24 H Monte Prealba - UP and DOWN

Dopo la 6h di Pastrengo, l’appetito vien mangiando e mi iscrivo alla 24/12/6 H del Monte Prealba. Inizialmente l’idea è di dare una mano alla mia ragazza Ilaria, che avrebbe fatto la 24 ore.. poi, già che son lì, mi dico, perché non correre con lei le prime 12 ore..? così mi iscrivo alla 12. Però, subito dopo mi pento di non aver “osato” iscrivermi alla 24.. provo un po’ di invidia per chi l’ha fatto e curiosità su cosa si provi a correre di notte e così mi balena l’idea di provare a chiedere agli organizzatori se sia possibile modificare la mia iscrizione dalla 12 alla 24..

Io non ho mai fatto una gara di più di 45 km (proprio 2 settimane fa, a Pastrengo..), ma la cosa non mi preoccupa più di tanto.. Sbaglierò ?

Io e Ilaria arriviamo a Bione la sera del venerdì. Ci accoglie Matteo e poco dopo incontro Riccardo, che mi abbraccia come se fossimo amici da sempre ! che bello ! ed avevamo scambiato due parole durante una gara in cui io avevo, casualmente, il numero 1 e lui credeva che fossi un top runner ;-) Di Riccardo, invece, come non ricordarsi la sua cavalcata sulle strade del Tor de Geants, che tutti noi abbiamo seguito, increduli, da casa ? Subito dopo andiamo a mangiare.. tante chiacchiere e Riccardo mi stimola a far prendere corpo alla mia idea di passare alla 24 ! Lo chiedo agli organizzatori che sono molto gentili a permettermi da fare il cambio di pettorale !

Si va a letto. Io, come mio solito, non dormo quasi nulla.. pazienza ! Sono contento comunque per gli altri che invece dormono, eccome !

Alla mattina, ci si prepara. Chi si increma, chi pensa a cosa mettersi.. Tutti quanti abbiamo portato quintali di borse, con di tutto e di più..

Il tempo è brutto. Lo sappiamo bene ! E le previsioni danno pioggia/neve proprio nelle 24 ore in cui dobbiamo correre.. né prima, né dopo..

Partiamo tutti a ritmo blando, anche se io ho la tendenza a rilanciare e corricchiare, ma giustamente Matteo mi bacchetta ! L’imperativo è camminare appena il sentiero o la strada accenna una minima salita e correre in discesa. Io e Ilaria stiamo insieme, metro dopo metro. Andiamo bene insieme, teniamo lo stesso ritmo, nessuno dei due deve rallentare o faticare a stare dietro.

A me diverte lo strappo della salita finale all’Eremo e una discesa tecnica nel fango, mentre la traccia che si forma nella neve nella parte alta del ritorno diventa via via più compatta e scivolosa, molto tecnica. Fortunatamente la neve che viene giù e l’intervento dei ragazzi del Bione Trailers Team, che ad ogni giro ci chiedevano come trovavamo il percorso e che hanno buttato un po’ di terra nei punti più critici, ha risolto il problema.

Passano i giri. È bello incontrarsi, salutarsi, incitarsi.. A parte il primo giro, dal secondo in poi ci fermiamo a tutti i ristori. Fornitissimi, soprattutto quello alla base-vita. Da Ilaria ho imparato a guardare il tavolo e vedere che cosa mi dice lo stomaco di mangiare. E così provo un po’ tutto, ogni volta qualcosa di diverso ! Torte, salame, panini al prosciutto, patatine ed ogni genere di bevande.. coca cola, the, limonata e, immancabile, la birra, che non posso non provare, a metà gara ! In basso piove, in alto nevica. Non smette un attimo. Devo togliere gli occhiali, con la pioggia non vedo niente.

Scende la notte. Proseguiamo senza problemi. Il mio Fenix2 della Garmin, invece, prima si impianta e poi si scarica, abbandonandomi.. Così, non ho più riferimenti di alcun tipo, nemmeno sull’orario ! Sento ogni tanto i rintocchi del campanile della chiesa e ogni tanto chiedo l’ora a Ilaria. Alla base vita c’è il live della gara. Lo guardiamo e vediamo che lei è terza. Bello, non ce lo aspettavamo.. così mi chiede di aiutarla a mantenere la posizione.. Bene, ho uno stimolo in più ed è una cosa che non capita mai, a me !

Dopo il primo giro con la frontale ci fermiamo a mangiare un piatto di pasta e, mentre la aspettiamo, a cambiarci la maglia termica una prima volta. I guanti sono fradici. Li cambio anche loro. I fuseaux, invece, non li cambiamo : togliere le scarpe sarebbe impossibile !! e mettere un altro paio di calze inutile, si bagnerebbero subito.

Verso le 3 di notte mi incomincio a chiedere se mi verrà sonno. Mi sembra di no, nonostante il non aver dormito quasi niente ieri. È la mia prima gara di notte. Mi sento bene. Però, salendo, mi accorgo di aver rallentato.. di non rilanciare più nei tratti di piano.. Ilaria ha sonno.. mi dice di rallentare.. ed il fatto che io già stessi andando piano mi fa preoccupare.. La salita sembra non terminare mai. Non c’è più quasi nessuno sul percorso.. la 12 e la 6 sono finite e probabilmente qualcuno della 24 si è fermato.. soffia il vento, nevica e fa freddo, ma non mollo.. sono un alpinista ! Arrivati all’eremo, ci sediamo per un po’ sulla panca, anche se forse è peggio, ci si raffredda e basta.. così ripartiamo. Ad Ilaria si chiudono gli occhi, io sto sempre davanti.. Arrivati alla base proviamo a fare un micro-pisolino di una decina di minuti.. io non riesco a dormire del tutto, ma un po’ mi riposo ! Ci cambiamo ancora, io aggiungo uno strato e un guscio più pesante.. Ripartiamo. Ormai il 3° posto è assicurato, la quarta ha un distacco di un giro e mezzo, ma Ilaria non si ferma, ed io nemmeno ! Sta albeggiando.. la frontale non serve più.. Sono troppo coperto.. In questi ultimi giri, nella discesa finale, su asfalto, mi fa male la parte bassa delle gambe, un dolore che non avevo mai sperimentato ! Non riesco a correre, in quei punti, e lascio che Ilaria allunghi perché sa che la riprendo sul tratto tecnico nel fango o, tuttalpiù, nella base-vita.

Siamo al 13° giro. Ce ne starebbe un altro, ma Ilaria si ferma.. ormai la sua 3^ posizione è matematicamente sicura e la mia razionalità prevale sull’incoscienza.. sarebbe solo un calvario.. Così passiamo al controllo mano per mano, lascio che lei timbri per prima e depositiamo il braccialetto. È finita ! Ci abbracciamo e ci baciamo sulle labbra, immortalati da una fotografia. Sono fradicio, ho i capelli bagnati come un pulcino, ma è stata un’esperienza bellissima, ed averla condivisa così come ho fatto io, oggi, l’ha resa ancora più bella, più appagante.

Alla fine, sono 12° assoluto, 9° di categoria. 22h05’31”, 85.8 km, 7150 m di dislivello. Il mio miglior risultato in una gara. La mia gara più lunga. Il dislivello più grande mai fatto.

Bello il finale che ha visto tutti premiati, dal primo all’ultimo, con una medaglia tutta particolare e qualche secondo di “celebrità” !

Grazie mille ai ragazzi del Bione Trailers Team, molto gentili a venire incontro al mio cambiamento d’idea e perfetti nell’organizzazione di una gara unica nel suo genere !

La gara, stupenda ! Le condizioni atmosferiche l’hanno resa ancora più stimolante ! ed avere avuto qualcuno con cui condividerla è stato qualcosa di impagabile ! Per i 10 giorni successivi ho le caviglie gonfie, ma è il prezzo da pagare, e poi tutto torna come prima :)