Monte Sodadura
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Week-end di S.Ambrogio a Bellano... domenica mi prendo la periodica "ora d'aria".
Partito dal parcheggio che si trova poco oltre la funivia Moggio-Artavaggio, nella nebbia mi inoltro lungo la sterrata che presto diventa sentiero.
Nella nebbia, in circa un'ora e mezza, sbuco sui prati dei piani di Artavaggio nei pressi della cappellina della Madonna della Neve (la dedica è decisamente... originale!).
Nella nebbia trovo il rifugio Sassi Castelli: una bella tazza di tè ed una buona fetta di torta.
Nella nebbia mi rimetto sulla gippabile che sale ai rifugi più alti. Passo davanti all'Albergo Sciatori e proseguo seguendo le indicazioni per il rif. Nicola.
Nella nebbia, prima di arrivare al rifugio, in prossimità di un palo con dei pannelli solari, salgo dritto per prati fino a raggiungere la dorsale che dal Nicola sale al Sodadura. Finalmente uno squarcio di azzurro mi rimette di buon umore e velocemente (ma facendo attenzione al fondo molto sdrucciolevole) supero l'ultimo strappo per la cima.
Qualche foto al panorama (oggi un po' avaro) e poi giù al rif. Nicola.
Dopo una breve sosta riparto con l'obiettivo della Cima Piazzo. Entro nella valletta sottostante dove è rimasta della neve (l'unica trovata oggi). Sono ancora nella nebbia, ora molto fitta: bianco sotto, bianco sopra... la cima dovrebbe essere qui sopra da qualche parte a poche decine di metri, ma non si vede un tubo. Non capendo esattamente dove sono e non conoscendo la zona decido di abortire il tentativo... vedendo (poi) delle foto, mi sarebbe bastato salire dritto. Va bè, sarà per la prossima volta.
Scendo verso il rif. Cazzaniga senza raggiungerlo, poi prendo a destra (sentiero 101) fino al bivio del Sentiero degli Stradini, col quale raggiungo il rif. Casari, e quindi per lo stesso itinerario di salita, torno al parcheggio.
Nel frattempo il cielo si è sgombrato quasi completamente...
Partito dal parcheggio che si trova poco oltre la funivia Moggio-Artavaggio, nella nebbia mi inoltro lungo la sterrata che presto diventa sentiero.
Nella nebbia, in circa un'ora e mezza, sbuco sui prati dei piani di Artavaggio nei pressi della cappellina della Madonna della Neve (la dedica è decisamente... originale!).
Nella nebbia trovo il rifugio Sassi Castelli: una bella tazza di tè ed una buona fetta di torta.
Nella nebbia mi rimetto sulla gippabile che sale ai rifugi più alti. Passo davanti all'Albergo Sciatori e proseguo seguendo le indicazioni per il rif. Nicola.
Nella nebbia, prima di arrivare al rifugio, in prossimità di un palo con dei pannelli solari, salgo dritto per prati fino a raggiungere la dorsale che dal Nicola sale al Sodadura. Finalmente uno squarcio di azzurro mi rimette di buon umore e velocemente (ma facendo attenzione al fondo molto sdrucciolevole) supero l'ultimo strappo per la cima.
Qualche foto al panorama (oggi un po' avaro) e poi giù al rif. Nicola.
Dopo una breve sosta riparto con l'obiettivo della Cima Piazzo. Entro nella valletta sottostante dove è rimasta della neve (l'unica trovata oggi). Sono ancora nella nebbia, ora molto fitta: bianco sotto, bianco sopra... la cima dovrebbe essere qui sopra da qualche parte a poche decine di metri, ma non si vede un tubo. Non capendo esattamente dove sono e non conoscendo la zona decido di abortire il tentativo... vedendo (poi) delle foto, mi sarebbe bastato salire dritto. Va bè, sarà per la prossima volta.
Scendo verso il rif. Cazzaniga senza raggiungerlo, poi prendo a destra (sentiero 101) fino al bivio del Sentiero degli Stradini, col quale raggiungo il rif. Casari, e quindi per lo stesso itinerario di salita, torno al parcheggio.
Nel frattempo il cielo si è sgombrato quasi completamente...
Tourengänger:
Daniele
Communities: Hikr in italiano
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