Bocchetta degli Strienghi -2347 mt.- (da Carcoforo)

La giornata e' preannunciata  invitante dal punto di vista metereologico,cosi partiamo  carichi d'entusiasmo e consapevoli della bella escursione che abbiamo pianificato. Nostro obiettivo e' una pausa pranzo al sacco  con il maestoso Monte Rosa che ci bacia frontalmente e circondato dalle bellissime vette della ValSesia in veste autunnale,alla ricerca di un luogo che possa essere solitario da regalare emozioni.Dopo una deludente colazione, brioches confezionata scaduta in un bar con la padrona ancora in pigiama ,ripartiamo in auto e raggiungiamo Carcoforo a quota 1304 metri bellissimo comune abitato da 78 persone ,facente parte della provincia di Vercelli,fondato da coloni Walser,pittoresco paesino della Val d'Egua,attraversata dal omonimo torrente.

Partiamo salendo per una bella mulattiera,in direzione Rifugio Cai Boffalora che in breve tempo raggiungiamo a quota 1685 metri.Seguiamo inizialmente il sentiero con numerazione 122 che porta al Colle d'Egua ,bellissima meta,ma che rinunciamo a raggiungere  quest oggi in quanto vorremmo in un altra escursione conquistare, passando da Villa Lancia e Colle Baranca partendo da Fobello ma questa e' un altra storia, precisamente una pianificazione escursionistica futura.

Oggi abbiamo in mente la Bocchetta Strienghi,un valico alpino situato a 2347 metri d'altitudine,una via di transito che unisce la Val Mastallone alla Val d'Egua.Il percorso si snoda su un selvaggio vallone ,non troppo battuto,tant'e' vero che non esiste una traccia ,ne' sentiero "ufficiale" con paline che indicano la dicitura medesima,ma ci si  orienta per raggiungere questa meta con segnavia a vernice su rocce con numerazione 124,un po' vecchia e sbiadita e ometti a vista in lontananza.

Una volta quindi abbandonato il sentiero 122(Colle d'Egua),iniziano le difficolta',anche perche'sono innumerevoli i sentieri "falsi" e illusorii creati da mandrie in pascolo o piccoli canalini di scolo,ma essendo in uno spazio molto aperto ,ci si crea da soli la via di salita, sempre tenendo come riferimento gli ometti.
Il pendio erboso e' viscido e a tratti arrampica in maniera ripida ed e' proprio in questi casi che i bastoncini telescopici sono di grosso aiuto.Con l'aumentare d'altitudine ci si rende conto a 360° gradi dello spettacolo che ci circonda e il Monte Rosa, sempre piu' imponente alle nostre spalle,tutte le volte che ci voltiamo risultera' essere sempre piu' affascinante.Con molta attenzione e piede fermo superiamo delle pietraie in esposizione e rocce instabili,, fino ad arrivare alla Bocchetta degli Strienghi a quota 2347 metri. Ora siamo soddisfatti era quello che volevamo,un posto isolato e dal punto di vista panoramico molto remunerativo.Dopo aver consumato il pasto,in un punto particolarmente soleggiato e con gli occhi fissi sul Monte Rosa ,cosi' vicino quasi verrebbe la voglia di toccarlo con un dito.Momento indimenticabile di assoluta pace,tant'e' vero che dopo 3 ore per raggiungere questo passo,ovvero la Bocchetta Strienghi,non abbiamo incrociato nessun escursionista.

Ora per la discesa ci sono 3 possibilta' :

1).La prima e' scendere nella vallata opposta ,in questo caso la numerazione cambia da 124 la precedente in salita da Carcoforo,in 515 in discesa per la localita' La Gazza di Fobello,quindi in questo caso si potrebbe parlare di traversata Val d'Egua-Val Mastallone e per raggiungere Carcoforo,necessita l'utilizzo di un auto o mezzi pubblici.

2)Seconda opzione invece se si vuol tornare a Carcoforo con giro ad anello intercettando il sentiero 122 per Colle d'Egua c'è la possibilità di effettuarlo,dirigendosi verso destra in discesa,mantenendosi in alta quota su pietraie misto traccia,fiancheggiando il Monte Cimone e seguendo i pochissimi segni a vernice.

3)Terza soluzione che noi optiamo è la via piu' semplice ,quindi percorso dell andata,o meglio cercandoci di ricordare la via dell'andata.

NOTE : Escursione stupenda con vista incredibile sul massiccio del Monte Rosa e i 4000,ma con difficolta'di orientamento