Tour della Val Taleggio


Publiziert von cristina , 21. April 2015 um 16:42. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:19 April 2015
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 1 Tage
Strecke:Ponte del Becco-Cantiglio-Baite Cancervo-Monte Cancervo-P.so Grialeggio-P.so Baciamorti-Pizzo Baciamorti-Aralalta-Bocchetta di Regadur-Rifugio Gherardi-Quindicina
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano Bergamo uscita Dalmine. Seguire per Val Brembana. A San Giovanni Bianco svoltare a sx per la Val Taleggio. Il Ponte del Becco si trova su un tornante. Ci sono due posteggi oltre ai cartelli segnavia.
Kartennummer:Carta Turistica Escursionistica della Provincia di Bergamo N. 04 1:25.000

Abbandonate ormai le ciaspole, pensando al miglioramento che il meteo prevede imbastiamo un bell’anello in Val Taleggio, confidando e sperando in un passaggio per coprire i circa 7 km di asfalto che ci toccherebbero al termine del giro per tornare al posteggio.

Posteggiamo al Ponte del Becco prima di Sottochiesa. Vari cartelli segnalano la salita a Cantiglio. Noi prendiamo il Sentiero Partigiano ignorando tagli e scorciatoie che immaginiamo di tipo filo a piombo!

La bella mulattiera sale con qualche strappo più ripido in un bellissimo e verdissimo bosco, qui diversamente da quanto troveremo più sopra è primavera piena. Giunti a Cantiglio, troviamo un gruppo di case abitate solo nella bella stagione. Qui, nel 1943, tra Ottobre e Novembre, si costituì una banda di partigiani ecco il perché di questo interessante percorso. Per chi volesse saperne di più: 

www.55rosselli.it/documenti/pdf/documenti%2086issel/I%20martiri%20di%20Cantiglio.pdf).

Nei pressi dei primi ruderi di Cantiglio parte il sentiero 130 che sale ripidamente per circa 20-30 minuti dopo di che, svolta a dx e comincia un lungo e arzigogolato giro tra valli e vallette dove sembra di essere ancora in pieno inverno, tra chiazze di neve e fioriture incredibili di Rose di Natale. Destra, sinistra, su, giù, a un certo punto controlliamo il GPS per capire a che distanza siamo dalle Baite Cancervo, sembra di essere nel gioco enigmistico del labirinto!

Finalmente siamo alle baite e siamo accolti dalle prime quattro marmotte dell’anno, fuggi fuggi e fischi, beh l’anno scorso le prime le abbiamo viste a Luglio!

Dalle baite raggiungiamo il bivacco e seguendo dei bolli gialli raggiungiamo la cresta e la cima del Cancervo. Il tempo sta tutt’altro che migliorando, fa un freddo cane e ci sono tutte le piante congelate, galaverna e ghiaccio, quest’inverno non avevamo mai visto questo fenomeno!

A nord c’è ancora parecchia neve, il progetto di raggiungere il P.so di Baciamorti sembra un poco un azzardo ma cominciamo a scendere al P.so di Grialeggio. Qualche traverso e la ripida discesa su neve ci portano al P.so dove, invano cerchiamo il sentiero per il P.so di Baciamorti. Dopo aver perso una ventina di minuti nella vana ricerca proseguiamo in direzione del Venturosa, poco prima della baita Venturosa il sentiero Cai va a sx i bolli gialli a dx, che sia il bivio? Seguiamo il sentiero Cai ma poco dopo ricompaiono anche i bolli gialli, boh…fatto sta che raggiungiamo una baita dove troviamo il bivio Baciamorti-Venturosa.

Prima discesa su neve, il sentiero sotto sembra pulito, sarà così fino al passo, un’alternanza di neve e pulito nella speranza di non dover tornare indietro. Raggiunto il bosco è fatta, ma fino all’ultimo ci tocca tribolare con la neve. Lo spettacolo degli alberi congelati al P.so è incredibile, sembrano tanti Swarovski.

Il tempo è sempre schifoso ma regge. Saliamo al Pizzo Baciamorti, salita infinita, incrociamo le prime persone della giornata. Giunti in cima sosta per qualche minuti per mangiare qualcosina dopo di che proseguiamo per la vicina Aralalta, quindi discesa alla Bocchetta di Regadur e al rifugio Gherardi dove facciamo sosta pranzo/merenda.

La giornata comincia a migliorare, grazie tante ormai è pomeriggio inoltrato! Ma c’è sempre freddo. Di fatto non so nemmeno che ora siano.

Lasciamo il rifugio e velocemente siamo a Quindicina dove abbiamo l’immensa fortuna di rincontrare il ragazzo visto al Pizzo Baciamorti che ci offre il passaggio tanto sperato!

Bellissimo anello peccato che la giornata sia migliorata così tardi!

CURIOSITA’:

A
l nome Baciamorti, inteso come P.so Baciamorti, vengono dati vari significati ma, quello che più mi piace, è quello di cui ci parlò anni fa un caro amico.

Deriverebbe dall’antica consuetudine di trasportare attraverso il passo i corpi delle persone della Valle Taleggio morte in alta Valle Brembana dove si erano recate per lavoro, o viceversa, per seppellirli nei paesi d’origine. Al passo Baciamorti avveniva la consegna del defunto al parroco e ai portantini della località di destinazione, i parenti lo salutavano dandogli il bacio d’addio. Dall’usanza di baciare i morti sarebbe derivato quindi il toponimo Basamorcc, in italiano Baciamorti. Un’ipotesi suggestiva, ma che non trova riscontri nei documenti.


Tourengänger: cristina, Marco27
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (3)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 21. April 2015 um 19:46
Minchia che sbatta ragazzi!!! I soliti camminatori...
Ciaooooooo

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 21. April 2015 um 21:28
Bella lunga Complimenti Daniele66

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. April 2015 um 09:55
Sono i giri che amiamo di più fare, una sorta di mini trekking!


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