Pizzo Meriggio m.2358: un bel regalo il giorno prima del mio compleanno!


Publiziert von Alberto , 4. April 2015 um 17:10. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:28 März 2015
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2 Tage 4:15
Aufstieg: 1812 m
Kartennummer:carta Kompass 1:50.000 Bernina/Sondrio oppure del Parco Orobie valtellinesi – carta escursionistica 1: 30.000 alpi Orobie tav. n° 3

vista da Alberto:

Per ragioni di cui mi sento in parte un po responsabile,ometterò alcune cose inerenti a questa due giorni cercando di sintetizzare: quindi non abbiatene male se non descrivo come è nel mio modo tradizionale nell'essere preciso.
 

Da un po di tempo desideravo salire al pizzo Meriggio sempre se fosse stato possibile (oramai anche in questo periodo le scariche sul versante nord sono all'ordine del giorno) prestando la dovuta cautela: come ho già scritto in altre occasioni,la Montagna esige rispetto e chi la teme ha più possibilità di fare ritorno a casa rispetto agli spavaldi.

Avere paura della Montagna non significa essere dei codardi,ma essere intelligenti e umili,frasi sentite da esperti alpinisti: sapere avvicinarsi ad essa con massimo rispetto!

Ovviamente manca poco tempo per festeggiare il mio compleanno e regalarmi una due giorni,diversa sotto molteplici aspetti avendone la possibilità,vuol dire farsi un grande regalo anche se dovessi essere solo: cosa a cui sono abituato!

Il percorso di salita non è affatto da prendere alla leggera,ghiaccio e neve dura con la pendenza del terreno mettono a dura prova la camminata che inizia alle ore 9 e alle ore 11,04 dopo un dislivello di 449 m. e 2,280 km. sono a quota 1550 (ovviamente con i dovuti tagli di cui ne sono a conoscenza).

Riprendo il tracciato nel bosco e seguo quello non ufficiale che fa risparmiare parecchio (per chi lo conosce) considerando la tipologia di neve che tiene bene: il percorso lo fa insieme a me una signora che non ricorda bene dove si deve andare per quanto concerne la sua meta,quindi l'accompagno più che volentieri dato che ho la possibilità di scegliere delle varianti.

La giornata è spettacolare e giunti alla meta che la signora mi diceva,non gli sembra di essere al posto giusto: dalle poche informazioni un poco confuse,riesco a capire dove era stata e dove voleva ritornarci.

Gli spiego e la conduco fino al bivio dove io mi fermerò: sono le ore 11,24 la giornata è calda e la neve comincia ad ammorbidirsi però almeno sono arrivato. Spiego dove deve andare e gli indico il tracciato con eventuale percorso alternativo al suo rientro e mi ringrazia per averle dato informazioni utili,mentre io scarico un po di roba dal mio zaino: anche se è vicina l'ora di pranzo,approfitto della stupenda giornata per osservare il maestoso panorama che mi si propone ai miei occhi.

Solo pochi possono avere il privilegio di ammirare ciò che ci circonda: la maestosità del luogo,la natura che si risveglia tra il canto dei suoi abitanti che volteggiano per procurarsi quel poco da vivere che emerge dove la neve lascia lo spazio al terreno.

Bello,magnifico e sono felice di esserci!

Fatto rientro alla bella struttura,mi preparo un semplice pranzetto poi sul tardi Gianluigi mi chiede delle info...salirà con Giovanni...allora preparo la cena...no,perché salgono verso l'una di notte...allora vado a dormire presto che ho molti arretrati dato che è tutta settimana che mi alzo alle 04,30.

Lascio accesa la luce esterna in modo tale che possano vedere e riuscire senza perdersi a giungere finalmente alla meta...: li sento arrivare e poco dopo che sono all'interno scendo per i saluti e subito Gian mi dice se l'indomani saliamo al Meriggio.

Non esito e gli dico va bene ma...sveglia alle 05,30...mink...le regole le stabiliscono la natura e la Montagna,poi qualcosa aggiunge il Bradipo delle Alpi che in base alla situazione (ma in ogni caso rimane standard) inerente alle circostanze sceglie l'orario più consolo (e intelligente) calcolando tempistiche,situazione neve del versante da affrontare e ovviamente per pranzare in un orario che consenta a Gian,super impegnato e quindi con la possibilità di essere di ritorno a casa un po presto.

Sulla base di ciò punto la sveglia alle 5,30 (che già schiarisce) solo che ho mantenuto "generosamente" l'orario solare,altrimenti gli amici avrebbero dovuto alzarsi 1 ora prima: visto che siamo vicini alla Pasqua cerco di essere "clemente" ovviamente non oltre alle normative di sicurezza che impongono certe levatacce in particolari situazioni con neve che può formare valanghe (conosco bene la zona).

Alle ore 5,30 suona la sveglia a vibrazione (come va oltre la mia cautela per non far rumore nei confronti degli amici) scendo e mi preparo...oltre a me nessuno se move...15 minuti dopo accendo la luce della camera...nessuno se move...dopo altri 15 minuti con il manico della scopa colpisco il soppalco...e se movono tutti he he he (dopo tutto sono le 7,00 ora legale).

Non proprio pimpanti scendono la scala e ci si prepara alla colazione: Gian era preoccupato perché i sui indumenti sono umidi e non ha il ricambio (averlo saputo avrei potuto alzarmi 1 ora prima e accendere la stufa per asciugarli): quindi ci si adatta.

Gian aggiunge che sente il mal di schiena: se non ce la fa dopo un po di cammino torna indietro...e vengo a sapere che ha con se la tavola anche se gli ho detto di lasciarla a casa...(è più forte di lui e dei sui dolori!) che ovviamente e saggiamente non porta con se in vetta.

Ora mettiamo a posto gli orologi e alle ore 7,50 siamo in partenza: gli amici cominciano ad apprezzare l'immenso panorama che ci "perseguiterà" a lungo durante la "lunga" ascensione che ci metterà a dura prova (in particolare il Bradipo) il quale verifica i pendii che hanno in parte scaricato (ma posso assicurare che molto ancora scaricheranno nel corso delle ore e dei giorni avvenire!) anche dal fatto dato dalla sua particolarità che la rende poco appetibile proprio per la sua caratteristica "non classica" per il raggiungimento della vetta alla quale vi perveniamo alle ore 9,30 (dove stranamente il Gianela non lamenta nessun tipo di mal di schiena,tutto passato guarda caso: e già,la Montagna sa guarire in certi casi!).

Gli amici sono estasiati per aver avuto la possibilità di salire quassù ed ammirare uno dei scenari spettacolari da cui si gode la vastità e diversificazione delle innumerevoli cime circostanti: questa è una di quelle cime che ho cominciato per la prima volta,affrontandola in versione invernale nel lontano MARZO 2001 IN SOLITARIA poi ho cominciato a condurvi gli amici in totale sicurezza. La zona modestamente la conosco avendola frequentata sia in estate che in inverno quasi una 20 na di volte,per di più aggiungo che il Campàggio non è robetta da poco cercando di raggiungerlo proseguendo la cresta dal Meriggio,(anche se alcuni sci alpinisti azzardano) la conferma mi è data da chi abita nella zona: vi sono coloro che lo risalgono ma preferibilmente da altro versante.

Mentre la maggior parte si fermano alla croce suggerisco agli amici di procedere oltre fino al cocuzzolo dal quale si ha una stupenda vista anche sul bacino del Venina e per avere un idea dei rischi che si avrebbero nel caso si vuole proseguire verso il Campàggio: vi sono alcuni che lo fanno da qui...con gli sci è già un impresa figuriamoci con le ciaspole oltre al tempo che ci vuole e per capire bene ciò,bisognerebbe vederlo da altra prospettiva.

Bene,Per me e gli amici è la prima volta che siamo in vetta (i primi in assoluto) a quest'ora,però assaporiamo la stupenda vista che da quassù si gode senza nemmeno un poco di arietta che comincia a farsi sentire quando decidiamo alle ore 10,00 di fare rientro.

Ovviamente Gianluigi vorrebbe scendere dove il Bradipo non predilige tali percorsi e con il fatto che non ne ho proprio intenzione di cambiare idea,anche Gian si adegua: scendiamo la dorsale di cresta e appena noto una possibilità di taglio il Gian la prova.

Il manto nevoso è lavorabile di talloni,quindi la camminata in discesa un po meno ripida è possibile,quindi accetto e scendiamo nel più totale divertimento e sicurezza la quale ha priorità assoluta e alle ore 11,00 sono alla struttura dove mi attivo per accendere la stufa e mettere dell'acqua a bollire mentre agli amici ho suggerito di aspettare e godersi il panorama che si vede nei pressi.

Gian ci prepara un ottima pasta,quater ciacer e poi alle 13,00 ci salutiamo proponendoci di ritrovarci per altre uscite: resetto il tutto,lavo il pavimento e visto che quel che sognavamo lo abbiamo realizzato,alle ore 13,50 parto e arrivo addirittura a rivedere gli amici ancora al parcheggio,sbalorditi nel vedermi già...è vero che son Bradipo...in salita però he he he in discesa e se son solo su neve o percorso tranquillo,vado come un razzo he he he!

 

Bene,anche questa 2 giorni è stata stupenda,un saluto a chi mi ha dato questa possibilità (di cui ringrazio senza fare nome),agli amici che si fidano del sottoscritto che pur di esserci fanno ciò che i molti non farebbero (me compreso) e per aver dato la loro disponibilità in cucina.

 

 

Ciao a tutti: BUONA PASQUA e alla prossima!


Tourengänger: Alberto, gianluigi
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 4. April 2015 um 17:41
Bè, auguri in ritardo!
Menek

gonzo hat gesagt:
Gesendet am 7. April 2015 um 07:21
l'anno prox, in onore del 15° anniversario della prima in solitaria, vorrei esserci pure io Andrea


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