprendersi e decidere di salire con noi alla cima...venti minuti dopo stiamo brindando in vetta!
Uvetta, panini con il salame, tè caldo e genepy...poi, quando il corpo è nutrito è tempo di nutrire lo spirito con una bella sciata...all'inizio la neve è un piuttosto marciotta, ma una volta arrivati al passo le cose cambiano e la discesa diventa memorabile.
All'auto ci rendiamo conto d'esser tutti un po' bruciacchiati dal sole, ci ridiamo sopra...lunedì sia io che Laura avremo un gran da fare a "nascondere" la nostra bigiata...ma ne valeva davvero la pena!
Sul sentiero la neve comincia a scarseggiare, saliamo senza sci, in modo da non perder tempo in complicate evoluzioni tra radici e foglie, ma quando usciamo dal bosco un luminoso manto bianco ci accoglie...sarà una gran giornata!
Questa valle non smetterà mai d'incantarmi, questo è quello che penso nei momenti di silenzio, quando le parole tacciono e gli occhi si posano ora su una cima ora sull'altra.
Il passo del Naret è davanti a noi Laura, (alias Lauretta) fatica un pò, ma una volta arrivati su un terreno più pianeggiante, le bastano pochi minuti per riprendersi e decidere di salire con noi alla cima...venti minuti dopo stiamo brindando in vetta!
Uvetta, panini con il salame, tè caldo e genepy...poi, quando il corpo è nutrito è tempo di nutrire lo spirito con una bella sciata...all'inizio la neve è un piuttosto marciotta, ma una volta arrivati al passo le cose cambiano e la discesa diventa memorabile.
All'auto ci rendiamo conto d'esser tutti un po' bruciacchiati dal sole, ci ridiamo sopra...lunedì sia io che Laura avremo un gran da fare a "nascondere" la nostra bigiata...ma ne valeva davvero la pena!
Tourengänger:
Laura.
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