Dosso d'Arla - Poncione di Cabbio - Sasso Gordona (anello della valle Cugnolo)


Publiziert von rambaldi , 12. Januar 2015 um 22:29.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum:11 Januar 2015
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Monte Generoso   I   CH-TI 
Zeitbedarf: 4:15
Aufstieg: 800 m

Ritorno dopo parecchi mesi sul Sasso Gordona, tra le montagne di casa la mia prediletta, terreno delle mie prime escursioni giovanili.
Al contrario del solito prima di partire studio un po' la carta per trovare un itinerario di salita rapido. Voglio trovarmi su un crinale al sorgere del sole.
Le varie mulattiere di avvicinamento rimangono tutte in valle, l'unica possibilità che vedo è di partire dal cimitero di Cabbio e guadagnare il crinale del Poncione passando per il Dosso d'Arla.
Parcheggio presso il cimitero salgo sulla strada monte che porta alla chiesa di Sant'Antonio in località Gaggio. Supero il tornante e arrivo alla piazza di giro da dove, a sinistra, si stacca un sentiero non mercato che in breve guadagna quota verso la mulattiera che sale dal centro di Cabbio.
 
Ripresa la mulattiera principale evito le prime due deviazioni, una prima a destra che riporterebbe a Gaggio e una seconda a sinistra che raggiunge solo le baite di Gaggiolo.
Proseguo fino ad incontrare due rustici, in località Croce sulla CSN, alle cui spalle si stacca un sentiero poco evidente che guadagna il crinale del Poncione di Cabbio.
Da qui il sentiero diventa evidente, anche se non segnato sulla CNS, e risale senza possibilità di errore la costa, con pendenze abbastanza dolci, fino a raggiungere il Dosso d'Arla. Arrivo proprio al sorgere del sole, l'alba si 'consuma' mentre cammino verso il colmo del Poncione di Cabbio in un susseguirsi di sfumature di cime e boschi che vanno dai toni rossi a quelli gialli.
 
Mi siedo in cima al Poncione per fare colazione in attesa che arrivi un po' di luce anche sul Sasso Gordona il cui versante ovest, immerso ancora nell'oscurità, incute un certo rispetto.
Riparto verso il rifugio Prabello con ritmo tanto lento quanto era stato veloce a salire sul Dosso. Affronto con la dovuta cautela il tratto attrezzato che porta in cima al Gordona. Non essendoci ghiaccio non presenta pericoli. Noto che sono state sistemate le catene mal messe rispetto all'ultima volta che ero salito.
Arrivo in cima e lo scenario offre colori accesi lungo tutte le direzioni. Oltre la catena Generoso - Pizzo della Croce, infiammata dalle luci basse del Sole, risalta un cielo blu cupo.
A nord si vedono le cime alpine innevate, vesso Sud la Padania nebbiosa. Solo il lago di Como non si mostra bene causa un po' di foschia.
 
La temperatura in cima è primaverile e stranamente da nord non è ancora arrivato il vento turbolento previsto per la giornata. Meglio così.
Inizio la discesa sul versante opposto. Attraverso le fortificazioni della linea Cardorna, dove noto dei nuovi pannelli informativi e mi fermo per una nuova pausa poco a monte della colma di Schignano dove il Sasso offre un ottimo profilo.
 
Per la discesa scelgo il secondo costone della valle Cugnolo in modo da completare un giro ad anello. Raggiungo il crinale lungo il sentiero che taglia a mezza costa il versante sud-est del monte, tracciato alla base della piramide sommitale. I tratti finali del sentiero sono invasi da arbusti di nocciolo, ma si arriva senza troppe difficoltà sul colmo della valle da dove si ha un'altra ottima visuale del Sasso Gordona.
Inizio la discesa lungo il piacevole sentiero che porta prima ai Monti Corno, diroccati, per poi raggiungere all'Alpe di Corno. Da qui il sentiero abbandona definitivamente il crinale e scende a tornanti nel bosco di Rema. Il bosco è quasi prevalentemente formato da alberi di Ontano Nero, in un ambiente dove l'umidità è padrona, ovattato da licheni, muschi e felci. Qualche raggio di sole riesce a penetrare regalando giochi di luce sulle cortecce rugose e ricoperte di licheni degli ontani.
 
Al termine della discesa evito la deviazione a sinistra per Bruzella e proseguo a destra verso Uggine guadando un affluente del Breccia, in una stretta gola tappezzata di muschio.
Raggiunta Uggine rientro verso Cabbio lungo la strada asfaltata dove mi accompagnano le prime violente folate del vento previsto per la giornata.

Tourengänger: rambaldi
Communities: Hikr in italiano


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