Pioda di Crana: La Piodata

Oggi la proposta di Alberto G. è quella di provare a salire alla Pioda di Crana passando sopra la sua caratteristica piodata inclinata del versante Est, ben visibile da numerose cime della Val Vigezzo e delle Centovalli.

La prima volta che raggiunsi la Pioda di Crana (c’era anche Marco), ricordo che per raggiungere una parte del gruppo che aveva preferito non salire ma fermarsi al Lago Panelatte, scendemmo direttamente per questa liscia piodata… era estate e si vedeva bene dove poggiare i piedi… che ora nelle vesti invernali appare come una levigata verglassa di neve… e ghiaccio!!!

Arvogno ore 8: Siamo in 7, oltre a Alberto G., Marco e ciolly, ci sono anche Paolo, Fabrizio, Giuseppe (Beppefly) e Matteo (Mett), tutti ben intenzionati a provare questo favoloso percorso.

Seguendo il sentiero estivo, oltrepassiamo il Rio Verzasco e raggiungiamo l’Alpe i Motti dove la parete appare in tutto il suo splendore.

Zigzagando sui ripidi pendii raggiungiamo l’imbocco del canale-piodata portandoci a ridosso della verticale parete che termina all’anticima.

Una grossa colata di ghiaccio impedisce il superamento delle prime balze, ma aggirando l’ostacolo a sx sfruttando una evidente cengia che segue in parte la parete.

Qualche passetto esposto per tornare nel canale-piodata e poi su diretti fino all’uscita in cresta, a pochi passi dalla cima.

La giornata non è certo delle migliori… sta nevicando… ma la visibilità rimane comunque eccellente, più che sufficiente per godersi anche una meravigliosa inconsueta sciata su neve ghiaccio e roccia.

Aver tastato il percorso in salita ci permette di uscire con solette indenni da alcuni punti ricoperti solo da recenti accumuli di neve ventata… poca poca.

Rimessi nuovamente i ramponi superiamo il ghiaccio basale per tornare nuovamente alla base della piodata… ora si può anche dire che è fatta.

Arvogno Ore 14,30: Una tappa al Bar Rifugio a brindare con birra (loro) e tisana (io)… ciao Pioda di Crana… ciao piodata… e anche questa è andata.