In balìa del vento al Monte Barro

Le previsioni davano vento nel pomeriggio... per evitarlo, nei limiti del possibile, propongo agli amici Ahmed e Gloria un'escursione su una cima bassa e che ci permetta di terminare presto.
Da tempo volevo salire il Monte Barro, che pur con la sua modestissima altitudine e la sua cornice un pò troppo urbanizzata, offre una rete di interessanti e divertenti sentieri.

Partiamo da Malgrate, più o meno in corrispondenza del Ponte Azzone Visconti. A lato della strada imbocchiamo Via San Michele, dove è già presente un bel pannello dei sentieri del Parco Monte Barro.
La strada diventa in breve una mulattiera acciottolata che si inoltra nel bosco con buona pendenza.
Il tempo intorno a noi è tutto grigio e l'aria densa di umidità, tanto che iniziamo a sperare che il vento arrivi un pò in anticipo per spazzare via tutte queste nubi basse... saremo accontentati, ma col senno di poi avremmo preferito la nebbia!
Raggiungiamo un prato con una panchina, dove ignoriamo la stradina per San Michele e svoltiamo a destra, seguendo sempre il sentiero n°304.
A Pian Sciresa, in corrispondenza di un'altra bella zona prativa (0 h 40), svoltiamo a sinistra sul sentiero n°301 ed iniziamo un lungo tratto pianeggiante per aggirare il Monte Barro ed andare a prendere il sentiero che lo risale dal versante sud.
Il tratto è abbastanza lungo ma piacevole, sia per il bel panorama sul Resegone che per l'ambiente circostante. Prendendocela molto comoda, nella speranza che intanto arrivi il sole, raggiungiamo il bivio in cui si stacca a destra il sentiero n°305 (1 h 30).
Ora la musica cambia, si inizia a salire con buona pendenza e, senza particolari difficoltà raggiungiamo il Terzo Corno.
Qualche metro di discesa tra i prati e quindi si sale al Secondo Corno, affrontando un paio di brevi passaggi su roccia.
Altra brevissima discesa e facile risalita per il Primo Corno, quindi si inizia l'erta finale per la vetta principale del Monte Barro.
Con un alternarsi di tratti di sentiero e divertenti tratti di roccette, mai troppo esposti nè particolarmente tecnici, raggiungiamo quindi la grossa croce del Monte Barro (2 h 50).

Proprio nel momento in cui arriviamo in vetta il tempo cambia: le nubi basse si dissolvono a gran velocità ed inizia a spirare un bel vento.
Dopo qualche foto al bel panorama, decidiamo di scendere alla ricerca di un punto più riparato dove mangiare.
Al bivio appena sotto la cima lasciamo il sentiero che prosegue verso l'Eremo e seguiamo il Sentiero delle Creste, indicato come EE.
Dopo qualche metro di discesa, affrontiamo l'ultima risalita su roccette della giornata, peraltro anche la più impegnativa a mio giudizio (4-5 metri abbastanza verticali, su roccia comunque facile e strapiena di appigli, direi un I grado di dificoltà).
Qui ci troviamo nuovamente in cresta, dove il vento spira sempre più forte.
Inizialmente riusciamo a procedere senza grosse difficoltà, ma poco dopo la situazione si fa veramente fastidiosa. In alcuni punti, per nulla riparati, non si riesce a stare in piedi.
Una breve discesa a tornantini ci costa un sacco di tempo, costretti a farla praticamente da seduti e fermandoci ogni due passi. In più il vento ci soffia proprio in faccia, bloccandoci quasi il respiro e riempendoci gli occhi di terra e sterpaglie.
Peccato perchè la discesa sarebbe stata davvero bella, svolgendosi in ambiente aperto e super panoramico.

Sbucati sul sentiero che proviene dall'Eremo si svolta a destra ed in breve raggiungiamo finalmente un punto più riparato ed entriamo nel bosco.
La situazione torna accettabile e riusciamo ora a procedere normalmente fino a trovare un bivio dove Pian Sciresa è indicato sia dritto che a destra.
Noi scendiamo a destra e raggiungiamo in un attimo il Cippo degli Alpini (3 h 50), dove un bel tavolo con panche in posizione ottimamente riparata ci consente di consumare comodamente il nostro pranzo e di riprenderci dalla terribile discesa.
Quindi con pochi minuti di cammino ci ricongiungiamo col sentiero principale (il n°301) e raggiungiamo la Baita Pian Sciresa.
Qui non seguiamo il sentiero principale ma quello alla sua destra che, costeggiando il prato di Pian Sciresa, riporta al bivio dell'andata , dove riprendiamo il sentiero n°304 già fatto al mattino per tornare alla macchina (4 h 45).

Per concludere, gran bella escursione: questa piccola montagna non ha deluso le aspettative, regalandoci un'escursione estremamente varia e divertente, in ambienti inaspettatamente selvaggi a pochissima distanza dalla città. Peccato solo per il vento che ha reso la discesa decisamente poco godibile!!