Monte Palanzone
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Prima escursione dell'anno.
Vedendo dal treno abbondanti brinate e candelotti di ghiaccio, mi aspettavo una giornata come l'ultima sul Cornizzolo, invece giunto ad Asso il clima cambia e salendo trovo un bel sole ed un caldo primaverile, mentre le previsioni davano cielo velato con aumento della nuvolosità.
Da Asso raggiungo Enco, dove come sempre faccio una sosta ed una chiacchierata con la Cristina.
Riprendo la salita prendendo il sentiero, non molto visibile, che si stacca sulla sinistra dalla strada che porta a Rezzago.
Si sale nel castagneto raggiungendo un'altra stradina che sale da Rezzago, e si prosegue sempre diritti trascurando stradine e sentieri laterali, raggiungendo la ripida cresta finale.
Nel frattempo la temperatura è salita notevolmente, ci sono solo poche nubi isolate, ed io sono rimasto in maglietta e calzoncini; oggi le mie mani non hanno per niente sofferto per il freddo.
Arrivo sulla cima del Palanzone alle 11,30, dopo 2 ore e 45 minuti di salita, escluse soste.
Una leggera brezza attenua il calore, e con calma consumo il mio pranzo.
Ci sono poche persone, ma scendendo dopo mezzogiorno ne incrocio parecchie che salgono.
Mi dirigo alla Capanna Mara, passando per il Pizzo dell'Asino.
Altra sosta per una fetta di torta; è buona ma lo sarebbe di più se non ci mettessero sopra tanto zucchero.
Un po' di riposo poi mi avvio per la discesa verso Caslino.
Visto che è presto, aggiungo anche la breve salita al Monte Puscio, dopo di ché mi immergo nella fresca ombra, al riparo dai dardi infocati del sole.
A Caslino sosta al bar, poi raggiungo la stazione per prendere il treno.
Oggi su quasi tutto il percorso ho trovato terreno asciutto, poco ghiaccio e fango solo salendo ad Enco.
Spero che arrivi la neve in quantità sufficiente, finora ne ho calpestato solo pochi residui.
Alla prossima
Ciao
Stefano
Vedendo dal treno abbondanti brinate e candelotti di ghiaccio, mi aspettavo una giornata come l'ultima sul Cornizzolo, invece giunto ad Asso il clima cambia e salendo trovo un bel sole ed un caldo primaverile, mentre le previsioni davano cielo velato con aumento della nuvolosità.
Da Asso raggiungo Enco, dove come sempre faccio una sosta ed una chiacchierata con la Cristina.
Riprendo la salita prendendo il sentiero, non molto visibile, che si stacca sulla sinistra dalla strada che porta a Rezzago.
Si sale nel castagneto raggiungendo un'altra stradina che sale da Rezzago, e si prosegue sempre diritti trascurando stradine e sentieri laterali, raggiungendo la ripida cresta finale.
Nel frattempo la temperatura è salita notevolmente, ci sono solo poche nubi isolate, ed io sono rimasto in maglietta e calzoncini; oggi le mie mani non hanno per niente sofferto per il freddo.
Arrivo sulla cima del Palanzone alle 11,30, dopo 2 ore e 45 minuti di salita, escluse soste.
Una leggera brezza attenua il calore, e con calma consumo il mio pranzo.
Ci sono poche persone, ma scendendo dopo mezzogiorno ne incrocio parecchie che salgono.
Mi dirigo alla Capanna Mara, passando per il Pizzo dell'Asino.
Altra sosta per una fetta di torta; è buona ma lo sarebbe di più se non ci mettessero sopra tanto zucchero.
Un po' di riposo poi mi avvio per la discesa verso Caslino.
Visto che è presto, aggiungo anche la breve salita al Monte Puscio, dopo di ché mi immergo nella fresca ombra, al riparo dai dardi infocati del sole.
A Caslino sosta al bar, poi raggiungo la stazione per prendere il treno.
Oggi su quasi tutto il percorso ho trovato terreno asciutto, poco ghiaccio e fango solo salendo ad Enco.
Spero che arrivi la neve in quantità sufficiente, finora ne ho calpestato solo pochi residui.
Alla prossima
Ciao
Stefano
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stefano58
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