Sassariente (1768 m) e Cima di Sassello (1891 m)


Publiziert von siso , 30. Oktober 2014 um 22:45.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:29 Oktober 2014
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Cima dell'Uomo 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 736 m
Strecke:Monti della Gana (1286 m) – Sassariente (1768 m) – Muraglia dei Polacchi – Cima di Sassello (1891 m) – Monti della Gana (1286 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2 – uscita Bellinzona Sud – Sant’Antonino – Gudo – Cugnasco – Agarone – Medoscio – Curogna – Monti di Ditto – Monti della Motta – Monti della Gana.
Unterkunftmöglichkeiten:Romitaggio Ristorante-Grotto ad Agarone; La Meridiana ad Agarone.
Kartennummer:C.N.S. No. 1313 – Bellinzona - 1:25000.

Quarta consecutiva passeggiata in Valle Verzasca, con condizioni meteorologiche ideali. Generalmente le mie escursioni in montagna sono precedute e accompagnate da una raccolta di informazioni che mi permettono di conoscere meglio i luoghi visitati e la gente che vi abita; sono conoscenze che vanno al di là dunque della semplice analisi e descrizione del percorso seguito, riguardano elementi di geografia, di geologia, naturalistici, di storia, d’arte, di letteratura, di cultura popolare, ecc.

Per me la montagna è tutto questo.

La particolarità di Cugnasco - Gerra, il comune nel quale si svolge l’escursione odierna, è che fu istituito il 20 aprile 2008 con la fusione dei comuni di Cugnasco e Gerra Verzasca, distanti tra di loro più di 20 km.

Lo stemma comunale rappresenta due grappoli d’uva, uno giallo e uno blu, dove due acini si sono scambiati di posizione simboleggiando così la fusione di due territori e di due realtà.

 

Inizio dell’escursione: ore 8.20

Fine dell’escursione: ore 13.15

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1020 hPa

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 2700 m

Velocità media del vento: 0 km/h

Sorgere del sole: 7.00

Tramonto del sole: 17.14

 

Dal villaggio verzaschese di Cugnasco imbocco la stradina asfaltata, che passando da Agarone, Medoscio, Curogna, Monti di Ditto, Monti della Motta, mi permette di raggiungere in 12 km i Monti della Gana (1286 m), dove finisce la carrozzabile.

Al monte c’è un silenzio e un senso di pace fuori dal comune. Le baite sono avvolte da una nebbiolina evanescente, i maestosi alberi sono ormai spogli, le bandiere svizzere ammosciate: non c’è in giro anima viva. Il sentiero per il Sassariente inizia alla sinistra di una cappella, di fronte alla fontana. Dopo pochi minuti di cammino la nebbia sparisce completamente, rimane confinata a basse quote, formando uno spettacolare mare; inevitabile il pensiero al periodo delle glaciazioni. Si prospetta una giornata soleggiata, priva di vento, con una temperatura dolce per la stagione.
Il bosco mi concede dei varchi con vedute sull’impressionante parete rocciosa del Sassariente e su altre lunghe placche con possibili vie d’arrampicata. Superato il dirupato canalone che convoglia nella Valle della Pesta il sentiero riprende con innumerevoli stretti tornanti, spesso costruiti con piode o traversine infisse nel terreno. A 1740 m di quota inizia un traverso che mi porta in cresta ad un bivio, dove si incrocia l’itinerario proveniente dai Monti Motti. 

Al segnavia (1756 m) inizia il sentiero bianco/blu che tramite una via attrezzata con passerelle, scalette, corde, cavi metallici con guaina plastificata, conduce in una decina di minuti alla grande croce di vetta del Sassariente (1768 m). Eccomi per la seconda volta su questa cima dopo 39 anni dalla prima (8.6.1975), quando occorreva scalare veramente per superare dei passaggi rocciosi un po’ esposti.
 

                                             Sassariente (1768 m)

Scatto numerose foto panoramiche, quindi cerco inutilmente di segnare il passaggio su uno dei tre quadernetti presenti: non rimane un centimetro libero!

 

Scendo al segnavia sulla selletta e scollino per circa 120 m fino al versante sinistro della Valle della Porta, dove inizia il cosiddetto “Muro dei Polacchi”, una muraglia della lunghezza di 1150 m, che sale a gradoni fino alla Cima di Sassello.

 

Briciole di storia.

…“Qualcuno li ricorda ancora quei soldati, arrivati in Ticino nel 1941. L’estate precedente, con la di­sfatta della Francia, la Svizzera è bruscamente svegliata dal dramma della guerra che le ha varca­to le porte di casa. Il 45° corpo d’armata francese, accerchiato dai Tedeschi nel Giura, si rifugia di qua della frontiera. Sono oltre 40mila soldati, che la Confederazione deve disarmare, alloggia­re e nutrire.

Gli internati sono smistati nei vari Cantoni. Un migliaio arriva in Ticino. Sistemati in campi provvisori, i militari sono impiegati nei lavori di pubblica utilità. I transalpini ripartono dopo alcuni mesi, i Polacchi, invece, rimangono in Ticino fino al settembre del 1945. E non si contano le targhe commemorative e le iscrizioni che ricordano i lavori eseguiti: acquedotti, strade, muri e cappelle. Nella memoria collettiva, quei poveri soldati venuti da lonta­no sono gli autori, veri o presunti, di una miriade di opere pubbliche. E gli viene attribuito di tutto. Basti che uno chieda: Chissà chi l’ha fatta, quella mulattiera? Chi ha tirato su quel muro? Se non hai lì qualcuno in carne ed ossa che ti risponde: l’ho fatto io, finisci per sentenziare con­vinto: Sono stati i Polacchi!

E così anche il muro entra nella storia.”…

Fonte: “Sotto la linea dell’azzurro – La Via Alta della Verzasca”, Romano Venziani, SEV, 2013, pagina 24.

 

Il dubbio che a costruire la muraglia siano stati i Polacchi sorge vedendo una data incisa su una pietra: 1949. I Polacchi lasciarono il Ticino già nel settembre 1945. Negli archivi della sezione forestale cantonale c’è la ricevuta di una fattura, datata 1950, per la costruzione di una “recinzione a muro di 1150 metri” nella zona Sassariente. La testimonianza di un forestale suggerisce che ad eseguire l’opera fu una squadra di manovali ingaggiati da una ditta di Gordola.

La funzione del muro era di impedire alle capre di raggiungere le piantagioni della Valle del Carcale e della Valle della Pesta. Come si sa le capre sono ghiotte dei germogli delle giovani piante.

 

Su questo versante della Valle della Porta la temperatura è ancora un po’ cruda. Riprendo la camminata di fianco alla muraglia sfruttando una striscia che un abile manutentore ha creato con un decespugliatore Jacky Boy. La brina rende le pietre assai sdrucciolevoli, rimango sull’erba, più sicura. È un saliscendi che in alcuni tratti richiede attenzione. Le pietre sporgenti avrebbero dovuto impedire lo sconfinamento delle capre. Conoscendo l’abilità che hanno questi animali nell’arrampicarsi sui tetti delle baite, dubito che non abbiano trovato nella muraglia dei punti facilmente superabili.

La camminata è spesso interrotta per ammirare splendide vedute sul Pizzo di Vogorno, sul Madone o sugli alpeggi del versante destro della valle.

L’ultima erta prima della Cima di Sassello mi provoca un po’ di fiatone, ripagato dal panorama a 360° che si gode da questo cupolone con rocce affioranti. La vetta è insediata da un escursionista che si gode il tepore del sole d’ottobre.

Faccio altrettanto per una buona mezz’ora, quindi riprendo il cammino scendendo lungo la cresta est fino a circa 1830 m di quota, punto dal quale parte un bel sentiero, che con numerosi tornanti mi riporta verso i Monti della Gana.

 

Condizioni meteo ottimali per il mio ritorno al Sassariente dopo quasi quarant’anni. Per la prima volta ho potuto ammirare la spettacolare “Muraglia dei Polacchi” e raggiungere la bella cupola della Cima di Sassello in un magnifico paesaggio esaltato dai colori autunnali.

 

Tempo di salita: 3.00 h

Tempo totale: 4.55 h

Tempi parziali

Monti della Gana (1286 m) – Sassariente (1768 m): 1.35 h

Bivio per il Sassariente (1745 m) – Cima di Sassello (1891 m): 55 min

Cima di Sassello (1891 m) – Monti della Gana (1286 m): 1.15 h

Dislivello in salita: 736 m

Sviluppo complessivo: 7,1 km

Difficoltà: T3

Coordinate Sassariente: 712'475 / 118'000

Coordinate Cima di Sassello: 713'235/ 118'395

Copertura della rete cellulare: Swisscom buona.

Libro di vetta: Sassariente sì (pieno)

Tourengänger: siso


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (2)


Kommentar hinzufügen

Andrea! hat gesagt:
Gesendet am 31. Oktober 2014 um 08:07
Grazie per le informazioni sul muro.
Anche io quando ci sono stato ho cercato notizie ma non avevo trovato granché.
Andrea

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 31. Oktober 2014 um 13:32
Ciao Andrea, prego.
È un piacere documentarsi sui luoghi che si visitano. Apprezzo la montagna non solo per gli aspetti sportivi o naturalistici.
A presto,
siso.


Kommentar hinzufügen»