Bivacco S. Glisente m.1956 (BS): tramonto e alba da sogno!


Publiziert von Alberto , 9. Januar 2015 um 13:19.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:22 Dezember 2014
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:45
Aufstieg: 1423 m
Strecke:Palur m.700 - La Polsa m.780 - La Olta Desartorel - Camarozzi m.1000 - bivio per Selem - Duol de Sota m.1336 - Zuvolo m.1420 - alpe Cadinet m.1705 - +km. 1,300 al bivacco S. Glisente m.1956: 1226 m. di disl. fino al bivacco, KM. 7,09 e 155 minuti effettivi + 197 di disl. in vetta e KM. 1,950 e 31 minuti effettivi per un totale di 1423 m. di salita
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - autostrada MI/VE uscita Bergamo o Seriate - seguire per Val Camonica direzione Lovere - Breno - Capo di Ponte - Malonno - Sonico - Esine - Berzo [p ]
Unterkunftmöglichkeiten:bivacco S. Glisente: locale cucina/refrettorio composto da un tavolone, 2 panche + 2 sgabelli per un totale di 10/12 posti a sedere, cucina a gas 4 fuochi, stufa a legna e camino, luce a pannello solare, lavello (in inverno l'acqua corrente interna ed esterna non c'è), wc esterni (accessibili se si spala la neve): Attenzione, l'acqua è potabile perché arriva da un acquedotto recente, posto in quota più in alto della sorgente da dove si attinge l'acqua in inverno, la quale si raggiunge tramite un sentiero in discesa per circa 50 m. di dislivello e che viene procurata dai volontari (un servizio veramente eccezionale, complimenti), nel caso, lungo il percorso vi sono ben 3 fontane, l'ultima è situata a sinistra del' alpe Cadinet, tutte e 3 attualmente funzionanti.
Kartennummer:Alta Valle Trompia 1: 25.000 Igenia Editori

 

E' mio desiderio sperimentare una due giorni che da tempo avevo in mente,quindi parto per la valle Camonica alla volta di Berzo dove mi informo per l'accesso alla strada che sale per il bivacco S. Glisente: per chi proviene da Bergamo,ha due alternative,o giunge al centro del paese dove alla piazza prende la via di destra e giunge al semaforo,dopo il quale attraversa la strada esterna al paese e il ponte dopo il quale vede la segnaletica,(4 ore a piedi) oppure prende la strada esterna arrivando al semaforo,per poi voltare a destra attraversando il ponte.

I problemi sono 2: la difficoltà di parcheggio e la strada,quindi sconsiglio vivamente ai possessori di auto statiowagon e basse da terra nell'azzardare l'intraprendere tale iniziativa e per scongiurare possibili "avventure" meglio se siete attrezzati di auto 4x4 (no suv) e con ridotte.

Il Bradipo e la sua Lince delle Alpi cercano di percorrere fin dove è possibile "umanamente" arrivare senza incorrere all'incasinarsi,cominciando a percorrere la stradetta che è asfaltata solo dove poggiano le ruote,mentre al centro forma in taluni casi,un dosso per il lungo: in origine la strada era tutta acciottolata,se ne trovano alcuni brevi tratti nella parte alta, poco prima della malga.

Per percorrere tale strada con una 2 per 4 ci vuole sangue freddo,esperienza nella guida su strade strette e....un po di incoscienza: QUINDI,SU MIO CONSIGLIO,TROVATEVI UN PARCHEGGIO IN CENTRO DI BERZO se non avete auto da NO LIMIT e cuccatevi 4 buone orette e circa 10 km. di tracciato di cui buona parte con una pendenza che supera il 30/40% (chi conosce la strada in cemento che sale dalla Valbrona -CO- al rifugio SEV ai Corni di Canzo,sa bene cosa intendo).

 

Prendo a salire la lunga e stretta strada da "brrrrrrrividi" dove ad un certo punto prende a salire erta con tornanti da paura dove l'essere decisi conta molto per evitare di avere problemi....poi ,ecco che sopraggiunge in discesa un fuori strada che mi lascia il passo (chissà cosa avrà pensato nel vedere salire un auto "normale").

Arrivato ad un certo punto,visionato il dislivello già fatto ed evitato 2,400 km. di strada dal ponte,decido di in località Palur di parcheggiare,nel frattempo arriva uno del posto con cui scambio qualche parola attingendo informazioni utili.

Alle ore 8,25 parto: lungo il percorso sono pochi i tratti che lasciano prendere respiro,il tracciato è sempre nel bosco e i lunghi tratti di strada erta,mettono a dura prova le gambe e il fiato.

Il procedere su tale strada mi conferma che ho fatto bene a lasciare l'auto e proseguire a piedi,visto che scarseggiano le piazzole di scambio e le possibilità di parcheggiare,mentre in località Zuvolo m.1420 dove vi giungo alle ore 9,50 vi è la possibilità di parcheggiare....ai 4x4!

 

Poco dopo si supera l'acquedotto,la strada s'inerpica fino a quando si esce un poco dal bosco: qui la strada perde pendenza,si vede l'alpe e il bivacco....ancora lontano.

Arrivato all'alpe Cadinet alle ore 10,38 incontro un altro locale a cui attingo informazioni utili: in inverno la strada viene battuta dalle motoslitte che proseguono fino al passo Maniva e Crocedomini e la zona del San Glisente è meta di sci alpinisti e ciaspolatori (per la tavola....la vedo dura scendere da quella strada erta).

Mi dice che ho un passo buono visto il tempo che ci ho messo ad arrivare quassù (sarà....ma sono sempre lento) e quindi mi resta ancora una mezzoretta....mha!

Riprendo il cammino,la neve è alta circa 10/20 cm. e vedendo che il tracciato prende la direzione della colma,decido di accorciare tirando su diritto affondando nella neve la quale comincia a superare i 40/50 cm. dove vi è ombra e poco prima di giungere al bivacco vi arriva un escursionista (partito dal paese è arrivato prima di me....ed è in pensione!) ma finalmente alle ore 11,25 arrivo pure io,felice di essere qui per la spettacolarità del luogo che offre un panorama a 360° gradi.

 

Con questo escursionista (di cui non conosco il nome ma so essere un frequentatore assiduo del S. Glisente),vengo a conoscenza di molte cose interessanti come le costellazioni che si vedono da quassù,dove sorge e tramonta il sole in inverno ed in estate e molto altro: egli fa molte foto di questo luogo e nel bivacco vi sono anche quelle inerenti la scorsa stagione invernale dove la neve a febbraio seppelliva interamente la struttura e lo spettacolo da quassù era veramente appagante.

La stanchezza per aver fatto un dislivello di oltre 1200 m. e 7 km. di percorso si sente ma poco dopo comincio il lavoro di "capanat" che consiste nel tagliare legna per l'accensione: quando viene a sapere che starò quassù ad attendere il tramonto passando poi la notte nel bivacco per poi vedere il sorgere del sole,anch'egli gli sarebbe piaciuto pernottarvi (cosa che ha già fatto in passato per osservare le stelle) anche perché vi era compagnia per scambiare qualche parola.

 

Mi ha fatto veramente piacere conoscere qualcuno appassionato di un luogo come questo di cui è frequentatore assiduo....e in questa due giorni ne ho capito la ragione!

 

La stufa prende bene e comincio a far sciogliere la neve: l'acqua ci sarebbe,vi sono 2 taniche nella stanza,ma visto che ho tempo mi sembra opportuno lasciarla a chi arrivato quassù si vuole fare solo un tè,mentre io che bivaccherò posso tranquillamente far sciogliere neve. Dentro il bivacco la temperatura è sorprendente: 10° gradi senza aver acceso la stufa,FANTASTICO!!!!!!

Finalmente avviene ciò che attendevo: vedere il tramonto da quassù,un'opportunità per pochi "privilegiati" in tutti i sensi,in particolare,trovando le condizioni OTTIMALI che ne risaltano lo scenario UNICO e INDIMENTICABILE!

Scatti su scatti ma la macchina fotografica,anche la più bella e costosa non avrà mai la sensibilità come quella che il nostro corpo umano ha incorporato: l'occhio umano!

Una macchina fotografica che non ha eguali,raccoglie i minimi dettagli che trasmettono emozioni che fanno palpitare il cuore,sensazioni che si possono provare solo di persona e che mai,leggendole si riescono a percepire o per lo meno in minima parte.

 

L'amico con cui ho condiviso questi momenti si appresta a scendere nel' oscurità,verso casa,ci scambiamo gli auguri e vicendevolmente ci ringraziamo per la compagnia che ci siam fatti poi,rimasto solo mi preparo per la cena,leggera,senza troppa elaborazione.

Per la notte decido di dormire in cucina,punto la sveglia per le 6,45 ma alle 5,30 decido di riattivare la stufa,scaldare un po di tisana per poi partire verso la colma e vedere il sorgere del sole.

Alle ore 7,25 mi avvio,lo scenario è a dir poco incantevole: la giornata è decisamente migliore rispetto la precedente,regalandomi spettacoli UNICI di cui mi ritengo privilegiato e di questo ringrazio Madre Natura e Colui che ha fatto tutto questo,per noi tutti,piccoli esseri viventi ma grandi se sapremo conservarne il suo stato per le future generazioni.

 

Non posso evitare il fotografare ciò che vedo,la fatica che la neve mi impone di fare è assai,penso che 30 minuti non mi sono sufficienti,infatti arrivo in vetta alle ore 8,17 e il colore rosso fuoco del' alba me lo sono perso: avrei dovuto anticipare di una mezz'oretta....però sono felice,pretendere di più di ciò che si può fare non è giusto,dopo tutto mi posso ritenere fortunato per ciò che mi è stato regalato in questa due giorni.

Dopo le foto di rito mi accingo a scendere e arrivato al bivacco oramai al sole (il sole illumina la struttura dalle 8,30 alle ore 16,45),caldo ed invitante ad una pennichella,ma devo preparare per il pranzo che lo anticipo un poco.

La temperatura è elevata,non sembra di essere a 1956 m. e lo stare al sole mi è difficile,quindi mi metto a spalare la neve davanti l'entrata della cripta in modo da entrarvi: che bello,qui la temperatura è ottimale per il Bradipo delle Alpi!

 

Dopo aver pranzato attendo un po e poi,anche per me,viene il momento di fare ritorno: se riesco vado alla fiaccolata al Cornizzolo,ma dipende da molti fattori....e la rinuncia è subito accettata di buon grado.

Bene,anche questa 2 giorni a cui tenevo mi ha soddisfatto,le foto non sono un granché ma come tutte le mie foto,servono solo per dare un idea ed essere stimolo per avventurarsi nello scoprire questi luoghi accessibili ai più volenterosi.

Con questo,anche se in ritardo per causa di forze maggiori,auguro a tutti Voi lettori,un sereno Natale e che il 2015 porti SALUTE e FELICITA' per trascorrere numerose giornate immersi nella natura.

 

 

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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