Traversata Bellagio-Brunate
Dopo due fine settimana all’insegna del tempo instabile, questo sembra promettere bene, soprattutto sabato. Questo week vorremmo abbandonare la neve, mi piacerebbe dire definitivamente ma non si sa mai…
Qualche vaga idea su cosa fare, ma soprattutto la voglia di sfruttare l’intera giornata ci fa decidere per la ripetizione di questa traversata. In serata avremmo un appuntamento con amici. Dopo una giornata così non saremo troppo pimpanti, per cui li avvisiamo. Conoscendoci ed essendo anche loro montagnini non desistono e confermano l’appuntamento, verrà come verrà! Quindi…
Alle 6.30 prendiamo l’autobus dalla Stazione di Trenord di Como per Bellagio-Guggiate. Seconda colazione al bar all’angolo e alle 7.40 partiamo.
Raggiungiamo il bosco e seguiamo l’indicazione per Monte San Primo lungo la dorsale. Saliamo ripidamente al Monte Nuvolone e anche questa volta manchiamo il bivio. Molto probabilmente c’è un sentiero più battuto di quello che abbiamo fatto noi che sembra in fase di abbandono, sterpi e bolli vecchi. Salendo ne abbiamo incrociato un altro ben segnato e con buona traccia. Per raggiungere il Nuvolone a un certo punto abbiamo abbandonato il sentiero bollato e abbiamo seguito la dorsale. Dalla cima, siamo tornati un poco indietro e nei pressi di una sorta di colletto siamo scesi sul sentiero bollato. La discesa continua per proseguire con altri sali e scendi. Raggiungiamo così il Rif. Martina.
Il profumo che esce dalla cucina è parecchio invitante…non ci facciamo tentare e dopo una breve sosta proseguiamo per il San Primo. La salita è molto ripida, nel primo tratto gelata nel secondo pappa…con fatica siamo in cima! Foto e proseguiamo lungo la cresta che fino all’Alpe di Terrabiotta è in buona parte ancora innevata. Scesi all’Alpe Spessola risaliamo in cresta e raggiungiamo la Colma di Sormano gremita da ciclisti e motociclisti. Una sosta veloce per cambiare le pile al GPS e per bere qualcosa e proseguiamo per il Palanzone già in vista da parecchio! Superiamo sei panarozzi più o meno evidenti e siamo in cima. Sosta.
La discesa grazie al cielo non è molto fangosa e giunti alla Bocca di Palanzo risaliamo al Pizzo dell’Asino. Discesa al Rifugio Alpe Mara e risalita al Monte Bolettone, alternando neve e fango!
Sul Bolettone facciamo sosta in contemplazione dell’ultimo tratto di cresta. L’obiettivo di essere alla Capanna Boletto con la luce sembra raggiunto.
Scendiamo dal Bolettone e poco dopo riprendiamo la cresta fino in cima al Boletto. Il sole sta calando e ci regala uno splendido tramonto.
Sosta "pranzo", anche se ormai siamo più vicini all’ora di cena, chiamiamola, come si usa ora, “apericena”, tanto prima di arrivare alla cena ne abbiamo ancora…meglio avvisare gli amici!
Lasciamo la Capanna Boletto con le ultime luci ma, grazie al cielo sereno e a uno spicchio di luna riusciamo ad arrivare a Brunate senza le frontali.
Prendiamo la funicolare al volo e ora, sulla traccia GPS non c’è, non ci resta che risalire a recuperare la macchina e dirigerci a casa degli amici che per fortuna non abitano lontano e che pazientemente ci stanno aspettando!
Che dire se non bellissimo!
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